CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 165/A
INTERPELLANZA ORTU - COGODI - VASSALLO, sulle difficoltà del comparto agricolo sardo.
I sottoscritti:
considerato che:
- il comparto agricolo sardo, ormai da anni, attraversa una situazione di estrema difficoltà derivante dall'accavallarsi, nel corso degli anni, di periodi siccitosi ricorrenti e di calamità naturali di ogni tipo, che hanno accentuato il già grave e insopportabile stato di indebitamento delle aziende agricole sarde;
- il settore serricolo, oltre alle difficoltà derivanti dalle mancate produzioni causate dalle calamità, è esposto a ricorrenti crisi di mercato che provocano la caduta verticale dei prezzi alla produzione, con gravi conseguenze sulla redditività aziendale e con processi di indebitamento che hanno portato al fallimento di un numero consistente di aziende, a conduzione familiare, i cui titolari si sono visti spesso pignorare l'unico bene disponibile, costituito dalla casa di abitazione;
rilevato che:
- la Commissione Europea, su istanza della Regione sarda, fin dal maggio 1999 ha riconosciuto giusto indennizzare le aziende agricole isolane per il danno subìto a causa del virus giallo alle produzioni di pomodoro per il triennio delle annate agrarie 94-95, 95-96 e 96-97, con un indennizzo pari a lire 32.040 per mq di produzione impiantata;
- la Giunta regionale, con delibera dell'ottobre 1999, decideva di indennizzare il danno per una sola annata per un importo di lire 10.000 per mq di impianto, non riconoscendo l'ulteriore danno pari a lire 20.040 a mq di impianto anche se accettato in sede comunitaria;
preso atto che:
- a seguito dell'emissione dei mandati di risarcimento, parziali e limitati ad una sola annualità, le banche creditrici hanno messo in atto azioni legali di rivalsa nei confronti delle aziende coinvolte nei su richiamati processi di indebitamento, che hanno portato al pignoramento delle somme accreditate;
- il pignoramento è stato reso possibile dal fatto che gli indennizzi vengono assegnati solo mediante accreditamento bancario;
constatato che il sistema di pagamento adottato dalla Regione finisce per tutelare esclusivamente gli istituti di credito a discapito delle possibilità per i titolari delle aziende più in difficoltà di poter disporre delle somme risarcite, che costituiscono la compensazione al mancato reddito familiare,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere quali iniziative intendano assumere al fine di:
1) risarcire, sulla base dell'indennizzo riconosciuto in sede comunitaria, le aziende serricole colpite dal virus giallo del pomodoro;
2) impedire che gli istituti di credito sequestrino le somme riconosciute a titolo di risarcimento alle aziende a conduzione familiare in difficoltà finanziarie e in quanto tali non in grado di garantire un reddito minimo familiare;
3) riconoscere l'esigenza di indennizzare il danno complessivamente subìto nelle tre annualità e ammesso in sede comunitaria, con la concessione alle aziende interessate delle somme restanti pari a lire 20.040 a mq di impianto;
4) impedire che il sistema di pagamento adottato dall'Amministrazione regionale finisca per tutelare esclusivamente gli interessi degli istituti di credito, a discapito spesso dell'unico reddito per i titolari delle aziende, a conduzione familiare, che in quanto travolte da processi di indebitamento vedono pregiudicata qualsiasi possibilità di lavoro;
5) se non ritengano necessario adottare sistemi diversi per i mandati di pagamento, imponendo forme di riscossione e degli indennizzi diversi dall'accredito bancario e dando le necessarie istruzioni agli uffici competenti.
Cagliari, 3 agosto 2001