CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 243/c-4
INTERPELLANZA PIRISI - FALCONI - DEMURU - MORITTU - SANNA Alberto, sul completamento della diga di "Cumbidanovu" sull'alto Cedrino, in agro di Orgosolo.
I sottoscritti,
premesso che i lavori per il completamento della diga di Cumbidanovu, localizzata in agro di Orgosolo, sull'alto Cedrino, sono bloccati dal mese di febbraio del 1994 a seguito della risoluzione, da parte del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, del contratto d'appalto per una serie di gravi inadempienze che l'impresa appaltatrice avrebbe commesso;
sottolineato che nel 1989 venne erogato dall'ex Agensud un primo finanziamento di 40 miliardi e 859 milioni con fondi della Legge n. 64 del 1986 che consentì l'affidamento dell'esecuzione dei lavori all'Impresa Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici S.p.A. di Roma, in associazione temporanea con l'impresa S.C.A. di Quartucciu, per un importo di 22miliardi e 176 milioni;
constatato che a causa della condotta conflittuale e contestativa dell'impresa Ferrocemento, oltre che dei forti ritardi nell'esecuzione dei lavori, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale pervenne alla risoluzione in danno dell'impresa del contratto d'appalto;
rilevato che, dopo una serie di nuovi accertamenti e aggiornamenti si è pervenuti, con riferimento al primo lotto, alla definizione del nuovo quadro economico di variante che ammonta a 100 miliardi e 322 milioni, dei quali 40 miliardi e 859 milioni a carico dell'ex Agensud, 4,9 miliardi a carico dell'Assessorato dell'industria, 20 miliardi a carico dell'Assessorato dei lavori pubblici e 34 miliardi e 563 milioni fondi CIPE;
evidenziato che l'Assessorato regionale dell'industria ha ritirato per perenzione le somme messe a disposizione nonostante le valide giustificazioni del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale;
sottolineato che a questo punto, per rendere cantierabile l'opera è necessario acquisire i pareri di competenza del Genio Civile di Oristano, del Comitato tecnico amministrativo regionale e quello di impatto ambientale del Ministero dei lavori pubblici, e procedere all'espletamento della gara d'appalto, che significa poter ipotizzare la ripresa dei lavori non prima della seconda metà del 2003;
preso atto che il ritardo nel riappalto dei lavori è dovuto a motivi esclusivamente di natura burocratica, essendo le risorse finanziarie disponibili da molto tempo;
considerato, inoltre, che la diga di Cumbidanovu, con una capienza di 12,1 milioni di metri cubi d'acqua, consentirebbe la trasformazione irrigua di 2800 ettari di terreno ricadenti nei comuni di Orgosolo, Oliena, Dorgali, Nuoro, Orune e Lula e garantirebbe l'approvvigionamento idrico delle zone industriali di Pratosardo e Oliena, oltre alla possibilità di rendere disponibile l'acqua per l'uso idropotabile civile;
rimarcato che il completamento dell'opera darebbe nuovo impulso all'economia del Nuorese con la trasformazione irrigua di 2800 ettari di terreno, ed il possibile insediamento di nuove piccole e medie industrie di trasformazione delle produzioni agrozootecniche e il pieno utilizzo delle strutture produttive attualmente presenti nel territorio, garantendo nuova occupazione e prospettive future, in particolare per i giovani disoccupati,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, anche nella sua qualità di Commissario straordinario per l'emergenza idrica, perché riferisca con urgenza quali azioni intenda porre in essere al fine di:
1) ottenere la definitiva assegnazione dei fondi CIPE (34miliardi 563 milioni), all'interno dell'Accordo di Programma Quadro, definito nell'Intesa istituzionale di programma;
2) ottenere la rassegnazione dei 4,9 miliardi da parte dell'Assessorato dell'industria, considerato che la mancanza di questi fondi impedisce l'espletamento della nuova gara d'appalto e rischia di far ritirare lo stanziamento statale (40 miliardi e 859 milioni);
3) sollecitare una rapida formulazione dei pareri tecnici dagli organi di competenza (Genio Civile di Oristano, CTAR, Ministero dei Lavori Pubblici) o la indizione di una Conferenza dei servizi;
4) accelerare l'espletamento delle procedure necessarie per il riappalto dei lavori con la selezione delle imprese concorrenti sulla base di criteri che ne garantiscano l'affidabilità per giungere al completamento dei lavori.
Cagliari, 23 maggio 2002
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