CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 194/A

INTERPELLANZA VASSALLO - COGODI - ORTU, sulla programmata dismissione di fondamentali produzioni nel settore chimico in Sardegna.


I sottoscritti,

appreso che, nel corso di incontri svoltisi con le organizzazioni sindacali nazionali e regionali del settore chimico, l'ENICHEM ha confermato l'intendimento di procedere alla sostanziale chiusura delle proprie attivitą in Sardegna, attraverso la realizzazione di un piano industriale che, sotto le apparenze di un piano di sviluppo, prevede il conferimento e la concentrazione in una nuova societą controllata dal gruppo delle attivitą che rivestono interesse al solo fine della cessione alla societą Saudi Basic Industries Corporation, con la quale sarebbe stata raggiunta  un'intesa in proposito;

ritenuto che gli stabilimenti ENICHEM nel territorio regionale,  tra i quali le produzioni del cloro a Porto Torres e Assemini, nell'immediato minacciate dal programma presentato, ma anche gli altri impianti operanti nel territorio, quali Ottana, Uta, Sarroch, etc., qualora svolgano le proprie attivitą produttive nel rispetto dell'ambiente e delle norme di sicurezza sul lavoro, rivestono un carattere strategico per tutta l'economia regionale, in considerazione del fatto che realizzano circa il 30% della complessiva produzione industriale isolana;

ribadito che anche nel settore chimico occorre risolvere il problema posto dal differenziale causato dall'insularitą nei costi di trasporto delle materie prime in entrata e dei prodotti lavorati in uscita, e che pertanto occorre che la Giunta regionale presti adeguata attenzione anche a tale settore, in sede di confronto col Governo nazionale, nella vertenza sulla continuitą territoriale delle merci;

considerato che gli stabilimenti sardi, sinora, hanno potuto sopravvivere rispetto a tale differenziale economico grazie all'esperienza, alle innovazioni tecniche, all'aggiornamento produttivo, alla professionalitą maturata, elementi tutti che verrebbero persi con il progressivo disimpegno dell'ENI dalla chimica nell'Isola;

tenuto conto che diverse aziende operanti in Sardegna con propri impianti in filiere fondamentali della produzione industriale si avvalgono delle produzioni di base degli stabilimenti ENICHEM, e che la chiusura di questi ultimi costituirebbe un colpo mortale, non solo per le maestranze direttamente interessate, ma anche per un vasto indotto produttivo, ed in ultima analisi per tutta l'economia e lo stato dell'occupazione isolana;

valutato opportuno, anche al fine della promozione di una nuova imprenditoria sarda, tenere nella debita considerazione, nell'ipotesi della cessione di impianti da parte dell'ENICHEM, la possibilitą del subentro nelle  attivitą da parte di operatori economici isolani;

considerato che l'elevato costo energetico costituisce un aggravio non sopportabile per le aziende del settore, le cui lavorazioni richiedono la disponibilitą di notevoli quantitą di energia elettrica, che dovrebbe essere pertanto resa disponibile a costi analoghi a quelli vigenti nell'Europa continentale;

rammentando che, a seguito della disponibilitą manifestata dal Ministero dell'Industria in considerazione della particolare rilevanza del settore chimico sardo, la Giunta regionale, con atto n. 8/2 del 27 febbraio 2001, ha deliberato l'istituzione di un Osservatorio regionale per il settore chimico,  nel cui organismo direttivo sono rappresentati gli enti locali e le parti sociali interessate;

ritenuta non pił rinviabile la redazione e l'adozione di un Piano Energetico Regionale;

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per sapere se non ritengano:

- di esprimere la propria contrarietą rispetto alle annunciate prospettive di smantellamento dell'apparato industriale nel comparto chimico isolano;

- di convocare con urgenza, a fronte della grave situazione che si rappresenta, una prima riunione del Consiglio direttivo dell'Osservatorio Regionale per il settore chimico; 

- di consultare i soggetti imprenditoriali interessati e le Organizzazioni sindacali, anche per valutare concrete proposte per il superamento della crisi ed il rilancio produttivo della chimica in Sardegna che contemplino la possibilitą del subentro di operatori economici isolani nelle  attivitą dismesse dall'ENICHEM;

- di completare la predisposizione e l'approvazione del Piano Energetico Regionale;

- di aprire in tempi rapidi il confronto con il Governo nazionale sulla vertenza relativa alla continuitą territoriale delle merci.

Cagliari, 30 novembre 2001