CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterpellanza n. 5/A
INTERPELLANZA FLORIS M. - CAPELLI - LADU sulla grave situazione in cui si trova la Società INTERMARE dopo la crisi della cartiera di Arbatax.
I sottoscritti,
premesso che dopo la crisi della cartiera di Arbatax, che ha prodotto danni irreversibili all'Ogliastra e l'allontanamento di molti dirigenti sardi, sembra delinearsi lo smantellamento della società INTERMARE Sarda e che tutto ciò appare come un insulto verso i Sardi e come una mortificazione vergognosa alla dignità della Regione;
rilevato che presso l'INTERMARE, società del gruppo ENI con sede in Tortolì, si è provveduto ad una sostituzione "autoritaria" del management prevalentemente sardo, con il trasferimento e/o cambio obbligato di mansione di buona parte dello staff e con conseguente sostituzione con personale proveniente dalla società in fallimento Belleli di Taranto;
constatato che nel corso degli anni 1998 e 1999, periodo coincidente con il cambiamento del suddetto management, l'attività relativa ai lavori di costruzione è stata assegnata a ditte provenienti dalle regioni Puglia e Sicilia, con una evidente penalizzazione economica per quelle residenti e operanti in Sardegna che vivono una drammatica congiuntura economia e lavorativa;
presa visione degli articoli apparsi sulla stampa locale e, in particolare, delle osservazioni del sindacato che evidenziano la tensione all'interno della gestione dell'INTERMARE e i gravi e seri problemi che condizionano lo sviluppo dell'intera zona,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria affinché intervengano per informarsi, anche in considerazione delle agevolazioni finanziarie regionali:
1) sulle operazioni finora realizzate e su quali benefici abbiano apportato alla società citata in premessa;
2) sulle ragioni che hanno indotto ad immettere in Sardegna lavoratori esterni, esistendo la disponibilità di 350.000 disoccupati e di dirigenti di livello superiore;
3) sui motivi della ristrutturazione della società evidenziata al sindacato, che ancora una volta penalizza i dipendenti sardi (staff manageriale, impiegati con mansioni esecutive e operai di cantiere) a vantaggio esclusivo di quelli provenienti da altre regioni.
Cagliari, 23 settembre 1999