CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 218/A
INTERPELLANZA SANNA Emanuele - FADDA - DORE - PACIFICO, sullo scambio di alcune proprietà immobiliari tra ASL n. 8 e Comune di Cagliari.
I sottoscritti,
premesso che tra il Sindaco di Cagliari e il Direttore generale della ASL n. 8 è in fase di definizione un accordo che prevede lo scambio di importanti proprietà immobiliari nell'ambito degli interventi di riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani ai sensi della Legge 23 dicembre 1998, n. 448;
ricordato che l'ipotesi di accordo prevede in particolare che:
a) il Comune di Cagliari si impegna a cedere all'ASL la proprietà del fabbricato sito in via Pola (ex mercato civico) e circa il 50 per cento dell'area sita in via Po (ex mattatoio comunale);
b) l'ASL n. 8 si impegna a cedere al Comune le vaste aree e gli immobili siti in Monte Claro ex Ospedale Psichiatrico, il fabbricato dell'ex Ospedale Marino con le relative pertinenze sul litorale del Poetto, due piani (5° e 6°) del Palazzo Civico di Via Sonnino;
sottolineato che gli ipotizzati scambi patrimoniali e immobiliari, anziché determinare auspicabili processi di razionalizzazione e di ottimale dislocazione territoriale dei servizi e delle attività istituzionali della ASL, rischiano invece di provocare una maggiore criticità e dispersione dei servizi di tutela della salute dei cittadini;
evidenziato che la ASL n. 8 deve garantire la prevenzione e l'assistenza sanitaria a circa 490.000 abitanti residenti in 30 Comuni dell'attuale provincia di Cagliari e che gran parte dei servizi di direzione amministrativa e dei presidi sanitari ad alta specializzazione pur essendo ubicati nella città capoluogo devono essere localizzati in modo da assicurare la massima fruibilità da parte di tutti gli utenti;
rilevato che gli scambi patrimoniali in discussione tra Comune di Cagliari e ASL n. 8 appaiono non solo di difficile realizzazione in tempi certi sotto il profilo tecnico-urbanistico, ma risultano sicuramente penalizzanti rispetto ai bisogni primari di tutte le comunità interessate e determineranno un sicuro incremento sia dei flussi di mobilità sia dei percorsi assistenziali degli utenti;
rimarcato che l'accordo proposto tra i due enti, ove si concretizzasse, anziché favorire processi di riqualificazione e di contenimento della spesa sanitaria, provocherebbe ulteriori oneri e un sicuro impoverimento patrimoniale per il bilancio della ASL n. 8;
ricordato che l'ASL n. 8, pur disponendo di un ingente patrimonio immobiliare e di vaste aree idonee per assolvere in maniera ottimale ai propri compiti istituzionali, fa massicciamente ricorso a onerose locazioni di edifici privati;
denunciato in particolare il fatto che per i soli uffici utilizzati per la Direzione Generale (Cagliari - Via Lo Frasso), per il Servizio Bilancio (Cagliari - Via G. Deledda), per il Centro Tumori (Cagliari - Viale Trento), per l'Igiene Pubblica e altri servizi (Cagliari - Via Peretti), per il Distretto di Quartu S.E. (Via Turati), la ASL spende una cifra superiore ai 5 miliardi all'anno;
ricordato inoltre che su circa 6.000 dipendenti dell'ASL n. 8 più di 1.000 svolgono la loro attività in uffici e presidi privati, dispersi nel tessuto urbano, con un ingiustificato spreco di risorse finanziarie e professionali e una conseguente inefficienza dei servizi;
sottolineato che una lungimirante politica di programmazione delle risorse e degli investimenti, finalizzata a dislocare in modo più equilibrato e diffuso in tutto il territorio i servizi primari dell'ASL e concentrando contemporaneamente tutti i servizi centrali dell'Azienda nel polo di Monte Claro (negli immobili ristrutturati e nella vasta area-parco disponibile) per renderli più facilmente raggiungibili sia da parte degli operatori che degli utenti, rappresenterebbe una straordinaria opera di razionalizzazione del sistema sanitario e insieme una misura straordinariamente efficace di autofinanziamento e di riduzione della spesa per la salute pubblica;
tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri regionali chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità per sapere:
1) se l'Assessorato regionale, nell'ambito delle sue specifiche competenze di programmazione e di controllo dell'attività e della utilizzazione delle risorse delle ASL, ha attentamente valutato le conseguenze non positive per la collettività e per la spesa pubblica che deriverebbero dall'attuazione del richiamato accordo di programma tra ASL n. 8 e Comune di Cagliari;
2) se l'Assessore e la Giunta regionale non ritengano di dover rapidamente intervenire per una opportuna revisione critica dell'accordo di programma in questione proponendo una saggia correzione che preveda:
a) la cessione (secondo le normative vigenti) al Comune di Cagliari sia dell'ex Ospedale Marino del Poetto sia degli spazi per uffici nel palazzo di Via Sonnino;
b) la concentrazione di tutti gli altri servizi amministrativi e sanitari della ASL col relativo personale negli immobili ristrutturati e potenziati e nelle aree attrezzate dell'ex Ospedale Psichiatrico valorizzando la funzione pubblica e le valenze storico-ambientali del colle di Monte Claro e contribuendo in questo modo anche alla riqualificazione urbana della città di Cagliari;
3) se l'Assessore e la Giunta regionale non ritengano di dover usare con maggiore determinazione tutte le leve istituzionali e finanziarie di cui dispongono per promuovere un processo di effettivo potenziamento dei servizi sanitari pubblici utilizzando nella maniera più corretta le risorse della Regione e delle ASL e affrancando queste ultime dalla perversa e costosa dipendenza dalle locazioni con società immobiliari private.
Cagliari, 19 febbraio 2002