CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 394/A

INTERPELLANZA SPISSU - FADDA - BALIA - COGODI -  SANNA Giacomo - SCANO -  BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DEMURU - DETTORI - DORE -  FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI -  MANCA - MARROCU - MASIA - MORITTU -  ORRU' -  ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SECCI - SELIS - VASSALLO sulle gravissime iniziative messe in atto dalla società regionale IGEA SpA in contrasto e violazione del proprio statuto sociale e delle disposizioni contenute nella Legge n. 3 del 2000, nel decreto interministeriale del 16 ottobre 2001 e negli atti deliberativi già adottati dalla Giunta regionale per l'istituzione del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.


I sottoscritti,

premesso che in data 16 ottobre 2001 è stato emesso, con il concerto della Giunta regionale, il decreto interministeriale che istituisce il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna in attuazione delle disposizioni contenute nella Legge n. 388 del 2000;

considerato che il Comitato di gestione provvisoria del parco,  insediato dal Ministro dell'ambiente in data 6 novembre 2001, avrebbe dovuto assicurare la gestione ordinaria del Parco fino all'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica indispensabile per il conferimento della personalità giuridica di ente nazionale di diritto pubblico al Consorzio di gestione del parco;

costatato che il medesimo Comitato di gestione provvisoria del parco, pur disponendo di una sede nella quale svolgere le sue attività, di tutti i poteri operativi e delle necessarie risorse finanziarie (3 miliardi per il 2001 e 6 miliardi di vecchie lire per ogni anno a partire dal 2002) stanziate dallo Stato, non ha ancora dato avvio alle sue attività operative venendo meno ai compiti affidatigli dal richiamato decreto interministeriale;

rilevato che l'avvio delle attività operative del Parco, oltre ad assicurare il coordinamento degli interventi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio presente nelle aree minerarie dismesse della Sardegna e l'assunzione del personale necessario per la sua gestione (circa 50 lavoratori), è indispensabile per promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile del territorio finalizzato alla creazione di un sistema economico integrato nei settori del turismo, dell'artigianato, dell'agricoltura, della zootecnia, della pesca e della piccola e media impresa come previsto dal decreto istitutivo;

rimarcato che, a causa del mancato impegno delle risorse finanziarie stanziate dallo Stato per l'anno 2001, sarebbero andati in perenzione gli stessi stanziamenti statali con gravi danni per la Regione sarda;

preso atto che, nonostante le continue sollecitazioni e denunce degli enti locali interessati (numerosi ordini del giorno dei consigli comunali), delle organizzazioni sindacali (specifica rivendicazione dello sciopero generale regionale del 20 giugno u.s.), delle associazioni culturali e ambientaliste (petizione popolare con la firma di 10.000 cartoline) e dello stesso Consiglio regionale (risoluzione approvata all' unanimità dall'ottava Commissione), volte a superare i forti ritardi e le gravi inadempienze, non sono stati ancora perfezionati gli atti necessari per sottoporre alla firma del Presidente della Repubblica il decreto del Presidente della Repubblica necessario per rendere operativo il Consorzio di gestione del parco;

tenuto conto che, nonostante gli espliciti divieti e incompatibilità tra la carica di Presidente del consiglio direttivo del Consorzio del parco e le cariche politico-elettive, è stata designata a ricoprire la carica di Presidente del consiglio direttivo la stessa persona che detiene la carica politica di Assessore dell'ambiente della Regione sarda;

appreso che la società regionale IGEA SpA, ha organizzato per i giorni 3, 4 e 5 ottobre p.v. un convegno finalizzato alla costituzione di un non meglio precisato soggetto consortile denominato "Circuito Italiano dei Siti Minerari Riabilitati", con il compito di "programmare e pianificare i flussi ed i movimenti dei visitatori" e di "assumere il ruolo, soprattutto, di autorevole interlocutore ed interfaccia comune nei confronti delle amministrazioni centrali";

