CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURADISEGNO DI LEGGE N. 540/A
presentata dalla Giunta regionale,
su proposta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, CAPPELLACCI
il 30 marzo 2004
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2004)
RELAZIONI DELLE COMMISSIONI
(Art. 34, comma 2, del Regolamento)
Prima Commissione
La Commissione sentito il coordinamento delle associazioni degli enti locali e condividendo le osservazioni da esse formulate, giudica negativamente la rilevante riduzione dell'entità dei trasferimenti agli enti locali, tra cui si segnalano la riduzione di 15 milioni dei finanziamenti per interventi straordinari di lavoro (cap. 04050), di 13 milioni dei fondi di cui alla legge regionale n. 25 del 1993 e di quasi 4 milioni dei contributi per l'affidamento dei servizi relativi ad aree archeologiche e musei (cap. 11212).
Si fa notare in particolare, come già rilevato nel parere sulla manovra finanziaria dello scorso anno, che la notevole diminuzione del fondo per gli investimenti degli enti locali (cap. 04046) è in contrasto con il consolidamento delle risorse finanziarie trasferite, garantito dall'articolo 6, comma 2 bis della citata legge regionale n. 25 del 1993, e mette in difficoltà gli enti che hanno contratto mutui contando su tali risorse.
Si ritiene pertanto che sia necessario, pur nelle condizioni congiunturali nelle quali viene discusso il bilancio 2004, assicurare quanto meno il mantenimento dei livelli dei trasferimenti agli enti locali ai sensi della legge regionale n. 25 del 1993, operando le opportune scelte di essenzialità su altre voci di bilancio che non rivestono lo stesso carattere di necessità.
Si raccomanda inoltre di escludere, in tutto o almeno in parte, il ricorso ai mutui per la copertura del finanziamento per le iniziative comunali per lo sviluppo e l'occupazione previste dall'articolo 19 della legge regionale n. 37 del 1998 (cap. 04048) al fine di non far gravare sui destinatari del finanziamento i vincoli all'impiego del medesimo imposti dalla legge finanziaria dello Stato nel quadro delle misure di contenimento dell'indebitamento degli enti pubblici.
Si richiede infine la soppressione dei commi dal n. 1 al n. 4 dell'articolo 16, che (riproducendo l'articolo 17 del disegno di legge finanziaria per il 2003, già oggetto di parere negativo da parte della Prima Commissione) prevede il passaggio in capo all'Amministrazione regionale di tutti i beni immobili di proprietà degli enti regionali. Si tratta infatti di una misura che, incidendo in maniera profonda su un aspetto qualificante dell'ordinamento degli enti, avrebbe richiesto, come già fatto notare lo scorso anno, un'adeguata valutazione nella sede della Commissione competente in materia e non la mera riproposizione in sede di legge finanziaria. Resta infatti da verificare la compatibilità di una tale scelta con i profili di autonomia che caratterizzano l'esistenza degli enti e dei loro consigli di amministrazione, distinguendoli dagli uffici dell'Amministrazione. Occorre inoltre verificare la portata dell'applicazione indiscriminata di una tale misura, in particolare in situazioni come quelle degli enti per il diritto allo studio o degli istituti autonomi case popolari.
In conclusione si ricorda che è necessario eliminare tutte le norme concernenti materie estranee all'oggetto della legge finanziaria come definito dalla vigente legge di contabilità.
Seconda Commissione
La Seconda Commissione permanente, nella seduta del 7 aprile 2004, ha espresso a maggioranza parere favorevole sui documenti concernenti la manovra finanziaria 2004-2006. Hanno votato a favore i consiglieri dei Gruppi di F.I. e di A.N; voto contrario è stato espresso dai consiglieri dei Gruppi dei D.S. e della Margherita.
L'esame delle parti di competenza della Commissione dei disegni di legge finanziaria e di bilancio e delle Note di Programma, nonché dei documenti allegati, con particolare riferimento al Rapporto sullo stato di attuazione, svoltosi anche mediante l'audizione degli Assessori regionali della Programmazione, del Lavoro, della Pubblica Istruzione e della Sanità, ha indotto la Commissione a formulare unitariamente alcune osservazioni.
A) D.L. 540 (disegno di legge finanziaria)
La Commissione esprime contrarietà alla previsione di cui all'articolo 11, comma 3, relativa all'acquisto, da parte delle organizzazioni di emigrati sardi all'estero, in nome e per conto della Regione, di immobili da destinare a sedi sociali.
