CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 209/c-6
INTERPELLANZA PACIFICO, sulla chiusura del cantiere per la costruzione della diga di Monte Nieddu e sul licenziamento, da parte della società spagnola Dragados y Costrucciones, di trenta operai impegnati nella costruzione dell'invaso.
Il sottoscritto,
premesso che la società spagnola Dragados y Costrucciones ha comunicato la chiusura del cantiere per la costruzione della diga di Monte Nieddu e il conseguente licenziamento degli operai impegnati nella realizzazione di un'opera che dovrà contenere 35 milioni di metri cubi d'acqua da distribuire ai centri di Sarroch, Capoterra, Villa San Pietro e Pula;
rilevato che la società Dragados intende rescindere il contratto di appalto, con appena il 22 per cento dei lavori eseguiti, perché le ceneri che la centrale ENEL di Portoscuso dovrebbe fornire per preparare il "calcestruzzo rullato" non sono sufficienti a garantire un ritmo di lavoro accettabile;
considerato che secondo i sindacati per preparare il "calcestruzzo rullato", al fine di avviare i lavori per la costruzione della diga, occorrerebbe una quantità di circa 50 mila tonnellate di ceneri mentre la produzione attuale non supera le 250 al giorno;
constatato che la società spagnola ha altresì dichiarato che le ceneri prodotte dalla centrale ENEL di Portoscuso con il carbone Carbosulcis non sarebbero di qualità eccelsa per miscelare il calcestruzzo rullato necessario a costruire il grande sbarramento di Monte Nieddu;
preso atto che, sempre secondo quanto affermato dai sindacati nel contratto d'appalto si parla esplicitamente di queste ceneri prodotte a Portoscuso e la modifica del contratto stesso, necessaria a reperire altre ceneri, comporterebbe un ulteriore ritardo nella fase di esecuzione dei lavori della diga di Monte Nieddu;
evidenziato che il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, appaltatore dell'opera, vinta con gara internazionale da un'associazione temporanea di imprese cui fa parte anche la società spagnola Dragados y Costrucciones, avrebbe avviato un contro esame per la valutazione della qualità delle ceneri;
constatato che l'Assessore regionale dei lavori pubblici ha annunciato recentemente che il Servizio nazionale dighe avrebbe autorizzato lo scavo e la costruzione dell'opera solo nei giorni scorsi;
rilevato che la consegna della diga, pena la restituzione dei miliardi europei, sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre 2001 e ad oggi sono state solo tracciate le strade e si è realizzata la galleria tra Monte Nieddu e Is Canargius che dovrà collegare i due invasi, senza che sia stato gettato un metro cubo di calcestruzzo;
osservato che in quattro anni di lavoro sono stati spesi 35 miliardi di lire degli 80 previsti dal finanziamento comunitario e che i fondi residui non spesi, ammontanti a circa 40 miliardi, potrebbero essere destinati a coprire le spese di realizzazione della diga del Tirso, per collegare i bacini del sistema Flumendosa a Oristano;
preso atto che il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale aveva dato ai sindaci dei comuni interessati alla realizzazione della diga, ampie garanzie sull'accordo Stato-Regione per non perdere i finanziamenti comunitari, sullo svolgimento dei lavori e anche sulla produzione delle ceneri da parte dell'ENEL di Portoscuso,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore ai lavori pubblici per conoscere:
a) quali misure urgenti vogliano adottare per garantire la riapertura del cantiere da parte della società spagnola Dragados Y Costrucciones e per evitare l'annunciato licenziamento di trenta operai e di tutti quei lavoratori e tecnici impegnati con il proseguo dell'opera;
b) quali determinazioni intenda assumere nei confronti del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, soggetto appaltatore dell'opera, in grave ritardo con l'affidamento dei lavori della diga all'associazione temporanea di imprese, che rischia di far perdere gli ingenti finanziamenti comunitari previsti per la realizzazione dell'invaso;
c) quali disposizioni intendano impartire al fine di garantire, con tempi rapidi e certi, il completamento di un'opera fortemente voluta dagli amministratori locali per sopperire alle continue carenze d'acqua del territorio;
d) quali provvedimenti intendano assumere affinché venga convocato un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte nella progettazione e nella realizzazione della diga di Monte Nieddu.
Cagliari, 22 gennaio 2002