CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURADISEGNO DI LEGGE N. 286
presentato dalla Giunta regionale
su proposta dell'Assessore dei lavori pubblici, LADU
il 4 gennaio 2002
Modifica degli Ambiti Territoriali Ottimali (A.T.O.) a termini dell'articolo 4 della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 29
RELAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
1. Premesse
La Legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Legge Galli) recante "Disposizioni in materia di risorse idriche", è stata introdotta nell'ordinamento italiano con lo scopo di riconfigurare il settore delle acque, conferendogli un nuovo assetto in grado di garantire il servizio idrico integrato secondo dimensioni ottimali e consentirne una gestione efficiente, efficace ed economica.
Il principio cardine su cui si ispira la "Legge Galli" è che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa che deve essere salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.
La Legge n. 36 del 1994, tra l'altro, ha previsto che ciascuna regione del territorio nazionale provvedesse all'organizzazione dei servizi idrici, delimitandoli secondo ambiti territoriali ottimali e ottemperando alle seguenti priorità:
a) rispetto dell'unità di bacino idrografico;
b) superamento della frammentazione delle gestioni;
c) conseguimento di adeguate dimensioni gestionali.
La Regione autonoma della Sardegna, in applicazione della "Legge Galli" ha provveduto a disciplinare l'istituzione, l'organizzazione e la gestione del servizio idrico integrato, attraverso l'emanazione delle leggi regionali 17 ottobre 1997, n. 29 e 7 maggio 1999, n. 15.
La legge regionale n. 29 del 1997 concerne più propriamente l'istituzione del servizio idrico integrato e individua un unico ambito territoriale ottimale coincidente con l'intero territorio regionale. La legge regionale n. 15 del 1999 reca, invece, alcune modifiche ed integrazioni alla precedente legge regionale e definisce più dettagliatamente la gestione dell'E.S.A.F..
La legge regionale n. 29 del 1997 prevede, ai fini dell'organizzazione del servizio idrico integrato, la costituzione di un'autorità d'ambito sotto forma di consorzio obbligatorio a cui aderiscono tutti i comuni e le province della Sardegna.
La Giunta regionale, come previsto in legge, ha predisposto, su proposta dell'Assessore dei lavori pubblici, uno schema di statuto dell'Autorità d'ambito, approvato con D.G.R. n. 37/14 del 13 settembre 2000.
Tale schema di statuto è stato inviato, con nota Assessoriale n. 20715 del 4 dicembre 2000, a tutti i comuni e alle province affinché potessero formulare, entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento, eventuali osservazioni modificative o integrative.
Tale schema è stato inoltre inviato ai principali enti strumentali (ESAF e EAF) ed a tutti i Consorzi di bonifica per acquisire il relativo parere.
Su un totale di 377 comuni e 4 province hanno inviato le proprie osservazioni 55 enti e la quasi totalità delle osservazioni pervenute mettono in discussione la scelta prevista dalla normativa di riferimento di istituire un unico ambito a livello regionale.
La proposta più ricorrente è l'istituzione di quattro ambiti territoriali ottimali a dimensione provinciale, come si evince nel prospetto sotto riportato.
COMUNE PROPOSTA
15 Comune di Aritzo
NU SUB-AMBITI PROVINCIALI 17 Comune di Arzachena
SS 4 AATO PROVINCIALI 24 Comune di Badesi
SS SUB - AMBITI NON SPECIFICATI 37 Comune di Berchidda
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI 52 Comune di Bosa
NU 4 AATO PROVINCIALI 54 Comune di Buddusò
SS 4 AATO PROVINCIALI 55 Comune di Budoni
NU BACINO SUB-ZONALE (Bacino idrografico del Posada) 62 Comune di Cabras
OR OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 63 Comune di Cagliari
CA 1 AATO COMUNI AREA VASTA DI CAGLIARI E COMUNI CONTERMINI 64 Comune di Calangianus
SS 4 AATO PROVINCIALI 65 Comune di Cargeghe
SS 4 AATO COSTITUENDA PROVINCIA GALLURA 85 Comune di Domusnovas
CA OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 105 Comune di Gavoi
NU 4 AATO PROVINCIALI 115
Comune di Golfo Aranci
SS 1 AATO COSTITUENDA PROVINCIA GALLURA 116 Comune di Irgoli
NU 4 AATO PROVINCIALI 138 Comune di Lei
