CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 325/A
INTERPELLANZA SANNA Giacomo - MANCA, sul potenziamento della base navale di Santo Stefano.
I sottoscritti, premesso che:
a) come anticipato da indiscrezioni di stampa, trovano precise conferme e puntuali riscontri, le ipotesi di potenziamento della base militare statunitense di Santo Stefano nell'arcipelago de La Maddalena; in particolare, da informazioni assunte dagli interroganti, il progetto della US Navy, dovrebbe prevedere la demolizione delle strutture esistenti nell'area portuale di Santo Stefano e la costruzione delle seguenti strutture di supporto navale:
- una palazzina per i servizi portuali di altezza pari a 11 metri e volume pari a 13.000 metri cubi circa;
- una palazzina per il centro benessere, di altezza pari a 14 metri e volume pari a 20.000 metri cubi circa;
- un magazzino di stoccaggio per i rifiuti speciali, di altezza pari a 11 metri e volume pari a 2000 metri cubi circa;
- una caserma adatta ad ospitare circa 50 persone, il cui fabbricato ha altezza pari a 11 metri e volume pari a 4500 metri cubi circa;
- una struttura per la mensa, di altezza pari a 11 metri e volume pari a 6000 metri cubi circa;
- un magazzino di altezza pari ad 11 metri con un volume di circa 7000 metri cubi;
- una banchina di ormeggio per circa 25 unità di naviglio leggero, aventi lunghezza totale dì 180 metri circa, con una costruzione sottomarina larga circa 10 metri e lunga oltre 100 metri;
- due generatori diesel per la produzione di vapore e di corrente elettrica, in aggiunta ai sei generatori già esistenti;
b) il costo preventivato per tali realizzazioni è pari a circa US $ 40.000.000;
c) in data 9 settembre 2002, la Soprintendenza per i beni ambientali architettonici e storici, ha espresso parere preliminare favorevole per le opere prima elencate, in attesa del ricevimento di tutti gli elaborati tecnici necessari per l'esame approfondito del progetto in questione;
d) dal progetto non si evince alcun intento di rispettare le attuali volumetrie esistenti, ma anzi, da quanto sopra sommariamente elencato, sembra concretizzarsi un vero e proprio ampliamento della base militare USA, soprattutto per quanto attiene alle strutture a terra;
e) considerate le altezze ed i volumi delle opere da realizzare, è facile immaginare un forte impatto ambientale con lo stravolgimento del paesaggio circostante;
f) nella banchina dove attualmente ormeggia la nave appoggio per i sommergibili a testata nucleare, si ipotizza la presenza anche di grandi unità navali di superficie, quali incrociatori, navi da sbarco, cacciatorpedinieri e simili;
g) è in atto il tentativo di trasformare la base d'appoggio in vera e propria base navale, più articolata e complessa e maggiormente pericolosa;
h) la realizzazione della nuova banchina in sostituzione di quella attualmente presente a Santo Stefano, assai limitata per dimensioni e capacità, lascia pochi dubbi circa le reali intenzioni della Marina statunitense;
i) la Regione sarda, continua a restare l'unica regione in Italia nella quale sono presenti sommergibili a testata nucleare;
richiamato il deliberato del Consiglio regionale del 5 dicembre 2002, con il quale si impegna la Giunta regionale ed il suo Presidente a manifestare al Governo italiano la propria contrarietà e l'indisponibilità della Regione sarda ad accettare qualunque forma di potenziamento delle basi militari presenti in Sardegna ad iniziare da quelle di Santo Stefano e La Maddalena,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali iniziative politiche abbia intrapreso, nel rispetto del deliberato del 5 dicembre 2002;
2) se non ritenga opportuno manifestare con urgenza e tempestività al Governo italiano l'indisponibilità della Regione sarda ad accettare il potenziamento della base d'appoggio navale di Santo Stefano.
Cagliari, 12 febbraio 2003
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