B) D.L. 541 (disegno di legge di bilancio)
La Commissione rileva, in quasi tutte le UPB di competenza, la presenza di una considerevole quantità di residui, indicativa del ritardo verificatosi nella spesa delle risorse stanziate nel bilancio di previsione relativo all'esercizio precedente. Prende atto che la Giunta, in considerazione del fatto che tali risorse saranno spese nel corso del 2004, propone, in gran parte delle UPB considerate, riduzioni o cancellazioni di stanziamenti per l'esercizio di competenza della manovra in esame. A tale proposito fa tuttavia presente che, almeno in taluni casi, occorre invece prevedere, anche mediante eventuale modifica delle relative norme sostanziali, la continuità degli stanziamenti, al fine di garantire certezza nella programmazione pluriennale di determinati interventi.
Ciò in particolare per quanto concerne gli interventi introdotti dalla legge regionale 23 aprile 2003, n. 3 (legge finanziaria regionale), all'articolo 12, comma 14 (programma di attività formative destinate a detenuti e a soggetti sottoposti a misure di esecuzione penale esterna), a valere sull'UPB S10.049, e all'articolo 15, comma 16 (programma di attività finalizzate al recupero dei detenuti e dei soggetti sottoposti a esecuzione penale esterna), a valere sull'UPB S12.006.
Analoga continuità pare necessario garantire per quanto concerne le risorse a valere sull'UPB S11.047, cap. 11232-00 destinate alla produzione di notiziari regionali o locali con sistemi di linguaggio mimico gestuale dei sordi.
La Commissione fa presente inoltre che almeno in un rilevante campo di intervento, quello a sostegno dell'imprenditoria femminile (UPB S10.026), in relazione al quale la Giunta propone un ammontare di risorse per il nuovo esercizio pari a quello stanziato nell'esercizio precedente, è emersa l'esigenza di prevedere un incremento adeguato al finanziamento di tutte le domande presentate: dalla stessa audizione dell'Assessore competente è risultato che nel 2003, su 2029 domande presentate, ne sono state dichiarate ammissibili 1400, ma i finanziamenti sono risultati sufficienti per meno di 300.
La Commissione rappresenta altresì l'esigenza di un incremento delle risorse a valere sull'UPB S10.039 in relazione ai capitoli di spesa destinati ai lavoratori immigrati.
La Commissione fa presente che un apporto alla copertura di tutte le sopraindicate esigenze potrebbe sovvenire dalla riduzione di previsioni di incremento della spesa che non sembrano rispondere a necessità prioritarie, quali per esempio le risorse in aumento imputate all'UPB S01.043, concernente la promozione e la pubblicità istituzionale.
C) POR 2000-2006
La Commissione ha preso atto delle delucidazioni fornite dall'Assessore della Programmazione in ordine allo stato di attuazione del POR, ad alcune delle sue criticità (con particolare riferimento alle misure del FSE, del FEOGA e dello SFOP), alle procedure in corso e alla relativa tempistica della revisione di metà periodo, finalizzata anche a porre rimedio a tali criticità. A tale proposito la Commissione ha raccomandato che le conseguenti proposte di modifica degli strumenti di programmazione dei fondi comunitari vengano tempestivamente portate a conoscenza della Commissione stessa e del Consiglio per gli adempimenti di competenza.
Quarta Commissione
La Commissione ha espresso, all'unanimità, parere favorevole sulle parti di competenza della manovra finanziaria per gli anni 20004-2006.
Quinta Commissione
La Quinta Commissione permanente esprime un parere negativo sulla manovra finanziaria per il triennio 2004-2006 relativamente agli aspetti di competenza degli Assessorati della difesa dell'ambiente e dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Dopo aver evidenziato l'insufficienza delle risorse finanziarie destinate a tali settori, la Commissione osserva che dalla manovra di bilancio è assente una visione strategica complessivamente idonea a superare i gravi problemi che affliggono sia l'agricoltura che l'ambiente.
La Commissione ha, inoltre, evidenziato che il parere negativo sulla manovra finanziaria è aggravato dalla considerevole consistenza dei residui, sia per l'Assessorato della difesa dell'ambiente che per l'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, che manifesta una mancanza di iniziativa politica e una incapacità di spesa dell'Amministrazione regionale.
