CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 150/A
INTERPELLANZA ORTU - COGODI - VASSALLO sul grave stato di tensione determinato con l'emissione del provvedimento di chiusura della scuola media n. 1 "Eleonora d'Arborea" dal Sindaco del Comune di Oristano.
I sottoscritti,
premesso che il Sindaco di Oristano con un atto unilaterale, senza alcuna consultazione degli organi scolastici e senza alcun preventivo parere del Consiglio comunale, ha proceduto all'emissione di due decreti con i quali, di fatto, anche se gradualmente ed attraverso l'accorpamento alla scuola media ex n. 4 di via Marconi, si determina la chiusura della scuola "Eleonora d'Arborea" di Piazza Mannu;
rilevato che la scuola media "Eleonora d'Arborea", oltre ad essere la scuola più antica della città, è l'unica scuola ubicata nel centro storico e che nel corso di quest'ultimo decennio ha visto, contrariamente ad altre situazioni, incrementare il numero di iscrizioni;
rilevato altresì che, a tutt'oggi, risultano iscritti 427 alunni distribuiti in 18 classi e che, nonostante l'invito del Sindaco a trasferire le iscrizioni delle prime classi per l'anno 2001-2002 presso altri Istituti, ben 107 alunni hanno confermato la volontà di iscriversi alla scuola "Eleonora d'Arborea";
constatato che l'aumento di iscrizioni, in controtendenza rispetto al calo demografico, è segno di fiducia verso un Istituto, che con l'impegno di tutto il personale ha saputo assicurare un ambiente educativo capace di soddisfare i bisogni di formazione degli allievi e le aspettative delle famiglie;
tenuto conto che i decreti del Sindaco sono stati emessi ad iscrizioni già avvenute, successivamente confermate dai genitori e qualora non venissero ritirati porrebbero problemi di non facile gestione del processo di accorpamento, con gravi e improvvisi fenomeni di sovraffollamento non facilmente risolvibili e che andrebbero a ripercuotersi anche negli anni successivi;
preso atto che i provvedimenti adottati dal Sindaco hanno ingenerato una vasta protesta da parte dei genitori e dei cittadini, sfociata in una consistente manifestazione presso lo stesso Consiglio comunale, finalizzata a chiedere il ritiro dei decreti;
considerato che il Consiglio comunale ha approvato una mozione in data 19 aprile, con la quale impegna il Sindaco a procedere alla revoca dei decreti emessi, assunti peraltro in assenza di indirizzi, mai approvati dal Consiglio comunale, circa il nuovo dimensionamento della rete scolastica cittadina per la scuola dell'obbligo;
constatato altresì il grave disagio, che si è determinato per gli alunni, per i genitori, per il personale docente e non docente, sfociato in un ricorso al TAR contro i due decreti, e che tale situazione pregiudica il buon funzionamento della scuola, determinando di fatto l'impossibilità di assicurare il diritto allo studio delle fasce scolastiche più sensibili e per le quali deve essere garantita l'istruzione obbligatoria;
chiedono di interpellare l'Assessore regionale della pubblica istruzione per sapere:
1) se è a conoscenza del grave stato di disagio e di tensione che si è creato a seguito dei decreti emessi dal Sindaco di Oristano, peraltro emessi ad iscrizioni già avvenute, determinando così la progressiva chiusura della Scuola media "Eleonora d'Arborea", anche al fine di evitare un improvviso sovraffollamento nella scuola media di via Marconi, ex 4, che ne renderebbe ancor più difficile una corretta gestione;
2) quali iniziative intenda assumere nei confronti dell'amministrazione comunale e del Sindaco per scongiurare atti che pregiudicano ed ostacolano il dovere di garantire l'istruzione obbligatoria;
3) se non ritenga necessario intervenire per chiedere la revoca delle ordinanze e consentire la continuazione di una esperienza didattica che è stata capace di conseguire risultati così apprezzabili;
4) se non ritenga altresì che il problema del reperimento dei locali da destinare ai corsi universitari, previsti dall'Università di Sassari per la città di Oristano, che sono all'origine dei Provvedimenti adottati dal Sindaco, non debba essere positivamente risolto ricorrendo a soluzioni che non vadano a discapito dell'istruzione obbligatoria e tanto meno di una esperienza educativa riconosciuta da tutti come estremamente significativa.
Cagliari, 18 giugno 2001