CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 181/c-4

INTERPELLANZA CALLEDDA - SANNA Alberto - MORITTU sul ricorso a gare europee per l'affidamento dei servizi di pulizia di treni e stazioni da parte di Trenitalia, Rete Ferroviaria e Grandi Stazioni.


I sottoscritti,

premesso che la Società FS S.p.A., in data 4 settembre 2001, ha emanato i bandi di gara per rinnovare gli appalti di pulizia di treni, stazioni e binari, che vigevano da nove anni e che andranno a scadenza il 31 dicembre 2001, ricorrendo per la prima volta ad una procedura competitiva basata sulle regole europee;

sottolineato che le gare indette con le nuove procedure prevedono l'aggiudicazione al massimo ribasso, non richiedono ai partecipanti l'obbligo del rispetto del contratto nazionale di lavoro delle imprese fornitrici di servizi operanti nel settore dell'indotto ferroviario e dei trasporti, né indicano il richiamo alla Legge 327/2000 (cosiddetta legge Salvi) relativamente alle tabelle del costo del lavoro per il comparto da assumersi a riferimento nella determinazione delle offerte, così come non richiedono ai partecipanti alle gare neanche il rispetto della norma inserita da tempo nel contratto nazionale di lavoro del settore, concernente la salvaguardia dei livelli occupazionali all'atto del cambio di appalto;

rilevato che secondo le Ferrovie il ricorso alle nuove procedure appare giustificato dall'intenzione di risparmiare circa il 20 per cento degli attuali costi e di garantire agli utenti una qualità del servizio notevolmente superiore a quella attuale;

ricordato che:

-    il patto delle regole nel settore dei trasporti stipulato il 23 dicembre 1998, sottoscritto anche da Confindustria cui FS aderisce, prevedeva che nei vari contratti si adottasse una clausola sociale a tutela della continuità occupazionale, clausola contenuta nel contratto nazionale di lavoro degli appalti ferroviari e riportata nel nuovo contratto nazionale di lavoro delle attività di servizio dell'indotto ferroviario e dei trasporti;

-    nel corso dell'ultimo incontro, tenutosi il 1° agosto 2001 tra le organizzazioni sindacali e il Ministro dei trasporti, i rappresentanti dei lavoratori denunciarono la situazione del comparto e le possibili conseguenze e ottennero l'impegno ad attivare un esame preventivo all'avvio dell'iniziativa, in modo da evitare ogni conseguenza negativa;

sottolineato che, fino ad ora le pulizie erano affidate a quattro consorzi (Nord-Est, Nord-Ovest, Società Consortile gestione servizi ferroviari e Consorzio nazionale cooperative portabagagli) che verranno certamente penalizzati dalle modalità scelte per le gare d'appalto perché il criterio dell'affidamento al prezzo più basso, senza riferimento al costo di lavoro che per i consorzi è più alto in virtù di condizioni imposte in passato, non li metterebbe in grado di competere con altre imprese determinando, in campo nazionale, la perdita di circa 4000 posti di lavoro fra gli addetti;

rilevato che anche in Sardegna, dove sono a rischio 200 posti di lavoro, le aziende esterne operanti attualmente nel settore (la Lagorara a Cagliari, la Società Italia nel sassarese e la Manutencoop in tutta l'Isola) non riuscirebbero a sostenere il peso dei costi fiscali richiesti e sarebbero tagliate fuori dalle nuove gare;

considerato che la pubblicazione dei bandi ha suscitato la forte e dura protesta dei lavoratori e dei sindacati che hanno dato il via alla mobilitazione che pone al centro l'obiettivo del Governo dei processi di liberalizzazione e di riorganizzazione che rispetti i diritti contrattuali dei lavoratori e la garanzia dell'occupazione secondo regole discusse, confrontate e concordate con i rappresentanti dei lavoratori,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere quali atti urgenti intenda compiere presso il Governo nazionale perché in questa occasione vengano garantiti il rispetto delle regole contrattuali concordate con le organizzazioni sindacali per la massima tutela per i lavoratori.

Cagliari, 9 ottobre 2001