CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 104/a

INTERPELLANZA PUSCEDDU - CALLEDDA - SANNA Alberto - MORITTU - FALCONI - PIRISI sui processi di ristrutturazione della Tirrenia e sui conseguenti rischi di penalizzazione per i dipendenti sardi.


I sottoscritti,

premesso che:

- nell'ambito dei processi di privatizzazione del sistema delle partecipazioni statali la Tirrenia, già appartenente al settore FINMARE del gruppo IRI, ha avviato processi di ristrutturazione aziendale e di ammodernamento della flotta;

- attualmente la Tirrenia di Navigazione Spa assume il ruolo di capogruppo delle aziende di cabotaggio Adriatica, Caremar, Saremar, Siremar e Toremar che svolgono i collegamenti per le isole minori;

 

- in data 9/10/2000 tra la Tirrenia di Navigazione Spa, assistita dalla Fedarlinea, e le Organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI è stato siglato un accordo relativo al trasferimento dalla società Tirrenia alla Società Adriatica delle linee e dei relativi mezzi nautici impiegati sui collegamenti Genova - Termini Imerese e Livorno - Catania;

 

- il suddetto accordo sindacale prevede tra l'altro la verifica, in via preventiva, dell'eventuale possibilità di operare la mobilità definitiva presso la società Adriatica e, qualora il numero delle richieste volontarie non fosse sufficiente a coprire il fabbisogno dei 51 posti di organico, si procederà comunque al trasferimento della restante quota di personale;

considerato che il piano di mobilità rischia di penalizzare i dipendenti sardi che verrebbero trasferiti su rotte estranee alla Sardegna;

ritenuto che i dipendenti sardi della società Tirrenia rischiano di subire una ingiusta discriminazione a tutto vantaggio di colleghi continentali e con rapporto di lavoro stagionale che continuerebbero a lavorare nelle navi passeggeri in servizio per la Sardegna;

rilevato che, nonostante il progressivo numero dei passeggeri trasportati, il potenziamento delle linee non ha comportato alcun incremento dell'occupazione dei marittimi sardi, malgrado il consistente numero  di iscritti qualificati e specializzati in attesa di imbarco presenti nei collocamenti della gente di mare presso i porti della Sardegna;

valutato il ruolo strategico che le società di navigazione devono assumere per garantire la continuità territoriale tramite una efficiente ed adeguata rete di mobilità da e per la Sardegna;

preoccupati che la liberalizzazione del cabotaggio marittimo e la conseguente accresciuta competitività del settore, anche per effetto dei Regolamenti comunitari, più che dare impulso alla riorganizzazione gestionale delle Società rischia di avere esclusivamente riflessi negativi sui livelli occupazionali e sulla qualità dei servizi di navigazione;

chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dei trasporti per conoscere:

1) quali iniziative intendano porre in essere affinché i processi di ristrutturazione della Tirrenia e l'avvio delle procedure di mobilità non risultino penalizzanti per l'esiguo numero dei dipendenti sardi;

 

2) se corrisponda a verità che alcune OO.SS. abbiano ritirato la firma dell'accordo del 9/10/2000;

 

3) i motivi per i quali la politica del personale della Tirrenia privilegi i dipendenti continentali con turno stagionale, utilizzati nei nuovi mezzi veloci, mentre i dipendenti sardi vengono impiegati nelle "carrette" merci;

 

4) se siano a conoscenza dell'intendimento della Tirrenia di cedere due navi merci ad ex dirigenti Finmare per garantire da privati la linea Olbia - Civitavecchia e quindi al di fuori del sistema di convenzione con lo Stato;

 

5) se da tale operazione non possa derivare uno scadimento della qualità dei servizi, una riduzione del personale ed il venire meno delle garanzie contrattuali di lavoro, con pregiudizio della sicurezza nella navigazione e nel comparto di bordo;

 

6) se non ritengano opportuno promuovere una indagine sulla qualità dei servizi di trasporto passeggeri e merci offerto dai vettori attualmente presenti sulle tratte via mare da e per la Sardegna;

7) se non ritengano necessaria una puntuale iniziativa di vigilanza e controllo sull'attività gestionale dell'armamento privato.

Cagliari, 13 novembre 2000