CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 68/A
INTERROGAZIONE SPISSU - SANNA Giacomo - PUSCEDDU - LAI - CUGINI - VASSALLO - DORE - GIAGU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'IACP della Provincia di Sassari.
I sottoscritti, premesso che:
- con sentenza n. 120 del dicembre 1997 il TAR Sardegna accoglieva i tre ricorsi presentati dal Coordinatore generale dell'IACP di Sassari, dott. Gesuino Maccioccu, disponendone, nel contempo, l'immediata reintegrazione in servizio;
- l'arrogante (quanto arbitrario) atteggiamento del Presidente nell'eludere il pronunciamento del TAR non veniva meno neppure a seguito dell'ordinanza n. 382/98 dello stesso Tribunale in cui si leggeva testualmente: "sussistono le gravi ragioni, prospettate dal ricorrente circa la mancata adozione degli atti di esecuzione ecc. ecc….Diffida a provvedere nella parte in cui dichiara il diritto del ricorrente ad essere reintegrato in servizio, in attuazione dell'articolo 1, comma 188, della Legge 23 dicembre 1996, n. 62 (Finanziaria 97)";
- con le più anomale e pretestuose giustificazioni, consacrate in bizzarri provvedimenti amministrativi consiliari (adottati, come sempre, con due voti conto due), tutti regolarmente impugnati, il Presidente dell'Istituto, dott. Francesco Desole, continuava ad ignorare perfino le responsabilità personali e patrimoniali (oltre che amministrative e penali) derivanti dalla mancata esecuzione delle determinazioni giudiziali, non preoccupandosi neppure del danno erariale causato dalla corresponsione di emolumenti non correlati alla prestazione lavorativa;
- il Presidente dello IACP di Sassari, forte dei propri convincimenti e della propria onnipotenza, decideva di proporre in appello al Consiglio di Stato, confidando, forse, in annose inerzie giudiziali, incurante, altresì, di un ulteriore parere del tutto analogo alle decisioni del TAR, e perfino, precedente allo stesso (datato 17 gennaio 1997), da parte dell'Assessorato del personale della Regione autonoma della Sardegna nonché della diffida conseguente, inviata dalla Presidenza della Giunta regionale, Ufficio controllo enti, con la quale si preannunciavano, in difetto di ottemperanza , i provvedimenti previsti dall'articolo 7 della legge regionale 3 maggio 1995, n. 11 in materia di revoca del mandato;
considerato che:
- l'estrema conflittualità che da qualche tempo caratterizza la gestione dell'Ente e la situazione di grave disagio vissuta al suo interno ha determinato diversi incresciosi episodi tra i quali le dimissioni di un intero collegio dei revisori, dovute ad uno stato di cose non più governabile;
- tutto ciò è già a conoscenza degli Assessorati regionali competenti, da tempo in possesso di una cospicua documentazione;
considerato altresì che:
- il Consiglio di Stato, come del resto appariva scontato, ha rigettato l'appello proposto dall'IACP di Sassari, con sentenza del 9 luglio 1999 ed ha riaffermato il diritto del Coordinatore generale ad essere reintegrato in servizio,
chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale per conoscere quali iniziative intenda adottare in merito:
a) alla revoca del mandato nei confronti del dott. Francesco Desole in attuazione dell'articolo 7 della legge regionale n. 11 del 1995;
b) al recupero dei danni erariali determinati dalla discutibile gestione dello stesso Presidente ed approssimativamente quantificabili, solo per quanto riguarda la corresponsione di stipendi ed oneri previdenziali al Coordinatore generale (non correlati da attività lavorativa), in oltre 500.000.000;
c) alla nomina di ispettori regionali che possano far luce sulla più volte denunciata ingovernabilità dell'IACP di Sassari e sui gravi e reiterati danni, forse irreversibili, al patrimonio pubblico.
Cagliari, 11 gennaio 2000