CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 179/A

INTERPELLANZA DORE - BALIA - CUGINI - FADDA - SANNA Emanuele - BIANCU - CALLEDDA - DEIANA - DEMURU - DETTORI - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MANCA - MARROCU -MASIA - MORITTU - ORRU' - PACIFICO - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SELIS - SPISSU, sulle inadempienze del Governo in ordine alla cessione alla Regione delle Saline di Molentargius e delle relative pertinenze immobiliari.


I sottoscritti, premesso che:

- con legge regionale n. 5 del 1999 è stato istituito il Parco naturale del Molentargius - Saline (art. 1), la cui gestione doveva essere affidata ad un consorzio, da costituirsi attraverso un'apposita convenzione, dalla Provincia di Cagliari e dai Comuni di Cagliari, Quartu S. Elena, Quartucciu e Selargius (art. 3);

- nonostante il lungo tempo trascorso, tale consorzio di gestione del Parco non è stato ancora costituito per cui l'intero compendio, composto da beni ambientali di valore inestimabile (tutelati dagli accordi di RAMSAR del 1971 e dal Piano paesistico del Molentargius e Monte Urpinu, approvato con decreto dell'Assessore regionale della pubblica istruzione n. 7 del 12 gennaio 1979 e ribadito dalla Direttiva CEE n. 92/43 ed oggetto di un Piano di risanamento costato alla collettività oltre 100 miliardi di lire), è tuttora esposto al degrado ed all'abusivismo se non addirittura al rischio dell'estinzione, com'è avvenuto durante l'estate dell'anno 2000;

- al fine di rimuovere questa scandalosa situazione, sono stati posti in essere negli ultimi anni numerosi interventi da esponenti del mondo ambientalista, nonché da parte di rappresentanti politici, sia a livello parlamentare sia a livello regionale;

- in particolare, con una mozione presentata in data 2 novembre 2000 da ben trentaquattro consiglieri regionali (primo firmatario Emanuele Sanna), trasformata in un ordine del giorno sottoscritto da quindici consiglieri ed approvato all'unanimità dal Consiglio nella seduta del 3 agosto 2001, si impegnava la Giunta Regionale, fra l'altro: "a promuovere una pressante iniziativa politica ed istituzionale verso il Governo nazionale per l'immediato trasferimento al patrimonio ed alle competenze della nostra Regione Autonoma di tutto il compendio Molentargius - Saline e di tutti i beni già in uso all'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, risolvendo contestualmente l'annoso contenzioso tra il Ministero delle Finanze ed i Comuni di Cagliari e Quartu S. Elena";

- il perseguimento dei predetti obiettivi, che sono del resto in totale sintonia con gli impegni internazionali e con la normativa vigente è contrastato dalla maggioranza che ormai da anni governa il Comune di Cagliari la quale, dopo essersi a suo tempo opposta all'inserimento nel Parco del compendio del Poetto e non aver fatto alcunché per fermare l'abusivismo edilizio nella zona di Medau su Cramu, più di recente, da un lato, in occasione dell'iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale, ha tentato di spazzare via il vincolo di inedificabilità e di tutela integrale esistente nel territorio del Molentargius, con l'obiettivo dello sfruttamento edilizio di una consistente zona del medesimo (costringendo il Co.Re.Co. ad intervenire per sventare lo sciagurato progetto), dall'altro, nella persona dell'Assessore all'urbanistica ed ambiente Giampaolo Marchi, ha affermato - dopo il voto del Consiglio regionale - che il Comune non è disposto ad accettare che una parte pregiata del territorio comunale quale quella del Molentargius sia gestita da terzi;

- siffatta presa di posizione è in palese contrasto, oltreché con la normativa che disciplina la materia e con il citato deliberato unanime del Consiglio regionale, anche con l'orientamento espresso e ribadito dall'Assessore regionale della difesa dell'ambiente Emilio Pani;

- nei giorni scorsi si è appreso che il Governo Berlusconi nella persona del Ministro per l'economia, in occasione di una Conferenza dei Servizi, avrebbe posto il veto al trasferimento alla Regione delle saline e degli edifici costituenti il complesso pertinenziale delle medesime;

- tale presa di posizione contrasta in modo palese, non solo con l'articolo 14 dello Statuto regionale, secondo cui la Regione, nell'ambito del suo territorio succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare (……), compresi i beni e diritti connessi a servizi di competenza statale ed a Monopoli fiscali che abbiano perso tale condizione (cosa verificatasi ormai da molti anni in dipendenza della cessazione dell'attività di estrazione del sale), ma anche con la legge finanziaria (n. 388) del 2000 e con il protocollo Stato - Regione dello stesso anno, che prevedono il trasferimento delle saline come punto essenziale per la realizzazione del Parco;

- la presa di posizione del Governo, che ha formato oggetto di una recentissima interpellanza presentata del Senatore D.S. Rossano Caddeo, ha giustamente destato sconcerto e preoccupazione nella pubblica opinione e nel mondo ambientalista (vedasi la denunzia del WWF di questi giorni) in quanto costituisce un nuovo ulteriore ostacolo alla realizzazione del Parco;

- tenuto conto di quanto si è detto, non è da escludere che l'inopinata ed ingiustificata presa di posizione del Ministro per l'economia sia frutto delle pressioni sul Governo che certamente non sono mancate da parte da parte di esponenti locali notoriamente collegati con una delle forze politiche che guida sia il Governo nazionale che quello della città di Cagliari che, come si è detto, vedono l'attuazione del Parco come un ostacolo insormontabile alla realizzazione delle loro mire speculative sulla zona.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti chiedono di interpellare in Aula il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

a) quali attività hanno posto in essere dopo la delibera di approvazione dell'ordine del giorno citato, assunto all'unanimità dal Consiglio regionale il 3 agosto 2001 per garantirne la concreta realizzazione;

b) come intendono operare, di fronte alle intenzioni manifestate sia dal Comune di Cagliari, sia dal Ministro per l'economia, dirette a contrastare la rapida conclusione dell'iter di realizzazione del Parco, per garantire l'osservanza della legge ed i deliberati del Consiglio regionale.

Cagliari, 3 ottobre 2001