CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 336/c-7

INTERPELLANZA PACIFICO - DETTORI, sulla gravissima situazione in cui si trova la clinica di neurologia dell'Ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari.


I sottoscritti

premesso che in data 8 agosto 2002,  dopo lo svolgimento di un'assemblea tenutasi con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, è stata presentata un'interpellanza urgente all'Assessore regionale della sanità sulla grave situazione della clinica neurologica dell'Ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari alla quale non è mai stata data alcuna risposta;

sottolineato che da allora nulla è cambiato e, semmai, i gravi problemi organizzativi della struttura e i disagi del reparto sono peggiorati creando nei pazienti una situazione di sconforto e di esasperazione non più tollerabili;

considerato che le difficoltà del reparto sono dovute principalmente all'assenza del personale ausiliario, ritenuto indispensabile nell'assistenza ai malati, all'insufficienza di infermieri e all'indice di occupazione dei posti letto, elevatissimo, che costringe alla sistemazione di brandine nei corridoi (fino a qualche giorno fa erano addirittura nove) , con grave pregiudizio per la dignità e per la riservatezza degli utenti della clinica;

appurato che le stesse organizzazioni sindacali hanno denunciato che in media ci sono 40 ricoverati mentre la norma prevede 28 pazienti;

osservato che sono state anche rilevate carenze strutturali della clinica, come il mancato funzionamento dei dispositivi di sollevamento dei letti, gli spogliatoi del personale angusti e non arieggiati e, fatto molto grave, la sporcizia diffusa in tutto il reparto;

evidenziato che anche il personale e gli infermieri della clinica pediatrica del San Giovanni di Dio hanno in passato denunciato la carenza del personale  nella struttura ospedaliera;

sottolineato che la gravità della situazione è resa ancora più evidente nel periodo estivo, in concomitanza con le ferie di molti dipendenti, durante il quale i pochi infermieri presenti sono costretti a estenuanti turni di notte continuativi che non consentono un completo recupero psico-fisico;

visto  che è stata anche sottolineata l'incompatibilità dei turni di servizio, così come sono organizzati, con l'esigenza di rendere un servizio efficiente e accettabile per i bambini ricoverati nella clinica pediatrica;  

preso atto che questi disagi sono stati portati all'attenzione delle direzioni e della dirigenza dell'Ospedale San Giovanni di Dio attraverso specifici comunicati e lettere, ma fino a oggi non è stata data alcuna risposta tanto che gli infermieri si sono riservati ulteriori iniziative di protesta in caso di persistente mancato riscontro alle loro richieste;

tutto ciò premesso e considerato i sottoscritti consiglieri regionali chiedono di interpellare l'Assessore regionale della sanità per sapere:

- il motivo per cui non sia stata ancora trovata una soluzione al disagio denunciato dalle organizzazioni sindacali nel reparto di neurologia (ma anche di pediatria) dell'Ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari, visto che sono trascorsi quasi sette mesi dalla prima interpellanza rimasta purtroppo inascoltata;

- se non ritenga opportuno adottare tutte le misure necessarie a impedire il perpetuarsi dei disagi in detti reparti, al fine di aumentare il numero di infermieri e diminuire, invece, quello dei ricoverati al quale va garantito sempre e comunque il rispetto per la loro dignità e per la loro intimità;

- quali provvedimenti urgenti intende assumere per risolvere le gravissime, e oramai diffuse, carenze strutturali del reparto di neurologia dell'Ospedale San Giovanni di Dio, che rendono difficoltoso  il corretto esercizio dell'attività medico-sanitaria da parte del personale della struttura e costringono i malati a un'assistenza inadeguata con palesi violazioni della loro dignità e riservatezza;

- se non ritenga necessario sollecitare l'amministrazione della ASL n.8 affinché vengano trovate immediate soluzioni al problema della carenza del personale denunciate dal personale delle due cliniche cagliaritane.

Cagliari, 27 febbraio 2003


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