CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 89/A

INTERROGAZIONE FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulle strutture private accreditate presso la ASL n. 1 di Sassari.


            Il sottoscritto, premesso che:

a) la ASL n. 1 di Sassari (ma anche la n. 2 di Olbia) ha imposto alle strutture private accreditate del loro territorio - per i periodi 1998 e 1999 - un "tetto" di prestazioni rimborsabili pari a quelle effettuate nel 1997;

b) le prestazioni effettuate nel 1998 e 1999 - in numero superiore a quelle del 1997 - non verranno liquidate, nonostante precedenti circolari dell'Assessorato affermassero l'obbligo di pagare tutte le prestazioni;

c) tutto ciò sta determinando gravissime sofferenze finanziarie in queste strutture accreditate (radiologia, fisioterapia, laboratori di analisi, cardiologia, ortopedia, oculistica, ecc.), col rischio di chiusure fallimentari delle stesse, per via anche dei ritardi nei pagamenti dei crediti maturati, spessissimo dell'ordine di parecchie centinaia di milioni;

d) l'imposizione di un tetto alle strutture private accreditate viola la facoltà di libera scelta del cittadino, risolvendosi alla fine in una contrazione delle prestazioni messe a disposizione dei pazienti;

e) tutte le altre AASSLL della Sardegna non impongono tetti alle strutture private accreditate, adempiendo in pieno al deliberato del legislatore che riconosce al cittadino la possibilità, con la semplice prescrizione del medico di fiducia, di scegliere se usufruire delle strutture pubbliche o private,

chiede di interrogare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se i "tetti" siano stati realmente definiti, da chi e quando;

2) se definiti, perché non siano state sentite le associazioni di categoria, così come espressamente prevede il verbale stilato a Roma, in data 30 gennaio 1996, fra una rappresentanza degli Assessori regionali della sanità, dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP), dall'Associazione Religiosi Istituti Socio - Sanitari (ARIS) e l'Associazione Nazionale Italiana Strutture Ambulatoriali Private (ANISAP);

3) perché nella ASL n. 1 il "tetto" venga applicato solamente alle strutture private accreditate e non anche alle strutture pubbliche, di fatto discriminando le prime;

4) se non sia opportuno promuovere con la massima urgenza, un incontro - come più volte programmato ma mai attuato - fra Regione, Direttore generale della ASL n. 1 (e anche n. 2) e le Associazioni di categoria delle strutture private accreditate per una valutazione congiunta della materia, al fine di pervenire ad una soluzione concordata della complessa e delicata situazione, prima che anche il TAR della Sardegna, al quale si sono rivolti i responsabili di molte strutture private, accolga i ricorsi dei proponenti condannando la Regione e ASL sassarese, così come è già successo un po' in tutto il Paese.

Cagliari, 2 febbraio 2000