CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 415/A
INTERPELLANZA SANNA Giacomo - MANCA - SCARPA sul nuovo impianto di depurazione del Comune di Alghero.
I sottoscritti, premesso che:
- nel 1999 il Consorzio per lo sviluppo dell'area industriale Sassari, Alghero, Porto Torres (ASI), ha dato inizio alla realizzazione del depuratore della zona industriale di Alghero a San Marco, finanziato con fondi regionali per un importo pari a otto miliardi di vecchie lire (decreto Ass. industria n. 18 del 19 gennaio 1999);
- il Ministero dell'ambiente, con decreto del 25 ottobre 1999, ha assegnato al Consorzio ASI trentacinque miliardi di vecchie lire per il "risanamento della zona a mare con dismissione dell'impianto di depurazione del Comune di Alghero, mediante potenziamento dell'impianto di depurazione del Consorzio ASI nell'agglomerato industriale di Alghero (Z.I. San Marco) e realizzazione collettore di adduzione reflui e riutilizzo acque reflue ai fini irrigui";
- sulla base dei fondi assegnati dal Ministero, il Consorzio ASI ha predisposto il progetto preliminare di fattibilità per l'ampliamento del depuratore di San Marco, tale da garantire la realizzazione di un opera adeguata per il trattamento dei liquami industriali e dei reflui della città di Alghero con la conseguente dismissione ed il recupero ambientale dell'area in cui insiste l'attuale depuratore della città catalana;
- alla fine del 2001 il Comune di Alghero ha incaricato la S.G.I. S.p.A. (Società Generale di Ingegneria) perché valutasse il progetto preliminare predisposto dall'ASI, le conclusioni della S.G.I. hanno indicato quale soluzione ottimale la realizzazione dell'impianto di depurazione della città di Alghero in località Surigheddu;
- il Consorzio ASI ha dimostrato per contro come, sia per quanto attiene gli aspetti economici che quelli logistici, la soluzione più vantaggiosa sarebbe stata quella che prevedeva l'ampliamento del depuratore di San Marco;
- in considerazione dei ritardi e delle divergenti valutazioni, in data 12 settembre 2001 l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente ha convocato Comune di Alghero, ASI e Provincia di Sassari, per esaminare le problematiche relative alla situazione depurativa reflui;
- nel corso dell'incontro la Regione Sarda ha sollecitato al Consorzio ASI la presentazione del progetto esecutivo dell'ampliamento del depuratore di San Marco, ma l'ASI non avendo ottenuto dal Comune di Alghero parere positivo, ha potuto fornire soltanto il progetto preliminare di fattibilità;
- il Comune di Alghero, di contro, aveva mostrato l'intenzione di progettare, appaltare e gestire in maniera autonoma dal Consorzio ASI, pur essendone socio, un proprio impianto di depurazione, adducendo discutibili giustificazioni di carattere economico nella realizzazione e nella gestione dell'opera;
- successivamente l'Amministrazione comunale di Alghero, contravvenendo a quanto aveva precedentemente e pubblicamente affermato, ha sposato in parte le contro deduzioni del Consorzio ASI rispetto alle valutazioni compiute dalla S.G.I., abbandonando dunque l'ipotesi di Surigheddu e individuando nell'area di San Marco il sito ideale dove ubicare il depuratore della città, ma invece di pronunciarsi a favore dell'ampliamento di quello già realizzato dal Consorzio, che avrebbe consentito un'unica gestione per reflui industriali e civili, con immaginabili vantaggi e con consistenti economie gestionali, ha proposto la realizzazione di un proprio depuratore;
- il depuratore dell'ASI, realizzato a San Marco, può trattare attualmente reflui per una popolazione pari a 28.000 abitanti, ma al momento, di fatto, tratta una quantità irrisoria di liquami, tanto che l'ASI ha dovuto dotarsi di un trattamento "bottini" per poter collaudare l'impianto;
- il nuovo depuratore del Comune di Alghero, dovrà quindi sorgere a San Marco, nei terreni del Consorzio ASI;
- il funzionamento di quello realizzato dall'ASI risulta al di sotto del 25% delle capacità di smaltimento dell'impianto, per mancanza di liquami;
- il Consorzio per l'area di sviluppo industriale Sassari, Alghero, Porto Torres, è commissariato;
- il Consorzio ha perduto i trentacinque miliardi di finanziamento del Ministero dell'ambiente, il Comune di Alghero ha ottenuto un finanziamento di euro 18.600.000 di fondi CIPE e di fatto si è dunque modificato il soggetto attuatore, passando dall'ASI, all'Amministrazione comunale di Alghero;
considerato che:
- l'Amministrazione comunale di Alghero è socio del Consorzio ASI e non si comprendono le ragioni per le quali non abbia consentito l'ampliamento del depuratore ASI a San Marco che avrebbe visto compartecipe della gestione anche il Comune di Alghero;
- non risulta che l'attuale perimetro dell'area industriale di San Marco sia sovradimensionato rispetto alle potenzialità di sviluppo degli insediamenti produttivi ed in tal caso, sarebbe più logico restituire alle proprie destinazioni d'uso i terreni vincolati in modo che, successivamente, l'Amministrazione comunale possa deciderne liberamente le nuove destinazioni;
- la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione in località San Marco avrebbe implicazioni gravi in termini di compromissione ambientale;
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
- quali siano le ragioni per le quali il Commissario del Consorzio abbia, con deliberazione n. 7692 del 18 settembre 2003, approvato una variante che consente al Comune di Alghero di realizzare il nuovo depuratore a San Marco, duplicando di fatto un opera già esistente che opera a regime ridotto per mancanza di reflui e che riduce la disponibilità di aree destinate agli insediamenti produttivi;
- se, constatata la volontà dell'Amministrazione comunale di Alghero di procedere in totale autonomia rispetto agli indirizzi del Consorzio ASI, non ritenga che il Comune, avrebbe dovuto procedere ad una variante del proprio piano urbanistico piuttosto che ottenere quella della Consorzio, per realizzare il depuratore;
- se abbia valutato che la delibera commissariale sopra richiamata, crea un pericoloso ed inopportuno precedente;
- quali azioni intenda intraprendere per garantire ruolo e funzione all'organismo consortile che deve essere strumento di sviluppo al servizio del territorio e non erogatore di ingiusti vantaggi ad uno dei soci, a discapito degli interessi dell'Ente e nel caso specifico delle comunità della Sardegna Nord Occidentale.
- se non ritenga che sottrarre risorse già assegnate e gestioni importanti al Consorzio ASI significhi, nel concreto, comprometterne il corretto operare ed il futuro stesso dell'Ente.
Cagliari, 12 gennaio 2004
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