CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 286/c-5

INTERPELLANZA PACIFICO, sulla mancata istituzione del Parco naturale regionale Molentargius - Saline e sul mancato esercizio, da parte dell'Assessore alla difesa dell'ambiente, dei poteri sostitutivi previsti dalla legge regionale n. 5 del 1999 per quanto attiene alla proposta di convenzione e di statuto non ancora predisposti né approvati dagli enti interessati.


I sottoscritti,

premesso che tutti gli adempimenti previsti dalla legge regionale n. 5 del 1999, istitutiva del Parco regionale naturale Molentargius-Saline, sono stati gravemente disattesi per inaccettabili inadempienze di alcuni enti locali e dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente;

considerato che la suddetta legge prescrive all'articolo 3 che la gestione del Parco sia affidata a un consorzio costituito dalla Provincia di Cagliari e dai Comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Quartucciu e Selargius;

osservato che, secondo l'articolo 4 della medesima legge, il Consorzio si costituisce attraverso convenzione e uno specifico statuto approvati dai Consigli degli enti interessati e che, qualora entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge istitutiva gli enti interessati non abbiano raggiunto le necessarie intese, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente invia agli enti una proposta di convenzione e di statuto;

preso atto che l'Assessore regionale dell'ambiente, nonostante l'inerzia degli enti locali si sia protratta per oltre tre anni, e quindi ben oltre i termini fissati dalla normativa regionale, non ha ancora esercitato l'intervento sostitutivo previsto dalla legge per quanto attiene alla proposta di convenzione e di statuto non ancora predisposti né approvati dagli enti interessati;

ricordato che il mancato esercizio di tale potere sostitutivo, oltre che rappresentare una grave violazione di legge, ha impedito l'istituzione e il decollo di un Parco naturale che, attualmente, esiste solo sulla carta proprio perché mancano gli organi di gestione;

evidenziato che la mancata assunzione di responsabilità nel redigere una proposta di Statuto da parte dell'Assessore all'ambiente è sintomatica della sua volontà di ritardare a tutti i costi l'istituzione di un Parco e, soprattutto, di non scontentare i Comuni governati dal centrodestra che fino a oggi non sono riusciti a mettersi d'accordo;

valutato che il Consiglio regionale, nel corso di questa legislatura, ha approvato all'unanimità una mozione che impegna la Giunta regionale a intraprendere un ruolo attivo e autorevole per la istituzione del Parco naturale regionale esercitando, sia pure con grave ritardo, i poteri sostitutivi previsti dalla legge;

visto che l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, poco rispettoso sia della legge regionale n. 5 del 1999 che della mozione approvata dall'intero Consiglio regionale della Sardegna, ha annunciato più volte - prendendo atto dell'incapacità degli enti locali a trovare un accordo sullo Statuto - di voler nominare un commissario ad acta al quale affidare temporaneamente la gestione del Parco;

denunciato che l'eventualità di una nomina di un commissario non è prevista dalla legge regionale n. 5 del 1999 e che l'istituzione di questa figura costituirebbe un ulteriore stratagemma per non esercitare i poteri sostitutivi che spettano unicamente all'Assessore regionale della difesa dell'ambiente;

stigmatizzato il comportamento dell'Assessore che, in totale dispregio delle prerogative del Consiglio regionale, al quale spetta l'esclusivo potere di scrivere e modificare le leggi, intende perseverare nella violazione dell'attuale normativa regionale sul Parco naturale di Molentargius -Saline;

considerato che c'è la fondata preoccupazione che la nomina di un commissario di questo tipo si trasformi in un incarico, ben retribuito, da assegnarsi sulla base di logiche spartitorie, con elevati costi per le casse della Regione;

evidenziato che occorre concludere in tempi certi i lavori di recupero e di riqualificazione della zona umida, visto che, tra l'altro, i Comuni adiacenti scaricano ancora acque reflue non depurate all'interno dello stagno,

chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:

- se non ritenga opportuno intraprendere una pressante e autorevole iniziativa nei confronti dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente affinché eserciti, sia pure con i ritardo, i poteri sostitutivi previsti dalla legge regionale 26 febbraio 1999, n. 5, in particolare per quanto attiene la responsabilità di redigere una proposta di convenzione e di statuto da inviare agli enti interessati alla costituzione e gestione del Parco naturale regionale Molentargius -Saline,

- quali provvedimenti intenda assumere per impedire che l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, come riportato dagli organi di informazione sardi, nomini entro il mese di novembre un commissario ad acta al quale assegnare, in modo del tutto arbitrario, la gestione pro tempore del Parco, visto che tale figura non è prevista dalla legge regionale n. 5 del 1999 e neppure si parla di un potere di nomina di questo tipo da parte dell'Assessore;

- se non ritenga opportuno intraprendere un ruolo attivo per l'istituzione del Parco, garantendo così il pieno rispetto della legge regionale n. 5 del 1999 e di tutti gli atti approvati dal Consiglio regionale della Sardegna in tal senso;

- se corrisponda al vero la notizia secondo cui nelle intenzioni della Giunta ci sarebbe la volontà di modificare, con apposito disegno di legge, la normativa che istituisce il Parco regionale di Molentargius -Saline;

Cagliari, 31 ottobre 2002


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