CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La Prima commissione a Nuoro e Tortolì per discutere con i comuni la nuova configurazione dei collegi provinciali dopo l'istituzione delle nuove province. Le forti oscillazioni demografiche e l'omogeneità dei territori non soddisfano molti comuni.


Nuoro, 20 aprile 2004 - La più falcidiata dalla nuova configurazione amministrativa (perde l'Ogliastra, il Sarcidano, la Planaria più San Teodoro e Budoni), la provincia di Nuoro registra forti oscillazioni fra collegio e collegio, per il numero degli abitanti: dai 10.954 di Siniscola (1,60 rispetto al coefficiente numerico) ai 4.340 di Ottana e Orotelli (0,60). Nonostante l'evidente disparità, l'uno e l'altro valgono un seggio e la cosa lascia perplessi quasi tutti i sindaci dei 52 comuni, sentiti oggi dalla Prima commissione presieduta dall'on. Enzo Satta. Scontenti soprattutto i grandi e i medi comuni, che denunciano un deficit di democrazia e di rappresentanza. Perciò propongono qualche ritocco, che invieranno nei prossimi giorni alla Commissione nella speranza di correggere le distorsioni.

Il riparto territoriale formulato da una commissione tecnica guidata dalla dottoressa Orrù, direttrice dell'ufficio regionale dell'Istat, ha spiegato l'on. Satta, è stato prevalentemente di natura demografica e territoriale; ma è proprio su questo piano che alcuni dissentono. Non costerebbe nulla fare qualche spostamento, per riequilibrare la situazione. Ad esempio, se il collegio di Sarule (7.000 abitanti) perdesse Olzai a favore di Gavoi (che ha una popolazione di 4.500 abitanti) col quale comune confina, non ci sarebbe nessun pregiudizio neppure all'articolo 20 bis della legge regionale numero 4 del 1997 che, nel riassetto generale delle province, definisce i nuovi collegi elettorali.

Tutti d'accordo sul fatto che la riduzione del territorio renda necessario un forte ridimensionamento dei collegi; ma bisogna temere conto - hanno sottolineato quasi tutti i sindaci intervenuti (una ventina) nella discussione - che la prima regola è la rappresentatività del territorio e, insieme, la continuità storica.

Alcuni stravolgimenti (l'esempio di Orune è stato citato dal sindaco, Francesco Berria: perde Lula, che finisce in Baronia con Galtellì e Irgoli, ed acquista Bitti. Perché non lasciare le cose com'erano, collaudate da un riferimento storico importante?) non hanno alcun senso.

Ci sono anche collegi le cui amministrazioni si dichiarano "ampiamente soddisfatte": Posada, Lodè e Torpè sono un esempio; ma in generale o c'è una sfasatura di carattere territoriale (il presidente Satta ha rilevato, ad esempio, come fra Orotelli e Ottana, uniti da un unico collegio, c'è di mezzo Orani), o grava la disparità numerica degli abitanti elettori, a discapito dei grossi centri.

Tore Porcu, delegato da Mario Zidda, sindaco di Nuoro, ha rimproverato "in alcuni casi" l'assenza di omogeneità ed ha chiesto che sia rivista la proposta della commissione tecnica, fatta sua dalla Giunta regionale. Compito, questo, della Prima commissione consiliare, che, per questo motivo, continua a incontrare gli enti locali delle singole province, allo scopo di inviare i suggerimenti all'assessore regionale degli Enti locali, il quale, se respinge le nuove proposte, deve però motivarle. Del resto non si comprenderebbe il motivo del rifiuto, se le amministrazioni locali, direttamente interessate, lo richiedono.

Sono intervenuti, oltre ai sindaci già citati, Nino Cogoni di Meana Sardo, Lorenzo Pau di Siniscola, Costantino Tidu di Teti, Tore Zoroddu di Orotelli, Salvatore Ghisu di Borore, Sebastiano Fiori di Posada, Peppino Giau, vice sindaco di Silanus, Paolo Cillara di Lodine, Caterina Sedda, assessore di Gavoi, Pasquale Sulis di Orani, Franceso Desole di Lodè e Antonio Zalu di Torpe.

Ieri pomeriggio la Prima commissione aveva incontrato i sindaci della provincia della Gallura (Tempio-Olbia): 16, su 24, gli amministratori presenti e questo dice l'interesse all'iniziativa. La Gallura è un caso atipico: avrà a disposizione 24 collegi per 24 Comuni. Antonio Satta, sindaco di Padru, ha chiesto che alla provincia fosse riconosciuta la sua caratteristica principale, quella della rappresentanza territoriale. I collegi non dovranno essere concepiti sulla base del dato demografico, ha detto, ma in base al riconoscimento di rappresentare tutti (o quasi) i comuni. La proposta non è piaciuta a tutti, soprattutto ai comuni più grossi.

Nel pomeriggio la Prima commissione incontrerà i sindaci dell'Ogliastra. (adel)


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