CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 406/A

INTERPELLANZA MANCA - SANNA Giacomo sulla nuova epidemia di ""blue tongue"" in Sardegna.


I sottoscritti, premesso che:

- nonostante le rassicurazioni fornite dall'istituto di referenza di Teramo e dai preposti organismi regionali circa l'eradicazione della "blue tongue" nell'isola, attraverso l'utilizzo del vaccino vivo attenuato, prodotto in Sud Africa dal Veterinary Institute di Onderpoort ed autorizzato dall'UE (L. 154/61 del 09/06/2001) si assiste in Sardegna ad una recrudescenza dell'epidemia di "blue tongue";

- alla data 28 ottobre 2003, risultano inseriti nell'elenco dei Comuni con infezioni in atto 108 Comuni della Provincia di Cagliari, 77 Comuni della Provincia Nuoro, 78 Comuni della Provincia di Oristano, 75 Comuni della Provincia di Sassari;

- la nuova epidemia di "blue tongue", secondo quanto riferito dal competente Assessore regionale nel corso dell'audizione nella preposta Commissione consiliare, ha causato la morte di 11.000 capi e l'abbattimento di 200 capi;

- gli allevatori della Sardegna denunciano l'avanzare dell'epidemia e lamentano danni gravi e penalizzazioni ancor più devastanti rispetto a quelle riscontrate nel 2001;

- la nuova epidemia è sostenuta dal virus della "blue tongue" sierotipo 4, già evidenziato a partire dal 2002 in Calabria e in Sicilia

- esistono 24 differenti sierotipi del virus della "blue tongue" e non esiste immunità crociata fra tutti i sierotipi del virus;

- la direzione generale sanità pubblica veterinaria, alimenti e nutrizione, ufficio VII del Ministero della sanità, con nota 608/BT/3836 del 14 ottobre 2003, ha comunicato che la III campagna nazionale di vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini avrà inizio il 1° dicembre 2003 per concludersi entro il 30 aprile 2004;

- nella nota sopra richiamata si comunica inoltre che nel corso della III campagna di vaccinazione, gli animali dovranno essere vaccinati con i sierotipi 2, 4, 9 e 16, mentre nelle precedenti due campagne di vaccinazione si è vaccinato in Sardegna solo con il sierotipo 2;

-     le Regioni, considerata la situazione epidemiologica sul proprio territorio, possono decidere di anticipare l'apertura della III campagna di vaccinazione, dandone tempestiva comunicazione al Ministero della salute;

- il Ministro della Salute, il 16 ottobre 2003, rispondendo nella Commissione affari sociali della Camera dei Deputati ad una interpellanza sull'argomento, ha affermato che non vi è disponibilità di una quantità sufficiente di vaccino, sierotipo 4, da poter utilizzare per immunizzare tutta la popolazione animale ricettiva in Sardegna (circa 4 milioni di capi);

- il Ministro, in quella sede, ha anche affermato che il sierotipo 4 non è segnalato nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo occidentale e che quindi l'ipotesi più verosimile è che la sua introduzione in Sardegna sia legata all'introduzione illecita di animali vivi provenienti dalle regioni infette,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale della sanità per sapere:

- se sia a conoscenza che il vaccino polivalente, come è quello individuato dal Ministero della salute per la III campagna vaccinale in Sardegna, accresce il rischio di interferenza fra i differenti ceppi vaccinali, con conseguente alterazione della risposta immune;

- se abbia considerato che con il vaccino polivalente aumenta il rischio di una ricombinazione tra ceppo vaccinale e virus di campo, con conseguente sviluppo di nuovi ceppi ad alta virulenza, superiore rispetto a quella di partenza;

- se ritenga utile anticipare l'apertura della III campagna vaccinale contro la "blue tongue";

- se sia a conoscenza che il vaccino vivo attenuato è utilizzato da anni nel Sud Africa e negli Usa ed in questi paesi la "blue tongue" è endemica;

- se non ritenga che, alla luce della recrudescenza della "blue tongue" in Sardegna ed a tre anni dal primo caso sospetto di "blue tongue" a Pula, la "blue tongue" non possa più definirsi malattia esotica in Sardegna bensì, malattia endemica della Sardegna;

- se non ritenga che la Regione si sia rassegnata a questa situazione, rinunciando alle drastiche misure di profilassi diretta, ad iniziare da quelle relative alla lotta efficace all'insetto vettore, portatore della malattia;

- se non giudichi opportuno intraprendere le opportune iniziative perché le strategie di lotta alla "blue tongue" nell'isola siano elaborate in Sardegna e non a Teramo;

- quali nuove strategie di lotta alla "blue tongue" intenda promuovere, restituendo ruolo alle professionalità operanti in Sardegna e prestigio all'Istituto zooprofilatico della Sardegna;

- se non giudichi opportuno intraprendere concrete iniziative affinché nei porti e negli aeroporti della Sardegna siano realizzati recinti contumaciali al fine di poter svolgere gli opportuni controlli su tutto il materiale vivo e sulle sementi in ingresso.

Cagliari, 31 ottobre 2003


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