CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 326/c-6

INTERPELLANZA PIRASTU - LICANDRO, sulle Agenzie governative.


I sottoscritti,

premesso che

a) il BIC Sardegna in data 17 dicembre 2002 ha inoltrato all'Assessore alla Programmazione apposita istanza per vedersi riconosciuto, ai sensi della legge regionale 9 dicembre 2002, n. 23 (pubblicata nel B.U.R.A.S. del 19.12.2002) lo stato giuridico di Agenzia governativa regionale;

b) si riporta integralmente il testo della predetta istanza:

"I.LLMO On. Italo Masala    
Assessore della Programmazione
Bilancio, Credito e Assetto del Territorio
Via Mameli, 88 09123 Cagliari

Prot. 677 del 17 Dicembre 2002

Istanza per il riconoscimento dello status di Agenzia Governativa Regionale ai sensi

degli articoli 3 e 4 della L.R. del 28/11/2002

"Riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative regionali"

Il BIC Sardegna S.p.A con sede legale in Via Jenner, 13 - 09121 Cagliari, Partita IVA 01870310925, rappresentato legalmente dall'avv. Marcello Floris, Presidente del Consiglio di Amministrazione

PREMESSO

1) che il BIC Sardegna ha operato nel corso degli anni esclusivamente in qualità di soggetto attuatore di Programmi di Animazione Economica dell'Amministrazione Regionale (es. Misura 2.4 del POP Sardegna 1994/99, P.I.C. PMI 1994/99, Interreg.II) e di Enti Locali regionali e che il BIC Sardegna, in qualità di "soggetto strumentale di emanazione regionale" (secondo la dizione contenuta nel P.O.P. Sardegna 1994/99) nello svolgimento di tali attività ha assunto il vincolo a non maturare utili sui Programmi di cui in precedenza ed a non svolgere attività commerciale. (Allegato1 - Relazione di accompagnamento al Bilancio del BIC Sardegna S.p.A. degli anni 1999,2000 e 2001).

2) che la L.R. del 28/11/2002 "Riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative regionali" (articolo 1) individua i requisiti che debbono detenere gli organismi che svolgono un ruolo di servizio per le politiche regionali e che, a tal fine, vengono riconosciuti quali AGENZIE GOVERNATIVE REGIONALI (Allegato 2).

3) che ai sensi dell'articolo 3 della succitata Legge le AGENZIE GOVERNATIVE REGIONALI devono detenere i seguenti requisiti:

a) disporre di complessivi programmi di azione annuali che per statuto o regolamento sono approvati dal governo regionale o dal Consiglio regionale:

b) essere condotti da organi di amministrazione soggetti a ratifica od accettazione da parte del Governo regionale o del Consiglio regionale oppure da questi direttamente nominati:

c) essere di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna in modo diretto od indiretto attraverso quote di maggioranza:

d) non esercitare attività che possano configurarsi come concorrenziali rispetto alla ordinaria offerta privata di prestazioni, beni e servizi presente entro la regione, ivi inclusa la partecipazione a gare e trattative pubbliche o private, salvo quanto specificamente previsto dai programmi di attività approvati dalla Amministrazione regionale in relazione alle funzioni da esercitare quali agenzie di sviluppo, e pertanto con l'evidenza del particolare carattere di innovazione, impulso e promozione economico-sociale dei progetti. Resta fermo, in attuazione delle vigenti disposizioni (decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, "Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi": decreto legislativo 31 marzo1998, n. 123, "Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese"), che il soggetto affidatario della progettazione di servizi non può esserne anche fornitore, o concorrere alla aggiudicazione dei medesimi, né possono concorrervi società e soggetti controllati (ai sensi dell'articolo 2359, comma primo, punto terzo, del codice civile) dal predetto soggetto affidatario.

4) che il BIC Sardegna ha i predetti requisiti, in quanto:

a) in riferimento al primo requisito, l'art. 18 dello Statuto sociale del BIC Sardegna (Allegato 4) recita quanto segue: "Il Consiglio di Amministrazione delibera sul programma complessivo di azione annuale della Società entro il mese di febbraio di ogni anno e lo trasmette alla Giunta Regionale per l'approvazione. La suddetta attività non può formare oggetto di delega."

b) In riferimento al secondo requisito, l'art. 18 dello Statuto sociale del BIC Sardegna recita quanto segue: "La composizione del Consiglio di Amministrazione, nominato ai sensi del precedente articolo 17, viene comunicata al Governo Regionale per l'accettazione ai fini delle disposizioni contenute nel Complemento di Programmazione del POR Sardegna."

c) In riferimento al terzo requisito, il BIC Sardegna è una Società di matrice Regionale alla quale la stessa Regione partecipa in modo indiretto attraverso quote di maggioranza detenute da soggetti economici di proprietà della R.A.S. La Società è nata infatti, nel 1989, su impulso determinante della Regione Autonoma della Sardegna che ha partecipato a tutte le attività progettuali e costitutive previste dal Contratto con la Commissione Europea, e che solamente per scelta di carattere formale, disposta dalla stessa Regione Autonoma della Sardegna, non annovera tra i suoi azionisti in via diretta la Regione. La Regione esercita tuttavia il controllo sulla Società attraverso la detenzione indiretta del pacchetto di maggioranza del Capitale Sociale e la nomina della maggioranza dell'Organo Amministrativo e del Collegio Sindacale secondo quanto desumibile dagli atti societari.

