CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 72/A
INTERPELLANZA ORTU - COGODI - VASSALLO sulla necessità di assumere una iniziativa urgente per scongiurare che il 16 settembre vengano licenziati i 153 lavoratori della Nuova Scaini di Villacidro.
I sottoscritti
preoccupati della ormai imminente scadenza del 16 settembre, termine entro il quale il Commissario liquidatore della Nuova Scaini di Villacidro ha indicato per la messa in mobilità dei 153 lavoratori, che di fatto equivarrebbe al loro licenziamento;
considerato che i numerosi incontri tenutosi presso il Ministero dell'Industria, nonché presso la sede romana dell'Agip, non hanno portato ad alcun risultato utile, nonostante il fatto che nelle ultime settimane il Commissario liquidatore sia stato affiancato dall'ENI-SUD, nelle trattative per la collocazione dell'azienda presso i privati;
rilevato che il licenziamento dei lavoratori equivarrebbe a mettere in discussione l'effettiva ripresa produttiva dello stabilimento e la perdita di un grande patrimonio professionale, maturato nel corso di due decenni, senza il quale appare impossibile la ripresa dell'attività di produzione delle batterie;
constatato che l'assenza ad oggi di segnali di disponibilità, al fine di una soluzione positiva della vertenza, fa pensare che la decisione di licenziare i lavoratori venga assunta come un dato acquisito, mentre al contrario ciò porterebbe ad una drammatizzazione della vertenza con conseguenze e risvolti non calcolabili anche sul piano dell'ordine pubblico;
rilevato altresì che ormai dopo lunghi mesi di presidio dello stabilimento, quelle maestranze sono giunte allo stremo oltre che sul piano economico anche dal punto di vista psicofisico, e che ciò potrebbe portare a reazioni non calcolate e non volute,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori dell'industria e del lavoro per chiedere:
1) un intervento immediato ed urgentissimo presso il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri dell'Industria e del Lavoro per evitare il provvedimento di messa in mobilità dei 153 lavoratori;
2) di mettere in atto tutte le misure che si rendano opportune, attraverso il Ministero dell'Industria o lo stesso Assessorato regionale dell'industria, per garantire anche attraverso l'intervento pubblico la ripresa dell'attività dello stabilimento e il mantenimento del posto di lavoro per i 153 lavoratori.
Cagliari, 15 settembre 2000