CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 383/A
INTERPELLANZA SANNA Giacomo - MANCA sull'ampliamento della base militare USA di Santo Stefano.
I sottoscritti, premesso che:
1) la US Navy statunitense intende intensificare la propria presenza sull'isola di Santo Stefano potenziandone la base, con la realizzazione di una serie di opere, strutture ed infrastrutture, il cui costo è quantificabile in circa 35 milioni di euro, interamente finanziato dal Governo degli USA;
2) il progetto prevede le demolizioni di gran parte delle strutture attualmente esistenti presso l'area portuale di Santo Stefano e la costruzione delle seguenti: la palazzina servizi portuali, il centro benessere, il magazzino di stoccaggio per materiali e\o rifiuti speciali e\o soggetti a discarica controllata, la caserma, la mensa, la struttura ricreativa della flotta, il magazzino generale, la banchina d'ormeggio per unità navali leggere e due cogeneratori;
3) tali opere sono ritenute essenziali dalla marina USA per ottimizzare l'utilizzo delle infrastrutture della base di Santo Stefano, migliorare le relazioni funzionali, separare le strutture operative da quelle di supporto e per ottemperare agli attuali criteri antiterrorismo e protezione delle forze;
4) i volumi e le superfici esistenti e quelli futuri, indicati nel progetto della US Navy, sono così ripartiti:
- palazzina servizi portuali, volumetria esistente mc. 11.664 - volumetria futura mc.15.556;
- centro benessere, volumetria esistente mc. 4.853 - volumetria futura mc. 7.849;
- magazzini stoccaggio rifiuti, volumetria esistente mc. 708 - volumetria futura mc. 3.395;
- caserma, volumetria esistente mc. 3.820 - volumetria futura mc. 4.892;
- mensa e strutture ricreative, volumetria esistente mc. 3.862 - volumetria futura mc. 7.627;
- magazzino generale, volumetria esistente mc. 2.065 - volumetria futura mc. 6.950;
- banchina ormeggio, volumetria esistente mc. 10.477 - volumetria futura mc. 2.000;
5) dalla tabella sinteticamente sopra esposta emerge un incremento di volumetrie di oltre 10.000 mc., pari ad un aumento del 20 - 25% delle volumetrie esistenti, ma da una analisi approfondita del progetto della US Navy emerge quanto tale incremento sia enormemente più elevato; infatti sono inserite fra le infrastrutture esistenti sia la bettolina, che altro non è che un pontone galleggiante, e quindi asportabile per definizione, ed anche i container all'interno dei quali vengono attualmente espletate alcune attività della base;
6) le volumetrie esistenti, depurate dei volumi asportabili, quali sono appunto quelli rappresentati dalla bettolina e dai container, danno l'esatta dimensione dell'entità dell'intervento migliorativo progettato US Navy, che si configura così come un vero e proprio ampliamento della base navale statunitense nell'isola di Santo Stefano;
7) ricordato che il Consiglio regionale ha formalmente impegnato il Presidente della Giunta regionale a voler manifestare al Governo italiano la ferma contrarietà e l'indisponibilità della Regione sarda ad accettare qualunque forma di potenziamento delle basi militari presenti in Sardegna, ad iniziare da quelle di La Maddalena e Santo Stefano,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
- quali iniziative si siano intraprese per salvaguardare e garantire le volontà espresse dal Consiglio regionale e dall'intera popolazione della Sardegna in ordine all'ampliamento ed al potenziamento delle basi militari presenti sul territorio sardo;
- se non giudichi opportuno intervenire, con la sollecitudine che la gravità del caso richiede, per far sì che le opere, le strutture e le infrastrutture previste nel progetto elaborato dalla US Navy non siano realizzate sull'isola di Santo Stefano, impedendo così l'ampliamento della base militare statunitense;
- se, in considerazione di quanto contenuto nel progetto della US Navy, in ordine alla stretta osservanza delle leggi urbanistiche della Regione autonoma della Sardegna, possano considerarsi quali volumetrie esistenti, quelle riguardanti il pontone galleggiante asportabile ed i container;
- in caso di risposta negativa, quali siano le tempestive iniziative che intenda adottare per smascherare quello che la marina USA definisce un semplice miglioramento infrastrutturale per consentire più adeguate condizioni abitative e lavorative al personale in servizio nella base, da realizzarsi con i canoni estetici indicati dalle leggi regionali e con uno stile costruttivo non invasivo ed un design accurato e contemporaneo e che invece rappresenta un vero e proprio potenziamento della base di Santo Stefano che si trasformerebbe così da base d'appoggio a vera e propria base navale;
- se non giudichi almeno degno di approfondimento e di attenta analisi, l'incremento del 180% delle volumetrie riguardanti il magazzino di stoccaggio dei materiali e dei rifiuti speciali e\o soggetti a discarica controllata che, secondo il progetto US Navy, passerebbero dagli attuali 708 mc. ai futuri 3.395 mc.;
- se, in considerazione dell'alto rischio di sicurezza per il personale impiegato nella base di Santo Stefano, così come evidenziato nel progetto della US Navy, non si giudichi opportuno conoscere la situazione sanitaria e quella relativa all'infortunistica del personale impiegato.
Cagliari 1° luglio 2003
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