CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 340/A
INTERPELLANZA DORE - FADDA - BIANCU - GIAGU - GRANELLA - SANNA Gian Valerio - SECCI - SELIS, sul rischio di un disastro ecologico in conseguenza del progetto di realizzazione di un grande dissalatore nell'area del parco naturale regionale Molentargius - Saline.
I sottoscritti,
premesso che:
- da notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale si è appreso che il Comune di Cagliari ha predisposto un progetto per la realizzazione nella zona di Is Arenas, che fa parte del parco naturale del Molentargius e, più precisamente, nei pressi del depuratore consortile, di un grande dissalatore che dovrebbe soddisfare le esigenze di approvvigionamento idrico della città di Cagliari;
- a parte lo sperpero di risorse pubbliche per realizzare l'opera (circa 30.000.000 di euro, pari quasi a 60 miliardi di vecchie lire) e gli astronomici costi di gestione della medesima (per cui l'acqua costerebbe agli utenti circa 56 centesimi al metro cubo), pare sia stato accertato dai tecnici che l'impianto produrrebbe non meno di 15 miliardi di metri cubi di salamoia all'anno, che dovrebbe essere scaricata nel vicino mare o attraverso il canale di Molentargius, o attraverso una condotta sottomarina;
- sempre secondo i tecnici, (l'ing. Ferdinando Olla, direttore del Servizio difesa del suolo della Regione e l'ing. Pasquale Lasio, direttore del Servizio Regionale di tutela delle acque), nonché, a quanto pare, gli stessi progettisti dell'opera, lo scarico di una così imponente quantità di salamoia provocherebbe una notevole stratificazione sia sul fondo del canale, sia sui fondali marini, con l'inevitabile distruzione della poseidonia e conseguenti irreparabili danni all'habitat marino ed alla pesca;
- oltre a ciò, vi sono fondati motivi per ritenere che la realizzazione dell'opera in questione, che a quanto pare coprirebbe una superficie di ben 3600 metri quadri e renderebbe necessaria anche la realizzazione sia di una condotta lunga 3000 metri per il collegamento con il serbatoio di Monte Urpinu sia di una condotta di collegamento con il collettore di scarico del depuratore, sarebbe illegittima in dipendenza della natura del sito e dei vincoli gravanti sul medesimo. Infatti:
a) come si è detto, il sito fa parte del Parco naturale regionale del Molentargius - Saline, istituito con legge regionale n. 5 del 1999;
b) l'area in argomento è classificata zona umida di importanza internazionale in seguito alla convenzione internazionale di RAMSAR (2 febbraio 1971), resa esecutiva con DPR n. 448 del 1976 e tutelata con vincolo paesaggistico (art. 146, comma 1, lett. i) del decreto legislativo n. 490 del 1999), con vincolo di conservazione integrale (art. 2, comma 1, lett. b della legge regionale n. 23 del 1993) e con specifico Piano Territoriale Paesistico "Molentargius - Monte Urpinu", reso esecutivo con decreto dell'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport 12 gennaio 1979, che individua l'area predetta quale "zona C1 - conservativa naturale e sistema";
c) l'area rientra, inoltre, nel sito di importanza comunitario (S.I.C.) "Stagno di Molentargius e territori limitrofi" (codice ITB000022) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi - naturali, resa esecutiva con DPR n. 357/97;
d) in tutta la zona predetta è assolutamente vietata l'edificazione ad esclusione del depuratore consortile già realizzato da tempo, rispetto al quale il dissalatore di cui trattasi è cosa totalmente diversa,
tutto ciò premesso, chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se quanto evidenziato nelle premesse corrisponde al vero;
2) in caso affermativo, quali provvedimenti intendono adottare per impedire la realizzazione del dissalatore di cui in premessa e scongiurare il pericolo della ulteriore devastazione del Parco del Molentargius - Saline, del canale di Terramaini e dei fondali marini circostanti alla città di Cagliari.
Con l'occasione si sollecita la risposta alle interpellanze n. 179/A del 3.10. 2001 e 237/A del 17.4. 2002, relative rispettivamente alla cessione alla Regione delle pertinenze immobiliari delle saline del Molentargius ed al grave fenomeno dell'abusivismo edilizio nell'area del Parco naturale Molentargius - Saline, finora rimaste inspiegabilmente prive di risposta da parte della Giunta.
Cagliari, 6 marzo 2003
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