CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 440/A
INTERPELLANZA PACIFICO - SANNA Salvatore - DEMURU - ORRU' - PINNA sulla situazione di dominio che si sta creando nell'aggiudicazione delle gare relative al cosiddetto e-government e sui requisiti richiesti dal bando di gara per la gestione del progetto "Sardegna Digitale" per un importo di 48.000.000 euro.
I sottoscritti,
premesso che la Regione sarda dispone di ingenti risorse destinate all'innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione attraverso misure specifiche che sommano fondi regionali, nazionali e comunitari;
valutato che la situazione dell'intero comparto del terziario avanzato, con particolare riferimento alle aziende locali del settore dell'information technology, presenta una situazione di grave sofferenza che potrebbe essere attenuata dalle azioni conseguenti alla spendita di tali risorse, consentendo l'utilizzo di capacità professionali di elevata qualità e livelli occupazionali maggiori;
valutato altresì che aumentano le preoccupazioni di numerosi operatori e della pubblica opinione per le modalità di definizione dei bandi di gara e in modo particolare di quello relativo al progetto "Sardegna Digitale", per un importo complessivo di 48.000.000 di euro;
appreso che le stesse organizzazioni sindacali del settore manifestano preoccupazione per tale stato di cose e a tal proposito hanno richiesto un incontro con l'Assessore regionale degli affari generali e con tutti i gruppi del Consiglio regionale;
evidenziato che il bando prevede l'assegnazione di ben 10 punti alle aziende che potranno garantire la diffusione dei servizi della società dell'informazione a favore dei cittadini, delle imprese e degli enti locali della Sardegna "con particolare riferimento ai contenuti, ai canali distributivi ed alla capacità di promozione e comunicazione per il raggiungimento del maggior numero possibile di utenti", previsione che oggettivamente, in una gara peraltro legata all'information tecnology e non genericamente all'informazione e alla comunicazione, delinea il profilo dei possibili vincitori, o comunque l'esclusione di altri concorrenti;
preso atto che dall'applicazione di tale criterio, nonché dai requisiti tecnico finanziari prescritti dal bando in ordine alle dimensioni del fatturato globale delle ditte ammissibili (richiesto in misura almeno pari, nel triennio precedente, all'importo dell'appalto in questione) e al fatturato realizzato nell'ultimo triennio "nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (richiesto in misura pari almeno al cinquanta per cento dell'importo dello stesso appalto), risulterebbero oggettivamente avvantaggiati i grandi gruppi industriali che possiedono giornali e televisioni;
valutato che per effetto della costituzione di associazioni fra imprese operanti prevalentemente nel settore dell'editoria si stanno determinando posizioni dominanti che possono creare situazioni di monopolio;
aggiunto che tali gruppi, in associazione temporanea con imprese nazionali che, tra l'altro, non garantiscono ricadute occupazionali in Sardegna, si sono già distinti per essersi aggiudicati nel recente passato la quasi totalità delle risorse finanziarie disponibili nei bandi di gara relativi al settore dell'information technology;
sottolineato che la definizione di criteri molto specifici nei bandi di gara pregiudica la possibilità per le aziende locali che operano nel solo settore dell'information technology di partecipare in condizioni di effettiva parità alle gare previste nell'Isola, con un conseguente danno economico e occupazionale;
ricordato altresì che 36 milioni di euro dei 48 complessivi previsti per il bando di gara per la gestione del progetto "Sardegna Digitale", sono a valere sui fondi del POR Sardegna 2000-2003 Misura 6.3;
considerato che per l'utilizzazione dei fondi comunitari si rende necessaria la osservanza delle disposizioni comunitarie;
preso atto che a tutt'oggi, a gara in corso, non risulta sia stato pubblicato il relativo bando sulla Gazzetta ufficiale della Unione Europea;
valutato che la mancata pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea rende nullo il procedimento di appalto concorso ai fini del decreto legislativo n. 157 del 1995, e non consente, nel contempo, l'utilizzazione dei fondi comunitari,
chiedono d'interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore degli affari generali per sapere:
1) se sono a conoscenza della predetta situazione;
2) se, vista l'indisponibilità di 36 milioni di euro di fondi comunitari sui 48 milioni complessivi previsti per effetto della mancata pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, ritengono comunque assicurata la necessaria copertura finanziaria e con quali fondi;
3) come intendono ovviare alla mancata pubblicazione del bando di gara nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che comporterebbe il concreto rischio di annullamento dell'intera gara;
4) se ritengono che l'applicazione dei succitati criteri di valutazione possa effettivamente determinare posizioni dominanti nell'affidamento dei servizi previsti dalla gara;
5) se non ritengano opportuno, per i suddetti motivi, interrompere i termini del bando di gara per la gestione del progetto "Sardegna Digitale" e provvedere alla sua riformulazione, per evitare che eventuali posizioni di vantaggio di alcuni gruppi editoriali associati a una multinazionale da poco tempo operante in Sardegna possano creare condizioni di turbativa e di successivo contenzioso.
Cagliari, 29 marzo 2004
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