CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 266/A
INTERPELLANZA SPISSU - FALCONI - CALLEDDA - CUGINI - DEMURU - LAI - MARROCU - MORITTU - ORRÙ - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Salvatore, sul ruolo della società finanziaria regionale SFIRS nell'operazione di acquisto da parte di una cordata sardo-veneta degli hotel Starwood e dei terreni del Master Plan.
I sottoscritti,
premesso che una cordata di imprenditori sardo-veneta ha acquistato, per circa 360 milioni di euro, terreni e alberghi della Costa Smeralda, con un patrimonio immobiliare dislocato su tremila ettari (quattro hotel della catena Luxury collection), oltre a 2400 ettari di terreno tra Olbia e Arzachena con tutte le concessioni, il cantiere navale, il Cervo tennis Club, lo Sheraton conference center e quattro ristoranti;
evidenziato che con l'operazione la Starwood manterrebbe il controllo del 50 per cento della proprietà dei terreni e della eventuale volumetria da concedere, all'interno della quale ricade un'ipotesi di Masterplan nonché un progetto integrato di sviluppo turistico che prevede la costruzione di nuovi alberghi, ville in Costa Smeralda, mentre il restante 50 per cento resterebbe nelle mani della "Forma Urbis", una società costituita appositamente per partecipare all'asta;
rilevato che della Forma Urbis Spa risulta capofila di riferimento la SFIRS, società finanziaria industriale regionale sarda controllata per il 92 per cento dalla Regione Sarda, che nell'operazione partecipa al capitale di rischio con una quota del sette per cento, con un impegno finanziario di 30 milioni di euro;
evidenziato che unitamente alla banca Ambro-Veneta, che dovrebbe garantire la copertura finanziaria dei soci veneti, il Banco di Sardegna garantirebbe la restante quota;
sottolineata l'importanza che un gruppo di imprenditori sardi sia riuscito ad affermare esperienza e professionalità locali concretizzatesi con l'acquisto di una delle più preziose e importanti parti della costa nord orientale della nostra Isola e la necessità che sia garantita l'omogeneità e la continuità nell'alto target della società;
considerato che il Presidente della Regione sarda, Mauro Pili, dichiarando di essere stato tenuto all'oscuro, o quasi, della trattativa, ha espresso perplessità sostenendo che la "Giunta non ha mai dato alcun avvallo ad operazioni che riguardassero un impegno diretto della Regione nell'acquisto della Costa Smeralda" e affermando di essere in attesa di conoscere ufficialmente il ruolo della finanziaria regionale per le determinazioni del caso;
rilevato che i vertici della SFIRS nel corso di una conferenza stampa, hanno affermato, al contrario, di aver provveduto a dare al presidente dell'Esecutivo e a tre assessori regionali, informazioni puntuali e sistematiche sulla trattativa in corso;
sottolineato come desti perplessità e ponga inquietanti interrogativi il fatto che il Presidente della Regione sarda dichiari di non essere a conoscenza di un'operazione complessa e impegnativa assunta da una finanziaria controllata dalla stessa Regione e che venga smentito dai vertici di quest'ultima,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione:
- per sapere se corrisponda al vero la notizia dell'iniziativa finanziaria assunta dalla SFIRS senza l'avvallo della Regione sarda.
- perché riferisca con urgenza in Consiglio regionale sui termini e le modalità delle trattative dell'intera operazione, chiarendo il ruolo della finanziaria regionale, del Banco di Sardegna e della cordata sardo-veneta, fornendo elementi sulle reali intenzioni e sui programmi dei nuovi proprietari della Costa Smeralda perché il patrimonio venga mantenuto unito e per allontanare il rischio di pericolose speculazioni immobiliari che comprometterebbero irrimediabilmente una preziosa risorsa ambientale ed economica della nostra Isola.
Cagliari, 30 luglio 2002
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