CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 426/A

INTERPELLANZA BALIA - SPISSU - FADDA - SANNA Giacomo - COGODI - SCANO - MARROCU sulla iniquità della delibera n. 91 del 2003 del consiglio di amministrazione dell'Ente foreste e del relativo concorso interno ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998.


I sottoscritti,

premesso che l'Ente foreste della Sardegna (ente di diritto pubblico istituito con L.R. n. 24 del 1999) con delibera del consiglio di amministrazione n. 91 del 17 dicembre 2003 ha stabilito di:

1) indire il concorso interno per consentire la copertura del 75% della dotazione organica della dirigenza dell'Ente foreste;

2) dare mandato al direttore generale dell'Ente foreste affinché predisponga il bando di concorso interno per titoli ed esami secondo i principi ed i criteri di cui all'articolo 77 della legge regionale n. 31 del 1998 (Disciplina del personale e dell'organizzazione degli uffici della Regione);

considerato che l'articolo 77 della legge regionale n. 31 del 1998 regola la "Prima costituzione della dirigenza" limitatamente al personale dell'Amministrazione regionale, mentre la legge regionale n. 24 del 1999 che istituisce e disciplina l'Ente foreste, recita all'articolo 13, comma 1, "Le assunzioni agli impieghi dell'ente avvengono" ed alla lettera c) "Per le funzioni impiegatizie e dirigenziali mediante concorso pubblico, sulla base del regolamento dell'ente" regolamentando solo le assunzioni esterne;

evidenziato che la normativa di cui all'articolo 77 della legge regionale n. 31 del 1998 si pone come norma transitoria, prevedendo dei limiti temporali per l'indizione dei concorsi interni e per il momento del possesso del requisito di anzianità richiesto dalla norma stessa (cinque anni di servizio effettivo nella Amministrazione regionale o enti strumentali, maturati al momento di entrata in vigore della legge regionale n. 31 del 1998, il 2 dicembre 1998, o in subordine al momento della scadenza delle domande di partecipazione al concorso relativo, da indire entro 120 giorni dalla data di vigenza indicata);

constatato che il consiglio di amministrazione dell'Ente foreste ha invece voluto optare per l'opinabile percorso del concorso interno, non espressamente regolamentato dalla legge istitutiva dell'ente né dalla successiva legge regionale n. 12 del 2002, modificativa della prima, che disciplina esclusivamente i concorsi interni riservati alle "mansioni di operaio qualificato o superiore e per le funzioni impiegatizie non dirigenziali";

rilevato che la scelta del concorso interno ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998, che, secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali di categoria oltre che illegittimo riguarderebbe, allo stato attuale, solo quattro possibili partecipanti, ha suscitato le proteste degli altri dipendenti dell'Ente foreste che ritengono di godere di una legittima aspettativa a concorrere per la funzione dirigenziale avendo svolto di fatto mansioni di rilevante importanza sia all'interno dell'Azienda foreste demaniali che degli Ispettorati dipartimentali e dell'Ente foreste della Sardegna, funzioni indubbiamente non inferiori a quelle svolte da quei dipendenti ai quali viene offerta la possibilità di partecipare al concorso interno, senza conseguire vantaggi economici e professionali a bilanciamento dei sacrifici dovuti alla lontananza delle sedi assegnate ed al maggior carico di responsabilità, e che, con la delibera suddetta, vedono svanire anche la possibilità di concorrere alla costituenda struttura organizzativa e pianta organica dell'ente;

preso atto che, oltre che lesiva dei diritti e degli interessi della maggior parte degli impiegati e dei quadri dell'Ente foreste della Sardegna, la delibera in oggetto è palesemente funzionale alla promozione alla dirigenza dell'ente stesso, di personale proveniente dal ruolo unico regionale e dagli enti strumentali, tra l'altro consentendo di accedere alla funzione dirigenziale a dipendenti che non possedevano l'anzianità di servizio richiesta  nel termine massimo previsto dalla legge regionale. n. 31 del 1998;

sottolineato che la delibera del 17 dicembre 2003 ha inoltre scatenato una migrazione di aspiranti dirigenti che per poter partecipare al concorso interno hanno tempestivamente inoltrato domanda di trasferimento all'Ente foreste, non solo da enti regionali vari ma anche da INPS e AA.SS.LL., e che, secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali, le domande vengono accolte previo un semplice nulla-osta degli enti di appartenenza;

rimarcato che in tal modo si consuma una ulteriore discriminazione nei confronti dei tanti  disoccupati in possesso di una laurea, a favore di dipendenti regionali o di enti assimilati, completamente estranei all'attività dell'Ente foreste che entrerebbero a farne parte direttamente nei ruoli dirigenziali, senza neppure le garanzie che scaturiscono da un concorso pubblico con una selezione aperta a tutti coloro che risultino in possesso dei necessari requisiti;

evidenziato che le decisioni del consiglio di amministrazione dell'Ente foreste sono state assunte nel consueto dispregio delle relazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori senza peraltro tener conto delle reali esigenze dell'ente stesso né sotto il profilo professionale, in quanto vengono vanificate e svilite la professionalità che sono maturate negli anni al suo interno, né tanto meno sotto quello economico visto che il personale "trasferito" si traghetta tutti i benefici economici e normativi dell'ente di appartenenza con un evidente aggravio per le casse dell'E.F.S. e quindi del bilancio della Regione;

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale del personale  per conoscere quali iniziative urgenti intendano assumere per impedire che la delibera n. 91 del 17 dicembre 2003 e la successiva del 21 gennaio 2004 - che, in tempi talmente brevi da apparire sospetti, ha già bandito le procedure concorsuali - producano i loro effetti deleteri sull'ente foreste e sulla tragica realtà occupazionale della Sardegna, aprendo tra l'altro la strada ad una prevedibile serie di ricorsi avverso il concorso suddetto ed a una conseguente fase di contenziosi, paralizzante ed onerosa per la casse della Regione.

Cagliari, 29 gennaio 2004


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