CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLe opposizioni: "Un bilancio non veritiero e irregolare. Almeno un miliardo di € senza effettiva copertura. L'unica strada è riscriverlo". Nel corso di una conferenza stampa il Centro sinistra spiega le ragioni del suo "no"
Cagliari, 15 aprile 2004 - "C'è una violazione di legge (i mutui non possono essere fatti per le spese correnti ma solo per investimenti), c'è una irregolarità nell'utilizzo di una parte dei residui (almeno 1 miliardo di euro rappresentano residui non immediatamente recuperabili perché già impegnati), non c'è una maggioranza in grado di approvare la manovra finanziaria e di bilancio che deve essere completamente riscritta, si rischia l'inoperatività della Regione". Sono queste le ragioni che hanno indotto l'opposizione del Centrosinistra ad abbandonare ieri i lavori della commissione bilancio. Le hanno illustrate stamani, nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti dei partiti all'opposizione: Giacomo Spissu (DS), Eliseo Secci (Margherita), Luigi Cogodi (RC), Piersandro Scano (Democratzia), Peppino Balia (SDI-SU). Che fare? L'opposizione è categorica: sola possibilità esistente è quella di riscrivere un bilancio tecnico, asciutto, che abbia una concreta corrispondenza fra spesa e certezza delle entrate.
Come ha sottolineato Spissu "non ci sono nella manovra presentata presupposti validi per il recupero almeno di un miliardo di euro di residui", il che non consente di attivare nuovi mutui. Questi ultimi inoltre -ha ricordato l'esponente Diessino- come prevede la legge finanziaria nazionale possono essere contratti solamente per spese di investimento e non per spese ordinarie.
"Avevamo chiesto una manovra tecnica e quindi avevamo posto l'esigenza di rivedere l'intera manovra, ma la maggioranza si è detta contraria".
"La maggioranza - ha aggiunto Eliseo Secci - dopo tanto ritardo ha presentato una Finanziaria di continuità nonostante le conflittualità e le difficoltà numeriche in cui essa si trova. Abbiamo chiesto che la manovra fosse alleggerita di tante norme intruse, ma abbiamo avuto un rifiuto. Si tratta di una manovra di bilancio non veritiera e non attendibile. La logica dovrebbe portare alla determinazione di un bilancio asciutto e prettamente tecnico, ma ci è stato opposto un rifiuto".
"Il fatto è che dobbiamo dire la verità ai sardi - ha ricordato da parte sua Scano - questo bilancio non è regolare; il bilancio di un ente pubblico dovrebbe essere in equilibrio, in pareggio; ma in questa manovra c'è un pareggio solamente fittizio. In realtà il bilancio non ha copertura finanziaria per circa 1 miliardo di euro, quella indicata è una copertura puramente fittizia. Il che espone l'intera manovra al rischio del rinvio".
Come ha spiegato l'esponente di Democratzia, occorre distinguere fra i residui già impegnati e i residui non ancora impegnati. Solo questi ultimi rappresentano di fatto un risparmio di gestione dell'anno precedente; invece i residui già impegnati non possono essere considerati risorse utilizzabili, a meno che non venga avviata una lunga procedura di accertamento dell'effettiva impossibilità alla spendita. Poiché tali ultimi residui ammonterebbero, con stime ancora approssimate, ad almeno 1 miliardo di euro, tale mancata copertura impedisce la costituzione di nuovi prestiti.
Ma anche su questi i consiglieri dell'opposizione sono stati categorici: la legge finanziaria dello Stato afferma che "possono essere contratti mutui per sole spese di investimento", e non sarebbe questo il caso.
Ciò non significa che le opposizioni non vogliano un bilancio per la Regione. Anzi di fronte al grave danno del ritardo fin qui conseguito, "Vogliamo che la Regione abbia un bilancio quanto prima - ha sottolineato Luigi Cogodi - Abbiamo indicato la strada: un bilancio asciutto e la certezza delle entrate; in aggiunta eliminare dalla Finanziaria tutte le modifiche legislative introdotte: è piena di tante cose". "Quello al quale ci troviamo di fronte è un bilancio non veritiero ed è basato sulle sabbie mobili. Per tale ragione abbiamo abbandonato ieri la Commissione".
Dello stesso avviso Peppino Balia: "Dopo sette mesi di ritardi, ci troviamo oggi di fronte ad un bilancio di fatto falso, che non ha una maggioranza politica per approvarlo, che non può essere votato così com'è, che deve essere ritirato e corretto. Un bilancio il cui equilibrio è fondato su stratagemmi errati. Un bilancio che è il frutto degli sperperi del passato". (lp)
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