NU 4 AATO PROVINCIALI 140 Comune di Loculi
NU 4 AATO PROVINCIALI 143 Comune di Loiri Porto San Paolo
SS 4 AATO PROVINCIALI 150 Comune di Magomadas
NU 4 AATO PROVINCIALI 151 Comune di Mamoiada
NU 4 AATO PROVINCIALI 152 Comune di Mandas
CA OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 153 Comune di Marrubiu
OR PUBBLICAZIONE ALL'ALBO PRETORIO 163 Comune di Mogoro
OR OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 183 Comune di Nuoro
NU 4 AATO PROVINCIALI 195 Comune di Olmeto
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI 198 Comune di Onifai
NU 4 AATO PROVINCIALI 201 Comune di Orgosolo
NU 4 AATO PROVINCIALI 216 Comune di Ozieri
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI 219 Comune di Padru
SS 4 AATO PROVINCIALI 225 Comune di Paulilatino
OR OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 235 Comune di Posada
NU SUB - AMBITI PROVINCIALI 239 Comune di Quartu S.Elena
CA OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 242 Comune di Romana
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI 248 Comune di Samugheo
OR OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 253 Comune di San Nicolò Gerrei
CA OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO
255 Comune di San Teodoro
NU BACINO SUB-ZONALE (Bacino idrografico del Posada) 261 Comune di S. Teresa di Gallura
SS 4 AATO PROVINCIALI 266 Comune di S. Antonio di Gallura
SS 4 AATO PROVINCIALI 267 Comune di Santu Lussurgiu
OR 1 AATO PROVINCIA DI ORISTANO 271 Comune di Sassari
SS 4 AATO PROVINCIALI 281 Comune di Sennariolo
OR 4 AATO PROVINCIALI 298 Comune di Siligo
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI 303 Comune di Sindia
NU 4 AATO PROVINCIALI 306 Comune di Sinnai
CA OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI STATUTO 315
Comune di Stintino
SS 4 AATO PROVINCIALI 317 Comune di Suni
NU 4 AATO PROVINCIALI 321
Comune di Tempio Pausania
SS 4 AATO PROVINCIALI 323 Comune di Terralba
OR AATO NEL RISPETTO DEI BACINI IDROGRAFICI 327 Comune di Thiesi
SS 4 AATO PROVINCIALI 332 Comune di Torpé
NU BACINO SUB-ZONALE (Bacino idrografico del Posada) 349 Comune di Usini
SS 2 AATO PROVINCIA DI SASSARI
Provincia di Cagliari
2 AATO PER ZONE ORGANICHE Provincia di Nuoro
1 AATO PROVINCIA DI NUORO Provincia di Oristano
AATO NEL RISPETTO DEI BACINI IDROGRAFICI Provincia di Sassari
2 AATO PROVINCIA DI SASSARI Per completezza di informazione si riferisce che alle istituzioni delle Autorità (o delle Autorità, in diversa ipotesi) dovrà far seguito l'approvazione del c.d. "Piano d'Ambito" sulla base del quale l'Autorità potrà procedere ad individuare il gestore.
Attualmente, su scale nazionale, risulta che tutte le Regioni hanno recepito la Legge Galli (ad esclusione del Trentino Alto Adige) individuando 89 Ambiti (a fronte di 8.100 soggetti gestori attualmente ancora operanti); alcune regioni con un solo ambito (Sardegna, Basilicata, Puglia, Molise, Valle d'Aosta) ma diverse con più ambiti (da 3 ambiti, l'Umbria, sino a 12 ambiti, la Lombardia).
Di 89 ambiti solo 48 risultano, tuttavia, insediati e di questi solo 2 ambiti hanno avviato il Servizio idrico Integrato (in Toscana), in particolare in n. 7 regioni sono stati individuati, quali ambiti territoriali ottimali, le Province.
2. Adempimenti presenti dalle leggi regionali n. 29 del 1997 e n. 15 del 1999
Con l'approvazione dello schema di statuto d'Autorità d'Ambito e l'acquisizione delle osservazioni da parte degli enti territoriali si è conclusa una prima fase delle procedure di costruzione previste espressamente dall'articolo 6 della legge regionale n. 29 del 1997.
Pertanto per dare seguito al dettato normativo è stato predisposto lo statuto definitivo, che é stato inoltrato per l'esame, ed i successivi adempimenti di cui al comma 3 dello stesso articolo 6, preordinati all'insediamento degli organi dell'Autorità
Pur tuttavia la medesima legge regionale n. 29 del 1997, all'articolo 4 "Modifica degli ambienti territoriali ottimali" da la possibilità di proporre una modifica di tali ambiti, su proposta della Giunta regionale, sentiti gli enti locali interessati e le Autorità d'Ambito, mediante apposita norma di legge (art. 4, L.R. n. 29 del 1997, comma 2).
