CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 230/A
INTERPELLANZA SANNA Giacomo - MANCA sul trasferimento dei detenuti sieropositivi dal carcere di Alghero a quello di San Sebastiano a Sassari.
I sottoscritti, premesso che:
- il primo marzo 2002 alcuni organi di informazione hanno dato voce alla protesta dei detenuti sieropositivi reclusi nel penitenziario di Alghero che hanno denunciato la riduzione dell'assistenza medica e dei farmaci specifici, a seguito del taglio alle spese mediche e farmaceutiche deciso dal provveditorato regionale;
- il budget 2002 della casa circondariale di Alghero ha subito una riduzione di circa il 15% rispetto alla spesa dello scorso anno ed ha avuto, come conseguenze immediate, scarsa disponibilità di farmaci, riduzione delle presenze del medico di guardia e del personale infermieristico;
- a partire dal mese di febbraio, i reclusi, affetti da HIV, sono stati privati delle terapie retrovirali che consentono di sostenere l'attività immunitaria e la prevenzione delle infezioni batteriche che di frequente colpiscono i malati di AIDS;
- a distanza di poche ore dalla divulgazione della denuncia, i detenuti sono stati trasferiti nella struttura penitenziaria di San Sebastiano a Sassari, carcere soltanto formalmente dotato di una struttura ospedaliera interna, nella realtà carente di strutture mediche ed inadeguato per la cura delle patologie interessanti i detenuti trasferiti da Alghero;
- i detenuti reclusi a San Sebastiano hanno proclamato lo sciopero della fame ed hanno rifiutato i farmaci,
- chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
- quali azioni intenda intraprendere per porre fine alle penalizzazioni derivanti dall'adozione del provvedimento punitivo che il provveditorato regionale ha adottato nei confronti dei detenuti sieropositivi del carcere di Alghero;
- se non giudichi opportuno intervenire con l'urgenza che il caso richiede, per far sì che i detenuti, affetti da HIV, trasferiti a San Sebastiano, possano far ritorno nella strutture penitenziaria di Alghero, assicurando l'adeguato sostegno medico e farmacologico;
- se non giudichi opportuno intraprendere adeguate iniziative per richiedere che, per i detenuti trasferiti da Aghero a Sassari, sia applicato l'art. 11 dell'ordinamento penitenziario, che prevede cure specifiche e specialistiche, corredate di adeguati controlli periodici dei detenuti affetti da patologie gravi, ed ove ciò non sia fatto adeguatamente, che sia disposto l'immediato ricovero in strutture ospedaliere esterne, adeguate per la cura delle più gravi patologie come quelle della HIV;
- quali siano le azioni che intenda promuovere, per garantire ai detenuti affetti da AIDS parità di trattamento sanitario rispetto a tutti gli altri reclusi delle carceri sarde;
- se, considerate le autorevoli denunce, le imparziali indagini e le tristi testimonianze, circa l'inumana condizione in cui versano i reclusi del carcere di San Sebastiano a Sassari, non giudichi opportuno richiedere la convocazione del Consiglio regionale perché siano affrontate in termini risolutivi le problematiche riguardanti le penose condizioni di vita e di lavoro all'interno della struttura penitenziaria;
- se sia a conoscenza che le attività rieducative del carcere di San Sebastiano sono ad un livello talmente vergognoso che persino il corso di taglio e cucito è negato alle detenute della sezione femminile;
- se, sulla base delle informazioni acquisite circa l'inadeguatezza della struttura penitenziaria, non giudichi il carcere di San Sebastiano indegno di una società civile.
Cagliari, 22 marzo 2002