CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 372/A
INTERPELLANZA FALCONI - CALLEDDA - MARROCU - CUGINI - DEMURU - LAI - MORITTU - ORRU' - PIRISI - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Salvatore - SPISSU - PUSCEDDU, sulla truffa finanziaria a danno dei tre enti regionali Arst, Isola e Igea.
I sottoscritti,
vista la grossa truffa finanziaria venuta alla luce in questi giorni, che ha coinvolto direttamente alcuni enti pubblici isolani fin dal 1999, posta in essere da una promotrice della Banca Fideuram di Cagliari che sembrava godere di importanti e numerose conoscenze negli ambienti politici regionali;
sottolineato che l'esistenza del colossale raggiro era stata già denunciata nei mesi passati dai consiglieri regionali del centrosinistra durante l'esame della legge finanziaria per il 2003;
evidenziato che gli enti interessati, l'Azienda Regionale Sarda Trasporti (Arst) che opera sotto il controllo della Regione e in particolare dell'Assessorato regionale dei trasporti, l'Isola, ente di promozione dei prodotti artigianali sardi, e I'Igea, che insieme alla Carbosulcis, alla Nuova Mineraria Silius e alla Progemisa è una delle società minerarie già controllate dall'Ente Minerario Sardo, in liquidazione ormai da quattro anni e mai liquidato, sembrerebbero aver affidato alla promotrice finanziaria ingenti somme di denaro per investimenti a condizioni decisamente superiori a quelle di mercato;
sottolineato che la Regione Sardegna ha dovuto ricorrere negli anni passati, e tuttora ricorre, alla contrazione di mutui per far fronte alle esigenze di bilancio proprie e degli enti regionali;
rimarcato che appare quanto mai sorprendente la decisione dei responsabili degli enti regionali coinvolti, che notoriamente sono in passivo, di impegnare fondi pubblici, nel caso in questione giacenze attive di cassa costituite da liquidità versate dalla Regione per ripianare i bilanci e coprire le perdite;
evidenziato che la Fideuram nel mese di febbraio del 2002 ha interrotto il rapporto di lavoro con la promotrice finanziaria ed ha contemporaneamente presentato due esposti alla Procura di Cagliari perché si facesse chiarezza sui movimenti di denaro gestiti dalla professionista,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e gli Assessori della programmazione, dei trasporti, del turismo e dell'industria per sapere se tali notizie corrispondano a verità e, in caso positivo, quali atti abbia posto o intenda porre in essere per accertare:
- se gli enti pubblici coinvolti nella truffa potevano investire fondi senza violazione delle norme statutarie o se, invece, le eventuali disponibilità avrebbero dovuto essere depositate nelle casse della banche tesoriere;
- se gli investimenti corrispondono alle reali giacenze attive dichiarate oppure sono state investite altre somme accantonate per i trattamenti di fine rapporto;
- le eventuali responsabilità dei dirigenti degli enti regionali o di altri personaggi pubblici, anche in considerazione dell'iniziativa assunta dalla Banca Fideuram del 2002;
e per verificare se e chi dovrà rispondere dei danni che potrebbero eventualmente determinarsi alla Regione Sarda.
Cagliari, 26 maggio 2003
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