CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaCentro di Programmazione: no alle assunzioni per chiamata diretta. Mozione dei Gruppi del Centrosinistra in Consiglio. "La Giunta annulli le delibere clientelari"
Cagliari, 17 febbraio 2004 - Sotto accusa le assunzioni al Centro regionale di Programmazione. Con una mozione i gruppi del Centro sinistra denunciano "l'assenza di qualsiasi correttezza amministrativa" nel reclutamento del personale assunto senza alcuna preventiva selezione pubblica, ma per chiamata diretta, e chiedono la revoca delle delibere relative da parte della Giunta. "Abbiamo voluto sollevare un caso clamoroso -ha detto Scano illustrando la mozione- di cattiva amministrazione e di clientelismo sfrontato".
La denuncia è stata fatta nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti i rappresentanti di tutti i gruppi politici dell'opposizione. Secondo i consiglieri del Centro sinistra è stata annullata una regolare selezione pubblica per l'assunzione di personale e col pretesto dell'urgenza si sarebbero avviate assunzioni per chiamata diretta. Come si legge nella mozione, la Giunta, dopo aver "disposto l'annullamento della selezione" di 11 impiegati per il completamento dell'organico indetta nel 2001, ha successivamente avviato "una chiamata nominativa discrezionale". Un atto, si denuncia, basato su una norma "chiaramente superata dalle norme generali in materia di pubblico impiego".
Alla conferenza stampa oltre all'on. Scano (Misto-Democratzia) hanno partecipato il capogruppo DS, Giacomo Spissu, il capogruppo di RC, Luigi Cogodi, l'on. Giacomo Sanna (Psd'Az), il vice presidente del Consiglio, Salvatore Sanna, l'on Gian Mario Selis (Margherita), l'on. Pasqualino Manca (Psd'Az).
Sull'operato della Giunta, hanno affermato i consiglieri dell'opposizione, peserebbero gravi responsabilità e su tali presunte irregolarità dovrebbero intervenire gli organismi di controllo contabile per i danni provocati alla Regione, hanno dichiarato. Sull'argomento è stato molto duro Pier Sandro Scano, "non solo si ledono i diritti degli altri aspiranti, ma si arreca una grave danno alla Regione. Per questo porteremo la mozione alla discussione del Consiglio per chiedere l'annullamento delle delibere della Giunta".
Scano ha anche denunciato, come riportato anche nella mozione, il caso di altre 30 selezioni che dovrebbero essere effettuate senza il rigore necessario, ma attraverso un semplice colloquio orale.
"La norma alla quale la Giunta fa riferimento per giustificare il proprio atto -ha ricordato Selis- che risale alla prima legge di Rinascita del 1962, è stata successivamente superata dalla legge 33 del 75, e cioè dalla seconda legge di Rinascita. Ed anzi la Corte dei Conti è sempre stata molto attenta e severa nel vietare qualsiasi tipo di selezione presso il Centro di Programmazione che non avvenisse per concorso. La legittimità delle delibere di questa giunta è infondata", ha concluso il rappresentante della Margherita.
Secondo Cogodi, "ci si trova di fronte a una vicenda che non può suscitare reazioni moderate". "In Sardegna - ha ricordato l'esponente di Rifondazione - ci sono almeno 30 mila giovani laureati disoccupati. Non si può con questi atti instillare in loto la sfiducia nei confronti della Regione".
Per Giacomo Spissu, che aveva introdotto la Conferenza stampa, "si è avviata una prassi pericoilosa che si sta per altro ripetendo".
La mozione del Centro sinistra, di cui si chiederà un urgente dibattito in aula, si conclude con la richiesta di immediato annullamento delle assunzioni effettuate e dell'avvio delle procedure concorsuali per l'assunzione di 25 impiegati presso il Centro di programmazione. (lp)
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