CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 29/c-6
INTERPELLANZA TUNIS Marco Fabrizio sulla chiusura della miniera di Montega (Narcao), peraltro già paventata con l'interpellanza in data 21 ottobre 1999.
Il sottoscritto,
premesso che lo scorso mese di ottobre sono state presentate in Consiglio regionale diverse interpellanze sul rischio di chiusura della miniera di Montega (Narcao) e conseguente licenziamento delle maestranze, a cui l'Assessore regionale dell'industria deve ancora rispondere in Commissione;
denunciato che il Commissario liquidatore dell'EMSA, dottor Colomo, ignorando sprezzantemente gli interventi dei politici del territorio, la preoccupazione dei sindacati, dei lavoratori e dell'Amministrazione comunale di Narcao, con l'alibi di dover procedere alla privatizzazione della miniera, sta in realtà smantellando l'azienda per poi svenderla, probabilmente, ad un imprenditore "amico" (o vicino agli "amici di sempre"), che magari utilizzando gli incentivi regionali la seppelliranno per sempre;
sottolineato che mediante un'intesa di programma firmata dalle fonti interessate nel 1997, era previsto che la miniera di Montega doveva diventare un presidio minerario e ambientale inserito nel Parco geominerario del Sulcis, in cui avrebbero continuato ad operare i lavoratori attualmente impiegati;
evidenziato che la miniera di Montega fa parte del patrimonio storico culturale del Sulcis in generale e di Narcao in particolare, e che il sito può avere certamente una valorizzazione turistico - ambientale capace di produrre ricchezza per la comunità della zona,
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per sapere se non ritengano opportuno e necessario intervenire immediatamente per:
1) interrompere la procedura di smantellamento e svendita della miniera di Montega (Narcao) e far rispettare invece gli accordi che prevedono l'utilizzo del personale per la messa in recupero delle strutture e il ripristino ambientale e la valorizzazione turistica ambientale del sito, senza utilizzare i lavoratori per trasferimenti di massa con il fine di far apparire ai privati (eventuali acquirenti) una azienda fallimentare da acquisire a "prezzi stracciati";
2) per rimuovere immediatamente il dottor Colomo dal suo incarico perché dimostratosi incapace di recitare un ruolo di "traghettatore" per assumere quello di "Attila il distruttore".
Cagliari, 21 gennaio 2000