CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 354/A

INTERPELLANZA PACIFICO - SANNA Salvatore, sull'ennesimo episodio di degrado e abbandono dell'area  del Parco regionale del Molentargius-Saline, sul rischio di nidificazione dei fenicotteri, sulla scarsa vigilanza all'interno dell'area protetta e sull'incapacità dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente di svolgere il proprio incarico istituzionale e i compiti ad esso attribuiti dalla legge istitutiva del parco.


I sottoscritti,

premesso che il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato da circa due anni una mozione che impegnava la Giunta regionale a:

1) intraprendere un ruolo attivo e autorevole per la istituzione del Parco naturale regionale "Molentargius-Saline" esercitando, sia pure con evidente ritardo, i poteri sostitutivi previsti dalla legge regionale n. 5 del 1999, in particolare per quanto attiene alla proposta di convenzione e di Statuto, visto che:

- la gestione del Parco deve essere affidata a un Consorzio costituito dalla Provincia di Cagliari e dai Comuni di Cagliari, Quartu S. Elena, Quartucciu e Selargius;

- il suddetto Consorzio si può costituire solo attraverso una convenzione e uno specifico statuto approvati dai Consigli degli enti interessati;

- secondo la normativa vigente, poiché gli enti interessati non hanno ancora raggiunto le necessarie intese, spetta all'Assessore regionale della difesa dell'ambiente inviare agli enti una proposta di convenzione e di statuto;

2) rivendicare, anche attraverso una specifica Intesa istituzionale col Governo, per la fase di transizione, per il Presidente della Regione il ruolo di massima e unica autorità di coordinamento e vigilanza per tutti gli interventi di risanamento e di tutela e nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel compendio, al fine di salvaguardare un sito naturalistico di assoluto rilievo internazionale che attraverso una moderna e dinamica politica di valorizzazione e di corretta fruizione può diventare una fondamentale risorsa per lo sviluppo economico e civile dell'area metropolitana di Cagliari;

 

sottolineato che tutti questi impegni sono stati fino a oggi disattesi con grave pregiudizio di un'area sempre più soggetta a episodi di degrado e di abbandono che rischiano di minacciare definitivamente un pregiato ecosistema protetto sia da importanti leggi regionali e nazionali che da convenzioni e direttive internazionali;

 

evidenziato che il 24 maggio del 2002 il Presidente della Provincia, insieme ai Sindaci di Cagliari, Quartu e Quartucciu, tutti appartenenti al centrodestra, avevano salutato la nascita del parco ma a dieci mesi di distanza da quella firma il parco non esiste e, come denunciato da alcune associazioni ambientaliste e da numerosi studiosi di fama internazionale, anche la nidificazione dei fenicotteri è a rischio perché le isolette per deporre le uova sono allagate e gli interventi per abbassare il livello dell'acqua sono risultati insufficienti;

 

stigmatizzato il comportamento e l'irresponsabilità di tutti i soggetti interessati alla nascita del Parco che non perdono occasione per lanciare sulla stampa annunci propagandistici e ideologici, non ultimo quello dell'Assessore della difesa dell'ambiente che da mesi minaccia la nomina di un Commissario straordinario che si occupi dell'area di Molentargius, non prevista dalla legge istitutiva del parco e, quindi, suscettibile di essere impugnata davanti agli organi giurisdizionali competenti,  e si rifiuta di dare applicazione alla norma che gli impone in modo tassativo il potere-dovere di presentare a tutti gli enti interessati una bozza di convenzione Statuto;

 

preso atto che da oltre tre mesi c'è anche il problema della vigilanza dato che è ufficialmente scaduta la convenzione tra la provincia e i volontari della Paff, cinquanta guardie che assicuravano la sorveglianza dell'area ventiquattro ore su ventiquattro;

 

considerato che i capanni per l'avvistamento dell'avifauna, fatti di legno massiccio e di due piani, ognuno dei quali costa circa diecimila euro, realizzati dal Consorzio Ramsar, sono quasi tutti da rifare, visto lo stato di degrado in cui essi si trovano: porte, finestre e vetri sfondati,  così hanno riportato tutti i quotidiani sardi;

 

visto che il controllo di Molentargius spetta al corpo di vigilanza ambientale, ma gli uomini sono pochi e la sede operativa, nell'attesa che venga ristrutturato il vecchio deposito Sali scelti delle Saline, è situata addirittura nel Comune di Sinnai;

 

denunciato il comportamento dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente che ha annunciato trionfalmente l'istituzione di una stazione di vigilanza della Forestale nell'area protetta che sino a oggi non esiste;

 

censurata altresì l'intenzione del Comune di Cagliari di costruire un impianto di dissalazione nel cuore del parco di Molentargius (precisamente nella zona di Is Arenas), con la previsione di un collegamento al serbatoio idrico di Monte Urpinu e un altro dal dissalatore al collettore di scarico del depuratore, perché tale opera deturperebbe in modo irreparabile uno dei paesaggi più belli della Sardegna e sarebbe una probabile fonte di inquinamento ambientale e acustico con grave pregiudizio di tutti i residenti nella zona,

tutto ciò premesso e considerato i sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:

- se non sia opportuno richiamare l'Assessore della difesa dell'ambiente al rispetto dei propri obblighi davanti a una legge, approvata dal Consiglio regionale, che gli impone in modo tassativo di inviare agli enti una proposta di convenzione e di statuto, una proposta che egli avrebbe dovuto presentare fin dal giorno del suo insediamento ma che fino a oggi si è rifiutato in tutti i modi di presentare (perché evidentemente è contrario alla nascita del Parco di Molentargius), preferendo fare annunci propagandistici sulla stampa come la nomina di un Commissario straordinario dai poteri incerti e fuori dal quadro normativo di riferimento;

- se corrisponde a vero la notizia secondo cui il Sindaco di Cagliari gli avrebbe inviato una lettera riservata con cui si chiede di cambiare addirittura la legge istitutiva del parco e, in caso affermativo, se la questione non sia suscettibile di essere affrontata attraverso un dibattito in Aula per conoscere la posizione della Giunta su tale richiesta;

- il motivo per cui sia stata disattesa la deliberazione unanime del Consiglio regionale che imponeva alla Giunta di rivendicare per il Presidente della Regione il ruolo di massima e unica autorità di coordinamento e vigilanza per tutti gli interventi di risanamento e di tutela e nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel compendio, al fine di salvaguardare un sito naturalistico di assoluto rilievo internazionale che, attraverso una moderna e dinamica politica di valorizzazione e di corretta fruizione, può diventare una fondamentale risorsa per lo sviluppo economico e civile dell'area metropolitana di Cagliari;

- come l'esecutivo intenda affrontare il problema della sorveglianza nell'area visto che:

a) da oltre tre mesi è ufficialmente scaduta la convenzione tra la provincia e i volontari della Paff (cinquanta guardie che assicuravano la sorveglianza dell'area ventiquattro ore su ventiquattro);          

b) l'insufficienza degli uomini del corpo di vigilanza ambientale a cui spetta il controllo, la cui sede operativa è situata addirittura nel Comune di Sinnai;

- come intendano fronteggiare, vista la scarsa vigilanza esistente sul luogo, lo stato di degrado in cui versa l'area del Parco, testimoniata anche dalla distruzione dei capanni per l'avvistamento dell'avifauna da parte di vandali che imperversano liberamente nella zona di Molentargius;

- quali misure urgenti intendano adottare per abbassare il livello dell'acqua nello stagno visto che le isolette per deporre le uova dei fenicotteri sono allagate e la nidificazione è a rischio.

Cagliari, 4 aprile 2003


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