CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 111/a

INTERPELLANZA FADDA - SANNA Emanuele - BALIA - BIANCU - CALLEDDA - DEMURU - DETTORI Ivana - IBBA - GIAGU - MARROCU - PACIFICO - SANNA Alberto sulle inadempienze della Giunta regionale relative all'applicazione della legge regionale 17 novembre 2000, n. 22, concernente: "Interventi a favore degli allevatore per fronteggiare l'epidemia denominata febbre catarrale degli ovini".


I sottoscritti,

considerato che l'articolo 2 della legge regionale 17 novembre 2000, n. 22, dispone che i Comuni, insieme alle ASL, siano i destinatari dei 20 miliardi stanziati per il rimborso delle spese sostenute per la distruzione e lo smaltimento degli animali infetti, per le operazioni di disinfezione e disinfestazione;

considerato che:

- lo stesso articolo prevede l'approvazione di un programma di interventi da parte della Giunta regionale, sentito il parere della Commissione consiliare competente;

- i Comuni, fin dalle prime manifestazioni dell'epidemia, sono intervenuti tempestivamente, utilizzando proprie risorse finanziarie e mettendo a disposizione uomini e mezzi per limitare e arginare i danni;

- i Comuni dovranno ancora intervenire massicciamente con proprie risorse e con personale, per adempiere agli obblighi che a loro sono stati trasferiti per legge;

vista la circolare dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale del 21 novembre 2000, diretta ai Sindaci dei Comuni;

considerato che:

- tale circolare sta ingenerando presso le Amministrazioni comunali notevoli perplessità per le disposizioni contenute, sia per quanto concerne le modalità di rendicontazione per il rimborso, sia per l'ingiustificato obbligo a presentare domanda alle ASL per ottenere i rimborsi;

- tantissime spese sostenute dalle Amministrazioni comunali non possono essere rese esplicite secondo le modalità contenute nella circolare assessoriale (utilizzo mezzi meccanici, retribuzioni di straordinari al personale, ferie e riposi non goduti);

- alcune Amministrazioni comunali minacciano il blocco delle collaborazioni e che tale fatto, come è facilmente intuibile, se attuato si ripercuoterebbe sui pastori provocando un ulteriore danno,

chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:

1) le motivazioni per le quali non sia stata data, ancora, attuazione al programma di interventi così come previsto dalla legge regionale n. 22 del 2000;

2) se non si ritenga che le disposizioni contenute nella citata circolare e i limiti che essa determina, rischino di ritardare, o perfino di bloccare, tutte le attività poste in essere dalle Amministrazioni comunali per fronteggiare l'emergenza e attivare in maniera tempestiva tutte le azioni necessarie ad alleviare, in parte, i danni gravissimi subiti dal comparto agropastorale;

3) se non si ritenga opportuno prevedere, per rispondere realmente alle esigenze di decentramento, che insieme alle competenze siano trasferite agli enti locali, con criteri oggettivi, le risorse finanziarie stabilendo nel programma di interventi che i rimborsi avvengano in riferimento al numero dei capi abbattuti nel territorio di ogni comune;

4) se non si ritenga opportuno ritirare immediatamente la circolare assessoriale per le motivazioni riportate e per impedire che al danno provocato dall'epidemia si aggiunga un nuovo danno provocato, questa volta, dal farraginoso eccesso di burocrazia contenuto nel documento inviato ai Sindaci vanificando il dispositivo di urgenza che è stato votato dal Consiglio regionale.

Cagliari, 28 novembre 2000