CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il Comune di Sassari chiede alla Regione un intervento finanziario. A rischio i servizi sociali e assistenziali. Fermi da giungo mense e scuolabus. Audizione in commissione Bilancio.


 Cagliari, 8 aprile 2004 - Batte cassa il Comune di Sassari. Se la Regione non destinerà almeno 2,5 milioni di euro, sarà difficile garantire il minimo dei servizi sociali e alcuni, a domanda individuale (mense, trasporto scolastico), saranno sospesi. Con le risorse disponibili - ha spiegato l'assessore delle finanze, Sandro Profili - "arriveremo a giugno". Alla ripresa dell'attività scolastica resterà tutto fermo.

Sassari è stato il solo, fra i Comuni capoluogo, a rispondere all'invito della commissione Bilancio, presieduta dall'on. Giorgio Balletto, per discutere la manovra finanziaria della Giunta. "Siamo venuti a piangere", ha commentato l'assessore Profili; le risorse finanziarie sono insufficienti e i servizi socio assistenziali sono inevitabilmente a rischio. Per quattro anni e sino all'anno scorso, il Comune ha beneficiato del "reddito minimo di inserimento", una provvidenza assegnata a 100 città italiane: 17 miliardi di lire da destinare ai nuclei familiari più indigenti che ha consentito l'assistenza di oltre quattromila famiglie. Per tenere in piedi questo tipo di assistenza per le famiglie più bisognose (poco più di un migliaio) " abbiamo dovuto effettuare tagli in tutti i settori", ha spiegato Profili, " ma ormai - ha aggiunto - non ce la facciamo più. Per questo abbiamo chiesto aiuto alla Regione".

Con una spesa corrente pari a 92 milioni, i limiti di manovra sono ridotti all'osso. Persino garantire il funzionamento del Comune rischia di diventare un'impresa. (adel)


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