Parere della minoranza
I Consiglieri Frau e Petrini hanno espresso un voto contrario al parere approvato dalla Quinta Commissione ritenendo che la proposta di bilancio, relativamente agli aspetti di competenza degli Assessorati della difesa dell'ambiente e dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, possa essere considerata accoglibile, anche in rapporto alla manovra finanziaria nel suo complesso, sia pure tenendo conto che questa non risponde pienamente alle gravi difficoltà del settore agricolo e della difesa dell'ambiente.
Il consigliere Ladu, pur non partecipando alla votazione sul parere, durante la discussione ha manifestato un giudizio positivo sulla manovra finanziaria a condizione che:
venga rivista l'iniziativa della Giunta regionale di procedere alla revisione del processo di fusione dei Consorzi di Bonifica;
venga sbloccato il pagamento dei contributi per l'acquisto delle macchine agricole relativamente al periodo precedente all'entrata in vigore della legge regionale 21/2000;
venga incrementato l'intervento, contenuto nel POR, relativo alla costruzione di porcilaie che, a fronte di numerose richieste dichiarate ammissibili dall'Amministrazione, permetterà solo il finanziamento di una quota di domande pari al 5% del totale.
Sesta Commissione
La Sesta Commissione nella seduta del 6 aprile 2004, ha espresso, a maggioranza, ai sensi dell'art. 35 del Regolamento interno, parere favorevole sugli argomenti di propria competenza della manovra finanziaria 2004-2006.
Durante la discussione di merito la Commissione, all'unanimità, ha comunque ritenuto opportuno porre l'accento su alcune osservazioni critiche relativamente ai tagli operati nei vari settori produttivi riguardanti per l'appunto il terziario.
In particolare, la Commissione ha evidenziato che, per i settori Artigianato e Commercio, le risorse sono da ritenersi poco sufficienti ed i consistenti tagli, operati principalmente nei settori lavoro, turismo e industria, accomunati alle difficoltà oggettive che i settori attualmente incontrano a causa del ritardo nell'approvazione e nell'attuazione di normative che riguardano gli stessi settori, creano un danno alle stesse imprese e producono conseguenti riflessi negativi sui livelli occupazionali.
Inoltre i ritardi nell' operatività di alcune leggi regionali, tra le quali sono da annoverare la L.R. 9/2002, relativa agli incentivi al commercio, e la legge regionale n. 1 del 2002 sull'occupazione, determinano, nel breve, una grave contrazione della disponibilità delle risorse, anche a causa delle aspettative di finanziamenti nei rispettivi settori attese da alcuni anni.
Con riferimento, invece, alla legge regionale n. 36 del 1998 la Commissione ha, altresì, rilevato l'esiguità degli stanziamenti per le nuove domande in quanto le stesse risorse stanziate non danno certezze alle aspettative degli aventi diritto.
La Commissione nell'esprimere una forte preoccupazione per i riflessi negativi che tali decurtazioni e ritardi avranno sul sistema produttivo e occupazionale sardo, auspica quantomeno che le risorse destinate ai settori produttivi vengano, nell'immediato, adeguatamente incrementate almeno sino ai livelli previsti nella precedente manovra finanziaria.
La Commissione ha, infine, rilevato una palese inadeguatezza delle risorse destinate al settore industriale, tra l'altro dei fondi destinati al rifinanziamento della legge regionale n. 17 del 1993 e della legge regionale n. 15 del 19/93, atti a far fronte alle problematiche occupazionali ulteriormente aggravatesi nell'ultimo anno stante la grave crisi che caratterizza il settore medesimo.
Settima Commissione
La Settima Commissione, sulla base dei documenti esaminati e delle dichiarazioni rese in audizione dall'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, formula le seguenti osservazioni: preliminarmente la Commissione ritiene doveroso sottolineare il ritardo nei tempi di presentazione dei documenti di bilancio ed alcune discordanze o imprecisioni rilevate dall'analisi dei dati che rendono difficile la comprensione degli effetti della manovra finanziaria e una consapevole valutazione della stessa.
Per quanto riguarda gli aspetti di merito, la riduzione globale degli stanziamenti, rilevata rispetto al bilancio dell'anno 2003, derivante in massima parte dai tagli operati, ripropone le valutazioni già espresse da questa Commissione relativamente ai bilanci degli anni passati; permane infatti nella ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale una sottostima delle risorse assegnate dallo Stato che non copre il fabbisogno finanziario della sanità e dei servizi sociali nella Regione e non consente, per ciò stesso di operare una razionalizzazione del sistema che conduca alla diminuzione del fabbisogno stesso, nella salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza.
