CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 442/A
INTERPELLANZA CALLEDDA - SANNA Alberto - MARROCU sulla protesta delle marinerie di Teulada e S. Anna Arresi per gli indennizzi previsti dalla Legge n. 898 del 1976 a favore degli operatori danneggiati dalle esercitazioni militari.
I sottoscritti,
premesso che col parere 875/98, adottato dal Consiglio di Stato il 14 luglio 1998, è stato ritenuto che gli indennizzi previsti dalla Legge n. 898 del 1976 spettino agli operatori economici danneggiati da esercitazioni militari, sia nell'ipotesi di sgombero e occupazione di immobili, che nell'ipotesi di sgombero di specchi d'acqua, ed è stato, quindi, riconosciuto il diritto al risarcimento per gli operatori del mare;
ricordato che per ratificare questo diritto il 9 agosto 1999 è stato siglato un protocollo d'intesa, tra la Regione sarda e il Ministero della difesa di concerto con le organizzazioni di categoria, che prevede l'erogazione di un indennizzo per la limitazione subita, per un massimo di 120 giornate, che è pari al 70 per cento della retribuzione netta mensile in considerazione del fatto che nelle giornate di sgombero in alcune ore è possibile andare a lavorare;
evidenziato che le marinerie coinvolte dagli sgomberi militari sono quelle del Sulcis-Iglesiente, in cui la base militare è situata a Teulada, le Marinerie del Sarrabus Gerrei, e quelle dell'Ogliastra, con il Poligono di Capo San Lorenzo - Salto di Quirra;
sottolineato che le maggiori difficoltà si presentano ai pescatori di Teulada e S. Anna Arresi che durante gli sgomberi per le esercitazioni non possono lasciare il porto e perdono una intera giornata lavorativa e che peraltro, prima dell'istituzionalizzazione dell'indennizzo, avevano il permesso tacito di lavorare anche nelle zone permanentemente interdette quando finivano le esercitazioni;
evidenziato inoltre come, in seguito a diversi incontri svolti presso il Ministero della difesa e presso la Presidenza della Giunta della Regione sarda, tutte le marinerie coinvolte hanno manifestato la necessità di stipulare un nuovo protocollo che riveda la disciplina della materia alla luce delle richieste avanzate e delle lacune evidenziate nel protocollo ancora in uso;
rimarcato come si siano posti con evidenza i maggiori problemi sopportati dalle marinerie di Teulada e di Sant'Anna Arresi le quali hanno chiesto che, in ragione di queste diverse problematiche, venga loro riconosciuto non solo il diritto all'indennizzo, ma anche il diritto al lavoro nelle zone permanentemente interdette quando non ci sono le esercitazioni, con ben determinati attrezzi da pesca;
ricordato che per quest'ultima vertenza il Comando Militare della Sardegna e il Ministero della difesa già dal 2002 avevano promesso di verificare questa possibilità congiuntamente alla Marina Militare;
preso atto che la vertenza, appoggiata anche dai sindaci dei due Comuni, è sfociata in una occupazione del porto di Teulada dal mese di dicembre 2003 e in una marcia con le imbarcazioni verso le acque del poligono,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'ambiente per sapere quali provvedimenti abbiano assunto o intendano urgentemente assumere:
1) per sollecitare la stipula di un nuovo protocollo d'intesa tra la Regione sarda e il Ministero della difesa che tenga conto della necessità di rivedere la materia alla luce delle richieste avanzate e delle lacune evidenziate nel protocollo del 1999;
2) per riconoscere alle marinerie di Teulada e S. Anna Arresi oltre al diritto all'indennizzo, il diritto al lavoro nelle zone permanentemente interdette quando non ci sono le esercitazioni.
Cagliari, 6 aprile 2004
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