CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La Sesta commissione ha sollecitato provvedimenti urgenti per risolvere la vertenza del polo industriale di Porto Torres e della Scaini di Villacidro


Cagliari, 23 marzo 2004 - Il settore industriale isolano rischia il tracollo, per le decisione dell'Eni di vendere, o meglio svendere, molte delle sue società, di dimettere i suoi impianti, di creare un "deserto produttivo" che avrebbe gravissime ripercussioni sul sistema economico e sociale della Sardegna.  La grave situazione del polo industriale di Porto Torres e la "vicenda" della Scaini di Villacidro, entrambe le vertenze sono riconducibili al "disimpegno" dal sistema sardo deciso dell'Ente nazionale idrocarburi, sono state a lungo esaminate, approfondite, anche nel corso di numerosi sopralluoghi, dalla Sesta commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Nicolò Rassu.

Un attento esame che ha portato alla elaborazione di due distinte risoluzioni con le quali la Sesta commissione chiede interventi "forti e decisi", da parte della Giunta regionale, per giungere all'immediato avvio di un tavolo di trattative al quale siedano il Governo nazionale, l'Esecutivo regionale, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Un luogo di incontro e di confronto in grado di prendere le opportune decisioni per impedire lo smantellamento delle industrie chimiche sarde, di favorire il riavvio dell'intero sistema, "perché esistono ancora notevoli possibilità di mercato, anche per i prodotti chimici ottenuti in Sardegna", perché le industrie operanti nei diversi compendi isolani possono dare vita ad un interessante sistema integrato che avrebbe, anche, le possibilità di conquistare nuove quote di mercato, quindi di uscire dalla crisi e di riprendere a produrre in termini economici, garantendo reddito ed occupazione.

"Sono necessarie scelte politiche razionali e moderne, che tengano conto delle reali esigenze di una società, come quella sarda, costretta a pagare pesantemente l'insularità, la mancanza di collegamenti rapidi ed a costi contenuti, i prezzi eccessivi pagati per l'energia e per gli altri "servizi reali" che giungono dall'altra parte del mare".

Un'analisi, hanno detto i consiglieri della Commissione Industria, della quale anche il Governo nazionale deve tener conto e dalla quale deve partire per dare risposte concrete alle esigenze della nostra Regione. 

Le due risoluzioni approvate, all'unanimità, invitano la Giunta, in particolare l'assessore dell'Industria, ad avviare tutte le iniziative necessarie per far rispettare gli accordi raggiunti negli anni passati con lo Stato e con le industrie pubbliche, ad impedire nuove dismissioni, a far finanziare gli opportuni piani di rilancio, gli interventi straordinari necessari per risanare situazioni che "appaiono difficili, ma dalle quali si può certamente uscire".

Per quanto riguarda Porto Torres è stata anche sollecitata la realizzazione di un elettrodotto marino Fiumesanto-Olbia-Latina, una maggiore integrazione tra le tre aree chimiche regionali, uno sviluppo della ricerca pura ed applicata al sistema produttivo, la necessaria bonifica ambientale del polo industriale. Per la vertenza della Scaini, infine, la Commissione ha sollecitato l'avvio di nuove trattative per trovare un acquirente "credibile" della fabbrica di Villacidro, l'attivazione degli ammortizzatori sociali utilizzati nelle altre aree di crisi, l'avvio di un reale processo di reindustrializzazione del villacidrese, anche attraverso la bonifica ed il recupero delle strutture industriali dimesse. (mc)


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