CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaI diversi aspetti della procreazione medicalmente assistita, una scelta "laica e di libertà", approfonditi in un convegno-dibattito organizzato, a Cagliari, dal gruppo SDI-SU e dal coordinamento delle donne socialiste
Cagliari, 18 marzo 2004 - La medicina ha fatto, in questi anni, incredibili progressi ed ormai si possono "avere figli sicuri, perché esiste la certezza di una procreazione esente da problemi genetici". Un traguardo particolarmente importante per la Sardegna, una regione che ha il primato "mondiale della longevità" (il più alto numero di ultracentenari, ma anche di ultranovantenni, in rapporto alla popolazione dell'isola), ma che è anche al primo posto per numero di microcitemici ed al secondo posto, sempre nelle classifiche mondiali, per quanto riguarda la sclerosi multipla ed il diabete.
Nel genoma dei sardi esistono, quindi, caratteri positivi ma anche preoccupanti predisposizioni a malattie genetiche. "La procreazione assistita, quindi, le tecniche che la moderna medicina mette a disposizione, possono permettere di evitare i rischi connessi a queste particolari caratteristiche dei sardi. Conquiste di grande rilievo, particolarmente importanti per la Sardegna, sulle quali occorre un serio approfondimento, una meditata riflessione". Queste le ragioni che hanno spinto i consiglieri regionali dei Socialisti Democratici Italiani-Socialisti Uniti (SDI-SU) ad organizzare, d'intesa con il Coordinamento delle donne socialiste, un convegno-dibattito sulla procreazione medicalmente assistita, in programma domani pomeriggio, a Cagliari, nel salone dell'hotel Mediterraneo.
Presentando l'appuntamento, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche alcune esponenti delle donne socialiste, i consiglieri regionali Mondino Ibba e Pierangelo Masia (Peppino Balia era assente perché impegnato nella "grande protesta" della Sardegna centrale) hanno voluto ricordare come la legge sulla fecondazione assistita, recentemente approvata dal Parlamento (la n. 40 del 19 febbraio 2004), prevede soluzioni e norme che non rendono giustizia al "diritto di molte coppie di avere un figlio, senza correre il rischio di pericolose patologie di origine genetica".
Il convegno-dibattito, "al quale parteciperemo con spirito laico, senza cercare di conculcare i diritti di nessuno", ha un titolo di grande interesse ed attualità: "uno, nessuno…..trentamila".
Abbiamo proposto questo titolo, ha aggiunto Carla Cancellieri, del coordinamento donne socialiste, proprio per ricordare che trentamila "embrioni, sicuri, saranno buttati via". Questo convegno, quindi, servirà per fare il punto su una normativa contestata da più parti e che ha dato vita ad un dibattito anche con effetti "laceranti".
Un tema molto delicato, che è stato approfondito in altre regioni, come il Piemonte e la Lombardia, nelle quali i problemi legati a "particolari caratteri ereditari" sono forse minori che in Sardegna, e che è giusto venga affrontato, con il necessario rigore scientifico, anche nella nostra Isola.
"Vogliamo semplicemente approfondire gli aspetti più delicati della normativa approvata dal Parlamento, hanno aggiunto Mondino Ibba e Pierangelo Masia, perché siamo convinti che si deve garantire la libertà di scelta a tutte quelle coppie che non possono avere figli; perché tutti devono essere messi in condizione di ricorrere alle tecniche mediche più avanzate e sicure per decidere, in piena libertà, se avere figli, senza doversi recare all'estero; una situazione che creerebbe disuguaglianze e differenze assolutamente ingiustificate".
Questo, hanno ricordato gli esponenti politici, è uno dei "grandi temi" sui quali i socialisti sono da tempo impegnati ed è un aspetto qualificante di quella azione politica tesa a superare le disuguaglianze, a dare risposte concrete alle esigenze di una società che vuole essere moderna e di "uguali", nella quale si sono sempre impegnati gli esponenti dei Partiti socialisti nazionali ed europei.
All'incontro di Cagliari di domani pomeriggio, ma il Gruppo SDI-SU ha intenzione di organizzare manifestazioni analoghe e Nuoro ed a Sassari, oltre ai tre consiglieri regionali Mondino Ibba, Peppino Balia e Pierangelo Masia parteciperanno: Carla Cancellieri (della Commissione delle pari opportunità) che coordinerà i lavori, Gianni Monni (primario diagnosi prenatale dell'Ospedale microcitemico), Grazia Maria De Matteis (docente di diritto penale minorile), Laura Pisano (presidente dell'associazione L'altra Cicogna), Giorgio Vargiu (presidente dell'Associazione sarda talassemici), Rita Roascio (ostetrica) e la senatrice Maria Rosaria Manieri. (mc)
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