CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 136/a
INTERPELLANZA BALIA - SELIS - CUGINI - FADDA - DETTORI Bruno - COGODI - SANNA Giacomo - SANNA Emanuele - SANNA Alberto - GIAGU - DEMURU - MANCA - MARROCU - ORTU sulle irregolarità ed atti illegittimi nella gestione dell'Ente Foreste della Sardegna.
I sottoscritti,
considerato che la L.R. 4 maggio 1999, relativa all'istituzione dell'Ente Foreste della Sardegna, prevede - tra l'altro - le funzioni dell'Ente, gli organi, l'esecuzione delle opere, le modalità dei reclutamenti dei dipendenti etc;
rilevato che a tutt'oggi non è stato ancora approvato il relativo regolamento di attuazione;
preso atto che il Consiglio di Amministrazione dell'ente non ha ancora provveduto a designare il direttore generale e che queste funzioni vengono esercitate dall'ex direttore generale dell'ex Azienda Foreste Demaniali con notevoli dubbi interpretativi sulla liceità di prorogarne le funzioni e con conseguenti rischi di illegittimità degli atti posti in essere dal 1° gennaio 2001 in poi;
tenuto conto che, ai sensi dell'art. 12 della citata legge regionale, il personale in servizio presso l'Azienda della Foreste Demaniali poteva optare entro il 31 dicembre 2000 per la permanenza nei ruoli regionali;
constatato che il personale dell'ex Azienda Foreste Demaniali, che ha optato per la permanenza nei ruoli regionali, di fatto presta la propria opera nell'ente unico, dà indirizzi, impulsi, ordini, propone promozioni;
considerato altresì che l'articolo 13 della citata legge detta regole precise per le modalità di accesso al lavoro e che, in dispregio delle norme vigenti, l'ex Azienda Foreste Demaniali - benché operasse in regime di prorogatio legis - ha bandito avvisi pubblici per l'assunzione di numerosi dipendenti con varie qualifiche professionali e tecniche;
accertato che le procedure di reclutamento e le modalità di selezione dei candidati si sono svolte in violazione di norme contrattuali e con criteri assolutamente illegittimi (esclusione di tutte le donne, limiti di età, bandi riservati ai soli disoccupati residenti nelle circoscrizioni di collocamento intercomunali, colloqui a porte chiuse, commissari esaminatori di qualifica e livello inferiori a quelli previsti per i posti oggetto di selezione);
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale, l'Assessore della difesa dell'ambiente e l'Assessore del personale per conoscere:
a) per quali motivi non sia stata ancora approvato il regolamento di attuazione;
b) perché permanga un direttore generale in regime di prorogatio e se questa condizione sia giuridicamente compatibile con le vigenti disposizioni di legge ;
c) in base a quali norme, personale che ha optato per la permanenza nei ruoli regionali, svolga di fatto la propria attività nell'ente unico sebbene percepisca gli stipendi e gli emolumenti a qualunque titolo a carico della Regione;
d) se sia compatibile con le norme vigenti che personale estraneo all'ente unico, e quindi di fatto e di diritto abusivo, convochi riunioni, impartisca ordini, proponga promozioni di personale, stabilisca metodiche di lavoro, determini passaggi di qualifica, predisponga di fatto direttive che solo formalmente vengano fatte firmare al direttore generale;
e) se non ritengano che vada bloccata la pubblicazione della graduatoria del nuovo personale visti i criteri di illegittimità seguiti nella selezione;
f) quali atti urgenti ed improcrastinabili intendano porre in essere per ricondurre la condizione dell'Ente Unico entro criteri di sicura legittimità e trasparenza.
Cagliari, 9 febbraio 2001