In particolare per quanto riguarda le spese di parte corrente per il Servizio Sanitario Regionale (UPB 12.028) si rileva una riduzione globale di 133657000 euro pari al 12,55% in meno rispetto agli stanziamenti per l'anno 2003 (le assegnazioni statali sono ridotte del 16,67% mentre i fondi regionali sono stati incrementati dello 0,08%).
Sulla base dell'analisi degli stanziamenti di competenza per l'anno 2004, si evidenziano inoltre riduzioni significative, operate sui fondi regionali, nelle seguenti unità previsionali di base:
UPB 12.023 Programmi speciali di ricerca, sperimentazione, prevenzione ed educazione sanitaria (-987.000)
UPB 12.024 Formazione del personale sanitario (-3.000.000)
UPB 12.025 Lotta contro le patologie croniche e sociali (-910.000)
UPB 12.027 Strutture sanitarie (-5.500.000)
UPB 12.059 Consultori familiari (-2.000.000)
UPB 12.066 Servizi socio-assistenziali (-5.889.000)
UPB 12.078 Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico (-5.594.000)
UPB 12.079 Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (-1.132.000)
Considerata la rilevanza dei settori sopraelencati, la Commissione esprime preoccupazione per i tagli operati che renderanno difficile effettuare scelte improntate alla qualità delle prestazioni.
In particolare la mancanza di stanziamenti destinati all'assistenza domiciliare integrata manifesta una carenza rilevante per una efficace gestione del settore socio-assistenziale; la Commissione ha rilevato più volte, a questo riguardo, l'esigenza di una politica dei servizi alla persona tesa ad evitare l'ospedalizzazione e a promuovere un'offerta di servizi diffusa nel territorio, che concorrerebbe, in tal modo, alla realizzazione di un maggior risparmio nella spesa ospedaliera.
A conclusione dell'esame dei documenti di bilancio, la Commissione esprime forti dubbi sulle reali possibilità di risanamento del deficit sanitario, in presenza di ulteriori riduzioni di risorse; esprime, inoltre, la preoccupazione che la limitatezza delle risorse disponibili non assicuri le necessità collegate alla sussistenza di un fabbisogno assistenziale e sanitario in continuo aumento.
Ottava Commissione
L'Ottava Commissione Permanente, nella seduta di mercoledì 7 aprile 2004, dopo aver esaminato i disegni di legge, i prospetti contabili, le note di programma e la documentazione trasmessi dall'Amministrazione regionale, relativi alla manovra finanziaria per il triennio 2004-2006, ed avendo in merito audito gli Assessori della pubblica istruzione e del bilancio, ha espresso, sulla manovra in parola, all'unanimità dei presenti, parere favorevole, con le seguenti osservazioni.
La Commissione, consapevole della normativa che impone inderogabilmente la data del 31 dicembre 2004 per l'adeguamento delle strutture scolastiche agli standard di sicurezza previsti dalla legislazione nazionale ed europea e delle ripetute richieste degli enti locali, a ciò deputati, di maggiori risorse finanziarie allo scopo destinate, richiede un potenziamento del capitolo 11100.00 di almeno cinque milioni di euro, anche in ragione dell'impegno manifestato in audizione dall'Assessore del Bilancio di attivarsi in tal senso nel corso dell'iter consiliare della manovra in esame.
Per quanto concerne il settore dello sport, la Commissione rileva con preoccupazione il quasi generale decremento degli stanziamenti riferiti alla legge regionale n. 17 del 1999 rispetto alle risorse dell'anno 2003 ed in netta controtendenza rispetto alle previsioni programmatiche contenute nel Piano triennale sullo sport 2004-2006 di recente esitato, dopo approfondito esame, dalla Commissione stessa. Viene pertanto richiesto, nei limiti del possibile, un adeguato aumento di detti capitoli, per un settore fondamentale per la crescita in campo sociale della popolazione, soprattutto giovanile.
In merito poi alla istruzione universitaria, la Commissione esprime apprezzamento per il notevole incremento dei fondi destinati agli Atenei sardi, richiedendo tuttavia il ripristino dello stanziamento sul capitolo 11117-00 "Contributo all'Università di Sassari per l'istituzione e il finanziamento dei nuovi corsi universitari ad Olbia" stabilito per l'anno 2003, pari ad euro 300.000, a fronte della attuale riduzione ad euro 190.000.
Circa il settore della Formazione professionale, la Commissione prende atto delle varie poste di bilancio predisposte dall'esecutivo.