CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 52/A
INTERPELLANZA SELIS - CUGINI - BALIA - COGODI - DETTORI Bruno - GIAGU - CALLEDDA - DEIANA - DEMURU - DORE - FADDA - FALCONI - IBBA - LAI - MARROCCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SPISSU - TUNIS Gianfranco - VASSALLO sul decreto del Presidente della Giunta regionale n. 4 del 13 gennaio 2000 e sulla sua inefficacia dichiarata dalla Corte dei Conti.
I sottoscritti,
premesso che in data 13 aprile 2000 con una lettera diretta al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore degli affari generali, gli stessi avevano chiesto se corrispondesse al vero il fatto che la Corte dei Conti avesse formulato rilievi sul contenuto del D.P.G.R. istitutivo dei Servizi dell'Amministrazione regionale;
considerato che con la stessa nota avevano osservato che lo stesso D.P.G.R. assumeva la fisionomia di regolamento e doveva essere, pertanto, sottoposto all'approvazione del Consiglio regionale e che l'eventuale nomina dei coordinatori, in attuazione dello stesso D.P.G.R., senza il rispetto della procedura richiamata dalla Corte, sarebbe stata irregolare e nulla;
considerato che lo stesso problema era stato riproposto in Aula da diversi Consiglieri regionali del centrosinistra;
considerato che il Presidente Floris aveva risposto con lettera del 3 maggio u.s. che "Le osservazioni della Corte dei Conti non sono condivise dalla Giunta, decisa a far valere le sue prerogative autonomiste, statutarie e costituzionali. Interpretare il ruolo e le competenze dell'Autonomia regionale, per adeguarsi in maniera pedissequa alle osservazioni della Corte dei Conti che, nel caso di specie, la Giunta regionale considera del tutto infondate, farebbe emergere un allentamento della tensione autonomista e della tutela delle prerogative della Regione";
considerato che l'autonomia è il rispetto delle leggi e delle competenze degli organi e delle istituzioni e non l'arrogante disprezzo dell'uno e degli altri, come il Presidente con la sua lettera dimostra;
considerato quindi che la Giunta regionale appare ancora una volta arrogante e inadeguata tanto da non cogliere neppure i contributi positivi che provengono dall'opposizione come nel caso in oggetto su cui si era richiamata inutilmente l'attenzione della Giunta regionale in Aula e per iscritto sulla delicatezza e gravità del problema;
considerato che il provvedimento della Corte è immediatamente vincolante per la Regione e per i dirigenti e sono illegittimi eventuali ordini impartiti dalla Giunta regionale per eludere l'efficacia vincolante del provvedimento della Corte;
considerato che tale comportamento non risolverebbe il problema, ma aggraverebbe la situazione con conseguenze pesanti per i dirigenti e per l'intera Amministrazione regionale e evidenti responsabilità politiche, giuridiche e contabili della Regione e dei suoi Assessori;
tutto ciò premesso chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
1) le conseguenze del deliberato della Corte dei Conti sull'organizzazione dell'Amministrazione regionale, sia della struttura burocratica che dell'attività amministrativa;
2) la validità degli atti firmati dai dirigenti la cui nomina viene dichiarata nulla dalla Corte e le conseguenze di questa situazione nei confronti di terzi e le obbligazioni dell'Amministrazione;
3) l'importo delle indennità erogate ai coordinatori e percepite in buona fede, che rappresentano comunque un danno non addebitabile ai dirigenti ma alla Giunta regionale;
4) le responsabilità politiche e giuridiche di questa scelta;
5) le iniziative che si intendono assumere per evitare la paralisi amministrativa.
Cagliari, 10 luglio 2000