CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 59/c-6
INTERPELLANZA VASSALLO sullo stato della sicurezza e della salute dei lavoratori nello stabilimento ENICHEM di Porto Torres.
Il sottoscritto,
constatato che:
- lo stabilimento petrolchimico sito a Porto Torres, per via della rilevante capacità produttiva dei vari impianti e dei prodotti in esso trattati, risulta essere uno stabilimento ad alto rischio;
- tale situazione determina per lo stabilimento l'obbligo di precise procedure nei casi di emergenza e l'attuazione di normative adeguate per la gestione, la conduzione e la manutenzione degli impianti per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in esso impegnati e delle popolazioni limitrofe;
constatato, altresì, che il piano di emergenza dello stabilimento petrolchimico predisposto per far fronte a gravi calamità, nonostante sia stato varato ormai da diverso tempo, non risulta essere opportunamente divulgato e portato alla conoscenza delle popolazioni per la parte loro afferente;
appurato che negli ultimi tempi continuano a verificarsi gravissimi incidenti (esplosione al fenolo, incendio agli aromatici, perdita di VCM);
accertato che, nonostante negli ultimi anni nello stabilimento si sia provveduto ad alcuni significativi interventi di ottimizzazione dei vari sistemi produttivi, con ricadute benefiche anche per l'ambiente e la sicurezza, questi complessivamente possono risultare fine a se stessi o significativi al solo fine dell'aumento delle capacità produttive e dei minori costi di gestione, se parallelamente non si provvederà quanto prima ad un serio intervento sulle apparecchiature, sulle strutture e sulle tubazioni al servizio dei vari impianti;
accertato, altresì, che dagli ultimi rilievi effettuati dall'A.S.I. il sottosuolo dell'area industriale di Porto Torres risulta essere fortemente inquinato da numerose sostanze utilizzate o prodotte nello stabilimento dell'ENICHEM, inoltre il sistema fognante non risulta abbia subìto negli ultimi anni seri e costanti interventi manutentivi;
ritenute fondate le segnalazioni che tra gli addetti del settore metalmeccanico, operanti nelle imprese di appalto alle opere di adeguamento impiantistico, i ritmi e i tempi di lavoro, le sovrapposizioni delle attività lavorative e l'alta concentrazione di lavoratori in spazi limitati, aumentano considerevolmente i rischi di infortuni e che in diverse occasioni solamente la casualità di circostanze positive ha evitato vere e proprie tragedie;
ritenuto, altresì, che negli ultimi anni a causa della grave crisi che ha coinvolto il settore industriale nel territorio turritano, in modo particolare il settore metalmeccanico, i lavoratori stanno subendo la pressione da parte dell'imprenditoria, sempre più sorda al rispetto delle più elementari norme sui diritti e sulle condizioni dei posti di lavoro, una tendenza questa che appare in linea con quanto emerge dal rapporto annuale dell'INAIL sugli infortuni in Italia,
chiede di interpellare l'Assessore regionale dell'industria, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale del lavoro per conoscere se ritengano opportuno, per quanto di loro competenza, congiuntamente tra loro:
1) chiedere alle autorità competenti di provvedere con la massima urgenza ad un controllo accurato sullo stato delle apparecchiature e delle strutture di servizio dei vari sistemi produttivi, con un'attenzione specifica a quelle parti soggette a periodiche verifiche di collaudo per l'accertamento di eventuali trasgressioni alle normative vigenti;
2) predisporre una verifica sull'adeguatezza del sistema fognario dello stabilimento per appurare le eventuali responsabilità e cause dell'inquinamento del sottosuolo, delle falde acquifere e della parte di mare prospiciente la stessa zona industriale;
3) richiedere alla A.S.L. di Sassari:
a) di coordinare le funzioni di controllo necessarie per accertare se le condizioni della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro all'interno dello stabilimento ENICHEM, in modo particolare quelli impiegati negli interventi di costruzione, rifacimento o manutenzione di impianti, risultano essere conformi alle normative vigenti;
b) di verificare, tenendo conto che all'interno dello stabilimento operano più imprese metallurgiche nella medesima area, se i piani di sicurezza siano coordinati fra loro considerando le sovrapposizioni delle attività in essere;
c) attivare una conferenza di servizi con tutti i soggetti interessati al fine di verificare lo stato del piano di emergenza dello stabilimento e stabilire quali strumenti devono essere posti in essere per garantire un'adeguata informazione per una opportuna tutela delle popolazioni interessate.
Cagliari, 19 luglio 2000