CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 139/c-4

INTERPELLANZA SANNA Alberto - SANNA Gianvalerio - BIANCU sulla necessità di assicurare al porto di Oristano una gestione conforme alle norme vigenti e più rispondente alla tipologia e al volume dei suoi traffici.


I sottoscritti,

vista la legge regionale 28 gennaio 1994, n. 84, che riordina la legislazione italiana in materia portuale;

considerato che, a più riprese, è stato richiesto al Ministero dei trasporti e della navigazione di riconoscere la rilevanza nazionale del porto di Oristano in virtù delle sue caratteristiche dimensionali, tipologiche e funzionali, dell'attuale volume dei traffici - prevalentemente internazionale - e delle sue notevoli potenzialità di crescita;

preso atto che il competente Ministero non ha riconosciuto al porto di Oristano, in relazione al volume attuale dei traffici, la classificazione di porto di rilevanza economica nazionale, categoria II, classe II;

considerato inoltre che, pur non essendo stato formalmente classificato per decreto, il porto di Oristano in diversi atti prodotti dal Ministero competente è considerato di rilevanza economica regionale ed interregionale (categoria II, classe III) e che, in quanto tale, la sua gestione è di competenza della Regione autonoma della Sardegna;

ritenuto opportuno e necessario rilanciare la battaglia per la sua classificazione come porto di rilevanza nazionale, ma nel contempo assicurare una gestione efficiente e moderna dello scalo, coerente con la legislazione vigente;

visto che il porto è gestito di fatto, in modo del tutto anomalo e al di fuori della normativa vigente, dal Consorzio per il nucleo di industrializzazione dell'Oristanese;

considerato, inoltre, che:

- la manutenzione ordinaria e straordinaria del porto non è assicurata da nessun soggetto pubblico e/o privato;

- i servizi portuali sono gestiti in modo inefficiente e talvolta arbitrario da parte del Consorzio industriale;

- l'impianto di illuminazione del canale navigabile, ultimato da tempo, non viene messo in funzione con gravi danni all'attività portuale in quanto ne limita l'agibilità alle sole ore diurne;

- il Consorzio industriale introita la tassa di attracco di 350 lire a tonnellata per tutte le merci movimentate in entrata e in uscita;

vista la recente richiesta avanzata dal Consorzio Industriale all'Autorità Marittima tendente ad ottenere l'autorizzazione ad esercitare l'attività di impresa portuale in violazione delle norme sulla concorrenza;

considerata la crescita costante dei traffici e la rilevanza che il porto di Oristano ha assunto dal punto di vista occupazionale e dello sviluppo economico della Sardegna,

chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dei trasporti per conoscere quali iniziative intendano porre in essere perché:

1) sia rilanciata la battaglia per la classificazione del porto di Oristano come scalo di rilevanza economica nazionale, categoria II, classe II;

2) l'Amministrazione regionale, nel rispetto della normativa vigente, assuma su di sé la responsabilità giuridica, politica e finanziaria del porto di Oristano ed agisca rapidamente per definire una soluzione gestionale che ne garantisca la funzionalità e la crescita;

3) il Consorzio industriale di Oristano sia ricondotto alle sue funzioni statutarie che non gli attribuiscono competenza alcuna in materia portuale e sia esercitata la vigilanza necessaria perché lo stesso non svolga funzioni imprenditoriali in palese contrasto con la normativa vigente.

 

Cagliari, 2 marzo 2001