CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 252/A
INTERPELLANZA SANNA Giacomo - MANCA, sul razionamento dell'acqua in Corsica.
I sottoscritti,
appreso da più organi di informazione che nell'Alta Corsica il Prefetto ha emanato una ordinanza che limita l'uso dell'acqua solo per usi civili essenziali e potabili in oltre 30 comuni di quel territorio;
rilevato che gli amministratori e gli imprenditori, nonché le popolazioni tutte sono sul piede di guerra con lo slogan: "gouverner, c'est prevenir" ('governare vuol dire prevedere'), contestando l'eccesso di potere e gli errori del Prefetto di nomina parigina;
preso atto delle numerose dichiarazioni agli organi di informazione sulla costante e indefessa attività di monitoraggio del sistema acqua corso da parte del Presidente della Regione della Sardegna, certamente nella sua veste di Commissario Straordinario per l'emergenza idrica in Sardegna, altrimenti ne avrebbe riferito anche al Consiglio regionale;
dato atto che il Presidente della Regione può aver tratto beneficio tecnico e culturale dalla efficienza della Prefettura corsa sopra citata, così pure dalla più che probabile frequentazione della "Compagnie générale des eaux" operante anche in Corsica;
rimarcato che è meglio occuparsi della Corsica piuttosto che della composizione dei quotidiani contrasti sulle questioni idriche della Sardegna, sia all'interno della Giunta Regionale che con il Comune di Cagliari e per esso con il Sindaco Floris, nonché con territori, città ed enti, tutti concordi sulla critica nei confronti del Presidente Pili;
sottolineato che il potere commissariale dà al Presidente i poteri necessari e le risorse utili ad affrontare l'emergenza, senza controlli di organi collegiali e quindi esercitabili motu proprio e che lo stesso Presidente dimostra di non sapere esercitare, nonostante il piglio decisionista ogni giorno manifestato,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per conoscere:
1) se dalle frequentazioni corse ha appreso qualche cosa di utile per i sardi, oltre che per le sue personali conoscenze;
2) se i corsi abbiano mai mostrato interesse per l'esempio di pragmatica efficienza che il Presidente Pili può rappresentare e se, eventualmente, ne abbiano chiesto l'aiuto;
3) se nei tempi marginali consentiti dall'incalzare delle conferenze stampa e dalla stesura dei comunicati, non ritenga di dover informare il Consiglio regionale sulle questioni serie e drammatiche della emergenza idrica in Sardegna;
4) se intende informare altresì il Consiglio sulle valutazioni della Giunta e delle maggioranza sul suo operato in merito alla emergenza idrica.
Cagliari, 25 giugno 2002
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