CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 434/A
INTERPELLANZA PINNA - SPISSU - CUGINI sulla perdurante esclusione dal lavoro degli insegnanti precari della Sardegna e sul possibile impiego degli stessi insegnanti negli enti di formazione professionale accreditati dalla Regione e nelle scuole paritarie finanziate dalla Regione sarda.
I sottoscritti,
premesso che la politica scolastica voluta dal Governo, finalizzata al taglio dei costi, alla privatizzazione e alla mercificazione del diritto allo studio, ha determinato, solo nella nostra regione, una riduzione di circa 1000 unità lavorative per l'anno scolastico 2003-2004, aggravando ulteriormente lo stato di disagio degli oltre 6.000 insegnanti precari della Sardegna;
considerato che questa disastrosa situazione è stata ulteriormente aggravata da alcuni provvedimenti legislativi (decreto legge del 28 agosto 2000 n. 240 - decreto interministeriale n. 269 del 2001 - decreto legge n° 255/2001) adottati dal Governo nazionale con il conseguente blocco totale del sistema delle nomine in ruolo previste dalla Legge n. 124 del 1999;
costatato che lo stesso provvedimento legislativo emanato recentemente dal Governo per l'immissione in ruolo di 15.000 insegnanti in tutta l'Italia, inciderà solo marginalmente sulla dimensione del precariato presente nella nostra regione, in quanto potrà beneficiarne una parte irrilevante dei precari sardi;
preso atto che, nonostante la modifica del titolo V della Costituzione, la Giunta regionale non ha svolto alcun ruolo positivo per affermare, di fronte al Governo nazionale, la peculiarità della situazione sarda e per assicurare il diritto essenziale all'istruzione pubblica in Sardegna, già pesantemente colpita dal più alto tasso di dispersione scolastica tra le regioni italiane;
rilevato che il raggiungimento di un adeguato livello di istruzione non possa essere conseguito nel settore della formazione professionale regionale e in quello delle scuole paritarie senza l'impiego del patrimonio professionale, appositamente qualificatosi, presente nelle graduatorie ministeriali provinciali e attualmente inutilizzato,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della pubblica istruzione e l'Assessore del lavoro e formazione professionale per sapere:
1) se non ritengano opportuno, a partire dall'anno scolastico in corso, di adottare gli atti necessari per consentire che il reclutamento del personale docente impiegato negli enti di formazione professionale accreditati dalla Regione e nelle scuole paritarie finanziate, in tutto o in parte dalla Regione, avvenga attingendo dalle graduatorie permanenti, secondo le rispettive classi di concorso valide per la scuola di Stato, compatibilmente con gli insegnamenti richiesti negli enti e nelle scuole di cui sopra, richiedendo al Ministero dell'istruzione il riconoscimento di analogo punteggio anche per l'insegnamento negli enti di formazione professionale come già previsto per le scuole paritarie;
2) quali azioni concrete intendano intraprendere presso il Governo nazionale al fine di garantire parità di trattamento agli insegnanti precari rispetto agli insegnanti di ruolo;
3) se non ritengano di procedere con la massima tempestività all'apertura di una vertenza con il Governo nazionale al fine di difendere la peculiarità della situazione sarda, assicurando i diritti essenziali all'istruzione pubblica in Sardegna.
Cagliari, 27 febbraio 2004
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