CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 158/c-5

INTERPELLANZA VASSALLO - COGODI - ORTU, sul progetto di risanamento e depurazione delle acque reflue dei comuni consorziati B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano).


I sottoscritti,

premesso che:

- l'Assessore della difesa dell'ambiente ha finanziato, per un importo pari a 18 miliardi di lire, un progetto di risanamento e depurazione delle acque reflue dei comuni consorziati B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano) del Taloro, attualmente in fase di realizzazione;

- uno dei comuni consorziati B.I.M. è il Comune di Tonara, che ne fa parte in seguito ad una nota di sollecito, da parte del Presidente del consorzio, n. 110 del 13 febbraio 1998;

- il Comune di Tonara ha espresso parere favorevole, allo stesso progetto, con delibera della Giunta comunale n. 33 del 26 marzo 1998;

considerato che:

- la stessa Giunta comunale, con delibera n. 17 del 20 aprile 1999 ha approvato un progetto esecutivo (redatto dallo studio tecnico Chessa-Pinna) per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione versante Cucchinadorza nell'alveo del rio Istradalazzà;

- tale progetto è stato altresì finanziato dall'Assessore della difesa dell'ambiente nell'esercizio di bilancio 1996/1997 per un importo complessivo di lire 900 milioni, e che lo stesso è in fase di realizzazione, con notevoli carenze anche sotto il profilo della tutela ambientale,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

1) con quale criterio si è proceduto a finanziare l'impianto di depurazione al Comune di Tonara di lire 900 milioni considerando che:

a) l'impianto vanifica il primo e più importante progetto dei Comuni consorziati B.I.M. che prevedono il convogliamento delle acque reflue in condotte che non scaricano nei laghi;

b) l'impianto scarica le acque reflue nei laghi le cui acque sono di uso potabile;

2) se non ritenga opportuno convocare, in tempi brevi, una conferenza di servizi tra l'Assessorato dell'Ambiente, il Comune di Tonara e la B.I.M., al fine di evitare uno sperpero dei denari pubblici ed il raggiungimento di obiettivi che non siano dannosi agli interessi ed alla salute della collettività e dell'ambiente.

Cagliari, 13 luglio 2001