Poiché nella fase di consultazione, fornita dall'articolo 6, comma 2, sono state acquisite da parte degli enti locali le osservazioni soprarichimate (sostanzialmente volte alla estinzione di n. 4 ambiti su scala provinciale) appare opportuno con la allegata proposta di legge avviare la procedura volta alla modifica dell'ambito unico regionale.
Ciò non risulta tuttavia in contrasto con il prosieguo della procedura prevista dall'articolo 6 della legge regionale n. 29 del 1997 (volta alla costituzione dell'ambito unico a termine dell'articolo 3 della stessa legge regionale) in quanto:
a) la legge regionale n. 29 del 1997, articolo 4 prevede la modifica degli ambiti, con norma di legge, in presenza dell'Autorità (a cui deve essere richiesto il parere);
b) l'utilizzo dei cofinanziamenti CEE del secondo quadriennio è subordinato alla costituzione della (o delle) Autorità d'Ambito la cui procedura, pertanto, non può essere minimamente ritardata pena la perdita di cospicui finanziamenti.
Circa il contenuto della norma di legge allegata, si riferisce che la stessa risulta coerente con quanto disposto dall'articolo 4 della legge regionale n. 29 del 1997 in quanto:
1) la suddivisione in più ambiti è volta a consentire di rendere più efficace ed economica la gestione del S.I.I. (rispetto all'ambito unico), a tale riguardo uno studio commissionato dalla Regione ha documentato la fattibilità di istituire almeno 3 ambiti ( di cui due gravitanti sulle città di Cagliari e Sassari);
2) la suddivisione su base "provinciale" appare allineata alle indicazioni della Legge n. 388 del 2000, art. 141 sui piani d'ambito provinciali del "semiciclo" fognario-depurativo;
3) la suddivisione può consentire un più proficuo rapporto tra gli enti in considerazione dell'elevato numero degli stessi (364 comuni e 4 province) e dell'estensione territoriale dell'Isola.
In ultimo si rileva che il proposto articolo di legge ha previsto (al comma 3) l'adozione per i diversi ambiti, dello statuto definitivo già eventualmente adottato per l'ambito unico (con le necessarie modifiche per le quote di partecipazione) ed al comma 4 la possibilità, nelle more dell'insediamento delle citate autorità su scala provinciale, della predisposizione da parte della Regione, dei documenti costituenti il Piano d'ambito. Ciò al fine precipuo di consentire, come detto, il rispetto dei termini posti dalla CEE per l'utilizzo dei finanziamenti comunitari.
TESTO DEL PROPONENTE |
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TESTO DELLA COMMISSIONE |
Art. 1 1. In applicazione dell'articolo 8 della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 e dell'articolo 4 della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 29, il territorio della Regione Sardegna è delimitato in quattro Ambiti territoriali ottimali, costituiti da ciascuna Amministrazione provinciale e da tutti i Comuni ricadenti funzionalmente, sotto l'aspetto del Servizio Idrico Integrato, nel relativo ambito provinciale. 2. All'individuazione dei Comuni rientranti nell'ambito provinciale si provvede con provvedimento del Presidente della Regione sulla base della dipendenza funzionale del Servizio Idrico Integrato valutata con riferimento sia agli schemi acqudottistici del N.P.R.G.A. che agli schemi fognari del N.P.R.R.A.. 3. Lo statuto di ciascuna delle quattro Autorità d'Ambito sarà adottato dalla Giunta regionale sulla base dello Statuto definitivo già approvato per l'unico ambito territoriale ottimale di cui all'articolo 6 della legge regionale n. 29 del 1997, e le quote di rappresentatività degli enti locali saranno adeguate alle caratteristiche degli stessi enti presenti nell'ambito a termini dell'articolo 8 della legge regionale n. 29 del 1997. 4. Nelle more dell'insediamento delle Autorità di bacino d'ambito la Regione predispone i programmi degli interventi ed i relativi piani economico-finanziari di cui all'articolo 11, comma 3, della Legge n. 36 del 1994 e dell'articolo 7, comma 5, lettera d) della Legge n. 29 del 1997. |
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Art. 2 1. Gli oneri relativi all'attuazione della presente legge, già quantificati in lire 100.000.000 ai sensi dell'articolo 21 della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 29, fanno carico alla UPB S04.016 - Trasferimenti agli enti locali - Parte corrente del bilancio della Regione per l'anno 2001. |
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