-CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 8/A
INTERPELLANZA DEMURU - CUGINI - PUSCEDDU - PIRISI sul rischio di smantellamento delle strutture industriali in Ogliastra con particolare riferimento alla Società Intermare.
I sottoscritti,
premesso che il territorio dell'Ogliastra sta attraversando un periodo di forte difficoltà economica, senza che vi siano prospettive che possano far intravedere possibili soluzioni positive; ad una seria evoluzione industriale, che attraversa il contesto nazionale e regionale anche a seguito delle incentivazioni previste dalla contrattazione negoziata e dalle leggi di settore (L. 488, L.R. 15/94, L.R. 17/93, ecc), si contrappone un continuo smantellamento delle strutture industriali presenti in quel territorio; dopo la Cartiera di Arbatax, sembra delinearsi uno smantellamento anche della Società Intermare sarda, che secondo ciò che appare dagli atti della sua dirigenza non dovrebbe avere più la "dignità" di azienda ma divenire un semplice "cantiere" alla mercé di scelte provenienti dall'esterno;
rilevato che tale società fa parte del gruppo ENI e che all'interno della stessa, grazie alla dirigenza attuale derivante dalle società in fallimento del gruppo Belleli di Taranto, si è proceduto ad una pressoché totale epurazione del personale dirigente sardo;
constatato che i lavori di subrifornitura della Intermare sarda vengono ormai da tempo affidati in prevalenza a ditte provenienti dalle regioni Puglia e Sicilia, evidenziando la mancanza di ricadute sul territorio della attività dell'azienda stessa, e che l'Intermare ha beneficiato negli anni scorsi di contributi ai sensi della L.R. 17/93 (Accordo di programma della Sardegna Centrale),
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'industria affinché riferiscano:
1) sulle reali volontà del management della Società Intermare di tenere in Ogliastra un presidio aziendale e non un semplice cantiere;
2) sulle ragioni che inducono tale azienda ad affidare le lavorazioni esterne quasi esclusivamente ad aziende non sarde;
3) sulle ragioni della "epurazione" del personale sardo che ricopriva un ruolo dirigenziale all'interno dell'azienda;
4) sulle iniziative che intendono intraprendere per scongiurare il pericolo di smantellamento delle strutture industriali presenti in Ogliastra, che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici.
Cagliari, 22 ottobre 1999