CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 303/A

INTERPELLANZA MASIA - BALIA - IBBA, sulle limitazioni della pesca a strascico nelle acque antistanti l'isola dell'Asinara.


I sottoscritti,

premesso che l'attuale normativa regionale prevede che le imbarcazioni da pesca iscritte nel Compartimento marittimo di Porto Torres possano esercitare la pesca a strascico nelle acque antistanti l'isola dell'Asinara solo oltre le tre miglia o solo oltre le cinque miglia durante il periodo del fermo biologico per la piccola pesca;

premesso che nel restante mare territoriale della Sardegna l'esercizio della pesca a strascico è permesso in generale oltre le tre miglia o oltre il miglio e mezzo di distanza dalla costa a condizione che la batimetrica sia superiore ai 50 metri;

considerato che:

- l'attuale situazione penalizza pesantemente i pescatori turritani;

- in una riunione del 27 marzo 2002, tenutasi a Porto Torres alla presenza del Presidente della Giunta regionale on.le Mauro Pili, dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente dottor Emilio Pani e del Sindaco di Porto Torres, i rappresentanti della pesca a strascico e i rappresentanti della piccola pesca avevano raggiunto un accordo nel quale si prevedeva che anche nelle acque antistanti l'isola dell'Asinara la pesca a strascico fosse esercitata, con le normative vigenti per il resto della Sardegna;

- l'Assessore della difesa dell'ambiente aveva dimostrato la propria disponibilità a modificare la normativa regionale nel senso richiesto dalla marineria di Porto Torres, nella conferenza di servizi tenutasi a Porto Torres il 25 ottobre 2002 alla presenza di tutte le categorie dei pescatori e del Sindaco;

- qualche giorno dopo l'Assessore Pani ha voluto subordinare tale impegno al parere consultivo del Comitato tecnico per la pesca;

constatato che tale parere non è stato ritenuto necessario per la emanazione di analoghi decreti relativi alla disciplina della pesca, da ultimo quello relativo alla disciplina della pesca dei ricci;

considerato inoltre che:

- nella seduta del 2 dicembre 2002 il Comitato tecnico consultivo per la pesca ha espresso in assenza degli armatori interessati al decreto un parere negativo;

- tale parere può essere stato indotto anche da una relazione degli uffici che riporta in modo inesatto gli accordi raggiunti e l'esigenza di ulteriori consensi, già  presenti nella documentazione in possesso agli uffici, 

chiedono di interpellare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente affinché riferisca in Consiglio relativamente a quanto accaduto e le motivazioni che lo portano alla disparità di trattamento nei confronti della marineria turritana per la quale, nonostante gli impegni assunti il 25 ottobre 2002 a Porto Torres e il parere favorevole della Competente commissione consiliare che ha sentito gli armatori interessati, ha richiesto da parte delle categorie rappresentanti la piccola pesca dichiarazione scritta del consenso alla modifica del decreto e ritenendolo non sufficiente, come al contrario aveva affermato precedentemente, il rinnovo e l'insediamento ed il parere del Comitato tecnico consultivo della pesca che ha potuto deliberare, con il suo consenso, anche in assenza dei rappresentanti degli armatori.

Cagliari, 4 dicembre 2002


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