sottolineato che l'organizzazione del convegno e le sue finalità, con il conseguente utilizzo, impegno e distrazione di risorse pubbliche regionali, oltre a risultare estranee alle competenze statutariamente affidate alla società IGEA SpA, si pongono in netta ed evidente sovrapposizione e contrasto con le competenze affidate dalla legge e dal decreto istitutivo al Consorzio di gestione del parco Geominerario che, pur non avendo ancora operato a causa dei richiamati ritardi e inadempienze,  viene definito imprudentemente dalla stessa IGEA "ente di gestione improduttivo, farraginoso ed oneroso";

denunciato che la gravissima iniziativa assunta dall'IGEA SpA, pur risultando in contrasto e violazione del proprio Statuto sociale, delle disposizioni contenute nella Legge n. 388 del 2000, nel decreto interministeriale del 16 ottobre 2001 e negli atti deliberativi già adottati dalla Giunta regionale per l'istituzione del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Giunta regionale e degli Assessorati dell'industria, dell'ambiente, del turismo e della pubblica istruzione;

rimarcato con preoccupazione che nella società IGEA SpA, alla quale sono state affidate negli ultimi quattro anni ingenti risorse pubbliche regionali, si sarebbero verificate gravissime irregolarità, più volte riportate nelle cronache giudiziarie, in relazione alla gestione degli appalti e all'impiego delle risorse finanziarie che hanno dato avvio a procedimenti da parte della magistratura amministrativa e giudiziaria a carico del presidente del consiglio di amministrazione della stessa società;

evidenziato che le richiamate vicende giudiziarie in atto, assieme alla discutibile conduzione del personale dipendente caratterizzata da spregiudicate pratiche clientelari, hanno fatto precipitare la società IGEA SpA nel caos gestionale che ha indotto i lavoratori a porre in essere pesanti azioni di protesta per impedire al presidente in carica di proseguire nella sua disastrosa gestione;

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per sapere se non ritengano di:

1) impartire con urgenza specifiche disposizioni per imporre alla società regionale IGEA SpA la sospensione dell'organizzazione del convegno programmato per i giorni 3, 4 e 5 ottobre p.v. e per impedire alla stessa società di porre in essere qualunque iniziativa non prevista dal proprio oggetto sociale ed in contrasto con le competenze attribuite dalla legge e dal decreto istitutivo al Consorzio di Gestione del Parco Geominerario della Sardegna;

2) accertare le responsabilità che hanno causato le richiamate gravi irregolarità che si sarebbero verificate nella gestione della società IGEA SpA, adottando con tempestività i provvedimenti necessari per porre fine al caos gestionale nel quale è precipitata la stessa società regionale;

3) mettere in atto tutte le azioni necessarie per giungere in tempi brevi al conferimento della personalità giuridica di diritto pubblico al Consorzio di gestione del parco attraverso la promulgazione del relativo DPR, ponendo in essere tutte le azioni necessarie affinché i Ministeri competenti provvedano a nominare i propri rappresentanti nel consiglio direttivo del consorzio di gestione del parco nel rispetto delle disposizioni contenute nel decreto istitutivo, come già fatto dai Comuni interessati, dalle Province e dalla stessa Regione;

4) adottare gli atti necessari affinché, nelle more della promulgazione del sopra richiamato decreto del Presidente della repubblica,  il Comitato di Gestione Provvisoria del Parco Geominerario dia immediato avvio alle attività operative dello stesso Parco nel rispetto delle competenze attribuitegli dal decreto istitutivo, impegnando i rappresentanti della Regione Sarda a compiere gli atti di loro competenza affinché vengano superati i ritardi e le inadempienze che si sono finora registrati nel perseguimento delle finalità del Parco;

5) inserire nella prossima finanziaria regionale uno stanziamento in favore del consorzio di gestione del Parco geominerario di pari importo degli stanziamenti statali andati in perenzione a causa dei ritardi e delle inadempienze del Comitato di gestione provvisoria del parco che hanno impedito l'impiego delle risorse finanziarie stanziate dallo Stato.

Cagliari, 25 settembre 2003


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