Si riporta di seguito la composizione  societaria della maggioranza del BIC Sardegna, con le   relative quote di proprietà:

 AZIONISTA N. AZIONI VALORE QUOTA  CAPITALE SOCIALE %
Consorzio Ventuno 35.040  euro 175.200,00  24,32%
SFIRS  46.106  euro   230.530,00 2,01%
 E.M.S.A.  6.454    euro     32.270,00  4,48%
SIPAS 1.750 euro      8.750,00  1,21%
Totale R.A.S. 89.350 euro  446.750,00  62,03%
 Totale BIC Sardegna 144.053  euro   720.265,00 100,00%

d) in riferimento al quarto requisito, l'Art. 18 dello Statuto Sociale del BIC Sardegna recita quanto segue: " Il programma complessivo di azione annuale, di cui al comma precedente, conterrà attività destinate interamente alla Regione, in considerazione del ruolo di servizio per le politiche regionali previsto dalla  L. R. 44/89, e non potrà prevedere attività che possano configurarsi come concorrenziali rispetto alla ordinaria offerta privata di prestazioni, beni e servizi presente entro la Regione, ivi inclusa la partecipazione a gare e trattative pubbliche o private, salvo quanto specificamente previsto dai programmi di attività approvati dall'Amministrazione Regionale in relazione alle funzioni da esercitare quali Agenzia di Sviluppo, e pertanto con l'evidenza del particolare carattere di innovazione, impulso e promozione economico-sociale dei progetti. Il predetto programma complessivo di azione annuale è altresì sottoposto in itinere ed ex post alle forme di controllo indicate dalla R.A.S., in conformità alle proprie leggi e programmi nonché alla normativa e programmi comunitari. Resta fermo, in attuazione delle vigenti disposizioni (D.Lgs 157/95. Direttiva 92/50/CEE, D. Lgs 123/98), che in caso di affidamento alla Società della progettazione di servizi, la medesima non potrà esserne anche fornitore, o concorrere alla aggiudicazione dei medesimi anche attraverso società e soggetti controllati ai sensi dell'articolo 2359 Codice Civile, comma primo punto terzo."

TUTTO CIO' PREMESSO E DEDOTTO

Il BIC Sardegna S.p.A., rappresentato dall'Avv. Marcello Floris, nella sua qualità di Presidente e rappresentante legale.

CHIEDE

Ai sensi dell'articolo 4 della L.R. del 28/11/2002 "Riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative regionali"

IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE DEL BIC SARDEGNA S.P.A

Si confida nell'accoglimento della presente istanza.

Al fine di comprovare la sussistenza dei predetti requisiti, si allega:

1) Relazione di accompagnamento al Bilancio del BIC Sardegna S.p.A. degli anni 1999, 2000 e 2001

2) Testo L.R. del 28/11/2002 "Riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative regionali"

3) Relazione alla Proposta di Legge, relatori On.li Pirastu e Licandro relativa al riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative

4) Statuto Sociale

5) Parere legale del Prof. Franco Farina, Docente di Diritto Commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Cagliari.

F.to Avv. Marcello Floris

c) dopo circa due mesi l'Assessore non ha dato riscontro all'istanza e non risulta iscritta all'ordine del giorno della Giunta alcuna delibera concernente l'argomento e attuativa della procedura prevista dagli articoli 3 e 4 della legge in questione;

d) la Giunta, su proposta dell'Assessore dell'Industria in data 23/12/2002 (14 giorni dopo l'approvazione della legge regionale sulle Agenzie governative), ha approvato i criteri e le direttive attuative della misura 4. 1 (azione a e b) del POR Sardegna 2000-2006 concernenti l'animazione economica per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e i servizi reali alle imprese per la diffusione di una avanzata cultura tecnica - aziendale operativa;

e) con la predetta delibera di Giunta si è scelta la strada della gara pubblica per l'aggiudicazione dell'appalto ignorando che tali misure sono quelle che possono essere attribuite direttamente a quei soggetti pubblici che hanno i requisiti delle agenzie governative;

f) la delibera di Giunta in questione, che peraltro è stata portata all'attenzione della Giunta con grave ritardo rispetto ai termini indicati nei complementi di programma del POR, ignora che la legge regionale recentemente approvata sulle agenzie governative ha avuto come ufficiale obbiettivo (come si può desumere dalla relazione illustrata in Consiglio ad accompagnamento dalla legge) quello di assegnare alle istituende agenzie governative direttamente quelle misure che i complementi di programma del POR prevedono possano essere attribuite senza seguire la via della gara pubblica;

g) è superfluo ricordare che l'affidamento diretto delle misure rappresenta, rispetto alla gara pubblica, un risparmio per l'erario nonché una evidente velocizzazione della spesa,

chiedono di interpellare l'Assessore della programmazione e l'Assessore dell'industria per conoscere i motivi che non hanno permesso di dare una tempestiva risposta all'istanza formulata dal BIC Sardegna e/o da altri eventuali soggetti pubblici che abbiano presentato analoga istanza e per quali motivi l'Assessore dell'Industria non si è operato (nella sua qualità di soggetto finanziatore del BIC Sardegna) per garantire l'espletamento dell'iter e ha preferito varare delle direttive che di fatto rendono inutile la legge regionale sulle Agenzie Governative recentemente approvata dal Consiglio Regionale.

Considerata l'urgenza si chiede che gli Assessori interpellati rispondano in occasione di un audizione da tenersi in seduta congiunta con la II e VI Commissione permanente del Consiglio regionale.

Cagliari, 12 febbraio 2003


>