CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 147/A

INTERPELLANZA FADDA - SANNA Gianvalerio - SELIS - GIAGU, relativa al mercato libero dell'energia elettrica. Attuazione del D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79, nel territorio regionale. Abbassamento della soglia di consumo per l'accesso al mercato libero.

 


I sottoscritti, premesso che:

1) il decreto legislativo 79/99 recepisce la direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e disciplina l'accesso al mercato libero nazionale dell'energia a partire dal 1° gennaio 2000 indicando la soglia caratteristica del "cliente idoneo" in qualità di cliente finale e/o di consorzio e demandando alle regioni l'individuazione dello specifico territorio di riferimento mediante specifici atti di programmazione;

2) altre regioni hanno deliberato fin dai primi mesi dell'anno 2000 al fine di favorire la costituzione di consorzi per l'accesso al mercato libero dell'energia, facendo conseguire alle aziende aderenti significativi risparmi di gestione;

3) la Sardegna, caratterizzata da una rete elettrica collegata alla rete nazionale solo attraverso il cavo "SA.CO.I.", risulta fortemente penalizzata rispetto alle altre regioni in termini di maggiori costi di approvvigionamento, continuità del servizio e qualità erogata. A tale proposito, se da un lato è opportuno garantire una forte produzione locale con impianti ad alto rendimento e con basso impatto ambientale (fonti alternative), appare non più procrastinabile il raddoppio del "SA.CO.I.", da prevedere nel piano energetico regionale, anche in sinergia con la realizzazione del prossimo metanodotto;

4) considerato che alla data odierna, su mille "clienti idonei" e oltre 8000 punti di consegna dell'energia elettrica sul mercato libero censiti a livello nazionale, solo 13 "clienti idonei" sono ubicati in Sardegna con 50 punti di erogazione; è evidente l'alto grado di asimmetria e squilibrio con altre regioni del Paese. Infatti, pur in presenza di alcuni poli di alto consumo di elettricità ascrivibile essenzialmente all'attività di aziende "energivore" dell'alluminio e della chimica presenti nella regione, la stragrande maggioranza delle imprese sarde non può accedere al mercato libero a causa dell'alta soglia dei consumi di ingresso e della non contiguità dei comuni di ubicazione degli impianti. La soglia di accesso indicata nel D.Lgs. 79/99 se risulta coerente con altre zone del Paese, è troppo elevata e fortemente penalizzante e squilibrata se comparata col tessuto produttivo sardo che, come è ampiamente noto, è caratterizzato da piccole e medie aziende e da una vasta platea di imprese artigiane;

5) la Regione autonoma della Sardegna dovrebbe dare attuazione a quanto previsto dal D.Lgs. 79/99 per consentire a tutte le aziende sarde di accedere al mercato libero dell'energia al fine di conseguire significativi risparmi di gestione e garantire condizioni di parità con le altre regioni del Paese. Con riferimento ai maggiori oneri economici sostenuti dalle aziende sarde per l'approvvigionamento energetico, al fine di permettere maggiore competitività alle aziende, la Giunta regionale dovrà attestare che in Sardegna sussistono tutte le condizioni per anticipare l'abbassamento della soglia per l'accesso al mercato libero dell'energia elettrica a 100.000 Kwh, come previsto dal collegato alla finanziaria 2001;

6) in tema di approvvigionamenti energetici, la Regione Sardegna ha il dovere prioritario di creare "pari opportunità" competitive per tutte le aziende sarde al fine di diminuire il divario esistente con altre zone e regioni del Paese,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore dell'industria sulla mancata determinazione ai sensi e per gli effetti delle disposizioni vigenti:

- dell'abbassamento della soglia di consumo per l'accesso al mercato libero dell'energia da parte delle utenze civili e industriali ubicate in Sardegna, sia pubbliche che private, a 100.000 Kwh, come già previsto dal collegato alla finanziaria 2001, a partire dal 1° luglio 2001;

- dell'indicazione dell'intero territorio regionale come zona di ubicazione delle aziende che intendono riunirsi in consorzio per l'acquisto di energia elettrica ai sensi del già citato D.Lgs. 79/99, indipendentemente da vincoli di contiguità dei comuni di ubicazione delle utenze.

Cagliari, 29 maggio 2001