CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 37/c-7

INTERPELLANZA CAPELLI, sulla situazione d'incertezza dei venti ospiti della Comunità Alloggio di Lotzorai, costretti da un'ordinanza del Tribunale di Lanusei a lasciare i locali dell'ex Hotel Santa Lucia di Girasole.


Il sottoscritto,

premesso che a seguito di un'ordinanza emessa dal Tribunale di Lanusei, i venti ospiti della Comunità Alloggio di Lotzorai, dovranno lasciare i locali dell'ex Hotel Santa Lucia di Girasole, preso a suo tempo in locazione per alloggiare pazienti affetti da gravi problemi psichici e di reinserimento sociale, provenienti da tutta l'Isola;

considerato che tra le motivazioni del Tribunale al grave provvedimento c'è quello del sequestro preventivo dell'Hotel e l'ordinanza di sospensione dell'attività, notificata a novembre dal Sindaco di Girasole ai titolari della Comunità, con la motivazione della mancata autorizzazione da parte dell'Assessorato della sanità;

tenuto conto che dalla documentazione in nostro possesso risulta che il diniego, a firma dell'ex Coordinatore generale Mariano Girau, sia stato motivato dal ritardo con cui la domanda è stata presentata, senza tenere conto che si è dovuto attendere il pronunciamento del Tribunale di Lanusei riguardo al contenzioso con i proprietari dell'Hotel;

preso atto della situazione e della sopravvenuta emergenza conseguente allo sgombero forzato dell'Hotel che ha costretto a trasferire i malati, molti dei quali d'età superiore ai 70 anni, in locali provvisori presso la struttura della Comunità Santa Rita in zona Tancau di Lotzorai;

osservato che i locali sono nettamente sottodimensionati per le esigenze abitative e terapeutiche di un tale numero di ospiti che si trovano così impossibilitati a proseguire il già difficile percorso terapeutico e a riacquistare la serenità perduta,

chiede di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale:

- per conoscere quali iniziative intenda adottare per sanare la grave situazione dei venti pazienti e la sopravvivenza di una comunità che opera da tempo con riconosciuta validità e professionalità in un delicato segmento dell'assistenza, senza peraltro percepire alcun finanziamento pubblico;

- affinché non sia vanificata un'esperienza significativa, utile e importante, mettendo sul lastrico una ventina di dipendenti ad alta professionalità in un settore dove, specialmente in Ogliastra, pur presentando gravi carenze continuano, comunque, ad operare in deroga agli stessi parametri fissati da codesto Assessorato.

Cagliari, 8 maggio 2000